controtransfert

Buongiorno Lilly,
L'articolo 26 del Codice Deontologico recita: Lo psicologo si astiene dall’intraprendere o dal proseguire qualsiasi attività professionale ove propri problemi o conflitti personali, interferendo con l’efficacia delle sue prestazioni...
Se, invece, lo psicologo pensa che "l'innamoramento" sia frutto del controtransfert è consigliabile che si confronti con un supervisore, per capirne le origini e le eventuali implicazioni.
In ogni caso contatti fisici tra terapeuti e pazienti non dovrebbero avvenire.
Saluti
Dr.ssa Ambra Caselli (Brescia)

Buongiorno Lily,
la relazione terapeutica di cura che si istaura tra il clinico e paziente può essere caratterizzata da emozioni, paure e dalla ricreazione di situazioni vissute pecedentemente. Il clinico-terapeuta-psicologo durante gli anni di studio e di formazione si pepara a riconoscere i movimenti e le caratteristiche della relazione che si crea con ogni paziente, e ad utilizzare queste informazioni in modo utile all'interno del percorso di cura. La relazione si basa sulla giusta distanza, di rispetto del paziente, delle sue emozioni e situazioni creando così un'ambiente sicuro e protetto in cui il paziente possa lavorare in modo profiquo col terapeuta.
Ci sono situazioni in cui la relazione e il setting viene messo alla prova, in cui sono presenti sentimenti di rabbia, rifiuto o amore che possono avvenire in entrambe le direzioni: paziente verso terapeuta e viceversa. il terapeuta dovrebbe riconsocere e gestire questa condizione in modo terapeutico, che a volte può portare all'interruzione del percorso se non è in grado di gestire la situazione.
Nel suo caso che sia conrotransfert o meno non è il punto importante, ma è indice che il terapeuta ha attuato un comportamento non pofessionale e adeguato alla situazione, non riconoscendo i movimenti sottostanti la relazione. Non consoco il suo terapeuta e non mi sento ne in grado ne nella condizione di giudicarlo, ma l'azione che ha fatto non è professionale. Le posso consigliare di parlarne con lui, del senso di questo gesto e di come possa influenzare il suo percorso, prendendo in considerazione la possibilità di cambiare terapeuta in quanto il setting di cura può essere stato compromesso.
Cordiali saluti
Dr.ssa Ambra Caselli (Brescia)

Gentile Lilly,
il controtransfert, sinteticamente, in psicologia è un insieme di atteggiamenti, consci e inconsci, dell’analista nei confronti del paziente.
Nulla a che vedere con il comportamento del suo terapeuta, da considerarsi deontologicamente scorretto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Vanda Braga

Cara Lilly,
credo che il suo terapeuta debba risolvere delle sue questioni personali.
Noi terapeuti, per fare un buon lavoro, siamo sempre in supervisione o ci confrontiamo con colleghi per comprendere come stiamo e come procedere con le terapie o nel caso se interromperle, facendo un invio ad un collega.
Nonostante esseri umani, con la facile possibilità di commettere degli errori durante il processo terapeutico (che a volte possono essere molto utili per tra l'altro per l'evoluzione della terapia), alcuni "errori", come l'agito del collega non può essere accettato in alcun modo.
Le suggerisco di interrompere subito questa terapia e di affidarsi ad un'altra persona.
Le suggerirei inoltre di segnalare il collega all'ordine perché è un comportamento che può danneggiare fortemente un cliente, soprattutto se è una persona fragile.
Non so se poi da parte sua ci sia un interesse per il suo terapeuta ma credo che, oltre alla giovane età rischi di essersi avvicinata ad un ideale che la figura del terapeuta può assumere in terapia. Ad ogni modo è fondamentale che interrompiate qualsiasi rapporto professionale.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Ceccato Silvia

Gentile Lilly,
Quello che lei descrive non corrisponde ad un comportamento terapeutico deontologicamente possibile e corretto.
E' un grave acting-out che inficia il risultato della terapia, da segnalare all'Ordine degli Psicoterapeuti.
Peraltro è consigliabile interrompere fin da subito la relazione terapeutica.
Poi deciderà eventualmente, su quali presupposti continuare la relazione privata con questa persona.
Cordialmente
Dott.ssa Costa

Gentile Lilly,
non si tratta di controtransfert ma di incapacità nello svolgimento della professione di psicoterapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Messaggio rivolto allo staff del sito. Ieri ho risposto alla domanda posta da Lilly ma non compare, vi sono problemi?
Grazie
Dr.ssa Ambra Caselli