Salve, vi scrivo in quanto ho un bisogno assurdo di sfogarmi con qualcuno e ottenere dei buoni consigli.
Mio marito ed io siamo spostati dal 1994, e ho dovuto sempre combattere con la sua famiglia, molto attaccata al denaro, tanto che suo padre in mia presenza disse a mio marito che doveva comunque aiutare la sorella, nonostante lei lavorasse e lavori tuttora ed ha anche un compagno. Già tempo fa sparirono all'incirca 60.000€ che erano frutto di anni di lavoro di mio marito, in quanto aveva fatto una polizza assicurativa, e qualche anno fa trovai un foglio che attestava che in caso di morte di mio marito questi soldi sarebbero andati alla sorella e al figlio della sorella, e che questi soldi li aveva già prelevati tutti nel 2008, chiudendo la polizza.
Ebbene, io questi soldi non li ho mai visti, e nel 2015 mia cognata si ristrutturò tutta casa, dicendo che i soldi glieli aveva dati il suo compagno di allora, ma io non ci ho mai creduto anche perchè penso che un compagno non lascerebbe mai una casa ristrutturata pagata da lui alla sua ex. Da qualche anno invece mi sto accorgendo che dal suo stipendio, che gestisco io e che da tutto a me, mancavano sempre 2/300€ e alla mia domanda di dove fossero andati lui rispondeva che forse era sotto con il fido bancario e glieli toglievano da li. Questo mese gli ho trovato 300€ in tasca, mentre io ero disperata e non potevo nemmeno fare la spesa, guarda caso erano i 300 che mancavano dal suo stipendio di questo mese, che lui sosteneva fossero andati per coprire il fido. Quindi adesso mi sta venendo il dubbio che tutti questi soldi li dia a lei e li prenda dal fido, ed è per questo che la banca glieli scala poi dallo stipendio. Adesso non so come comportarmi perché lui non è un uomo che sta lì e ti parla ma svicola e cambia sempre argomento, e non confesserà mai quello che penso. quindi avrei bisogno di qualche prova, ma non so assolutamente come fare.
Spero mi possiate aiutare e magari anche rassicurare, visto la situazione che sto passando. Grazie mille in anticipo.
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10 APR 2023
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Gentile Anna,
la situazione che descrive presenta due aspetti da considerare :
a) un aspetto giuridico in forza del quale lei deve avere chiarezza su quali sono i suoi diritti che potrebbero essere lesi dal comportamento di suo marito e per questo è preferibile che rivolga il quesito ad un legale ;
b) un aspetto psicologico perchè è messo in discussione il rapporto di fiducia nonchè il rispetto e la trasparenza doverosi nella relazione coniugale e oscurati da una condizione di "invischiamento" nella famiglia di origine da parte di suo marito.
Sarebbe anche rilevante sapere se avete dei figli in comune che potrebbero essere indirettamente coinvolti in questa vicenda.
Il consiglio è in primis di chiedere con garbo ma fermezza le dovute spiegazioni a suo marito.
Nel caso da lei temuto che svicoli o non le dia risposte convincenti il suggerimento è di raccogliere un parere legale e contemporaneamente chiedere un sostegno psicologico per acquisire capacità di comunicazione assertiva e maggiore autostima utili alla soluzione del problema.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
7 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Anna,
questione piuttosto spinosa, sia per l'aspetto economico sia per i temi che mette in campo, quali la fiducia Nell'altra persona e la condivisione.
Cosa l'ha spinta per tutti questi anni ad accettare supinamente questa condizione di manipolazione, da parte della famiglia di suo marito verso di lui e dello stesso verso di lei? Da come descriverei le cose quest'uomo sembra succube della sorella e della famiglia, e chi paga il prezzo di tutto questo è lei. Se suo marito non è disposto a confessare Quanto lei sospetta è opportuno prendere provvedimenti concreti perché lei possa tutelare la sua parte di beni economici, e simultaneamente occuparsi dell'aspetto psicologico, che non è secondario nell'aver creato questa situazione intricata. Immagino come lei si senta, spaventata e indignata oltre che raggirata, Ma se ha deciso di affrontare la questione troverà la soluzione. Probabilmente la potrebbe aiutare una consulenza con un legale, e le sarebbe utile un supporto psicologico per rinforzare l'immagine di sé e acquisire la decisione e la lucidità necessarie per portare avanti la sua ricerca.
In bocca al lupo e spero di essere stata utile. Resto a disposizione.
Caramente
Dottoressa Simona D'Urso
7 APR 2023
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Gentile Anna, comprendo il suo disagio e la difficoltà della situazione. Credo che lei debba "esigere" da suo marito un confronto
per avere un chiarimento sulla situazione; ne ha tutto il diritto e, suo marito, non si può assolutamente sottrarre dal fornirle delle
spiegazioni chiare e trasparenti. Potrebbe essere che lui sia rimasto fortemente invischiato nella sua famiglia d'origine non essendo riuscito a svincolarsene pur essendo un uomo adulto, ma sicuramente questo non lo giustifica e rende meno grave ed inadeguato il suo comportamento. Si faccia forza ed affronti suo marito, facendogli capire che lei non è più disposta ad accettare questa assurda situazione, fermo restando che i suoi sospetti siano fondati. Ad ogni modo lei ha il sacrosanto diritto di conoscere la verità, qualunque essa sia. Le faccio tantissimi auguri
Dott.ssa Daniela Noccioli.
7 APR 2023
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Buongiorno signora
Mi spiace molto della situazione in cui si trova.
Cerchi.di parlare con suo marito, di come lei soffre di questo comportamento.
La percepisco molto giù.
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
7 APR 2023
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Gentile Anna,
capisco perfettamente che la gestione del denaro, da parte di suo marito, sia decisamente ambigua e che lei, seppur dice di avere un ruolo gestionale rispetto al suo stipendio, non è messa nelle condizioni di avere chiara la situazione economica e di conseguenza non capendo dove vadano a finire questi soldi non può nemmeno gestire in maniera efficace il denaro.
Tutto questo circolo vizioso ed una mancata comunicazione sono, sicuramente, le componenti che stanno alimentando e mantenendo questa problematica, ma sono certa che ci sono anche altri comportamenti che rendono questa situazione complessa e problematica e sarebbe il caso di esplorarli per capire come giungere alla risoluzione del problema.
Pertanto, il mio suggerimento è quello di rivolgersi ad un professionista, in maniera tale da capire come poter affrontare questa situazione con suo marito, mediante delle strategie ad hoc.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
7 APR 2023
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Ciao, capisco che stai attraversando una situazione difficile e stressante. Sembra che tu abbia molte preoccupazioni riguardo alla relazione di tuo marito con la sua famiglia, e in particolare con la sua sorella. Ti consiglio di considerare di iniziare una terapia individuale per aiutarti a gestire i tuoi sentimenti e a trovare modi per gestire questa situazione in modo più efficace. Un terapeuta può aiutarti a esplorare le tue preoccupazioni e a trovare modi per comunicare in modo efficace con tuo marito. In ogni caso, è importante che tu parli apertamente e onestamente con tuo marito sui tuoi sentimenti e preoccupazioni. Potresti anche suggerire di cercare supporto familiare o di coppia per affrontare questi problemi insieme.