Buon pomeriggio.
Come posso andare d'accordo più com mia figlia? Ci sono dei giorni in cui mi ci scontro di punto in bianco, e questa cosa mi dispiace in me.
Non riesco ad ascoltarla che già ho pronto ho un altro argomento, come fare ??
Voglio apprendere di più, prima di parlare!
Infatti questa cosa è vera, abbiamo due orecchie per poter prima ascoltare, ed una sola bocca per poter dire la nostra quando è il momento.
Sono del parere che a volte invado troppo a mia figlia è che ormai ha 25 anni ha bisogno dei propri spazi, anche se con un bisogno di aiuto per aiutarla a migliorarla, ed io per questo ci sarò.
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8 OTT 2022
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Salve Rosaria,
Intanto grazie per aver condiviso il suo dilemma, perché come lei, tanti altri genitori hanno problemi simili. Far il genitore è forse il mestiere più difficile al mondo: è difficilissimo trovar le giuste misure fra la nostra esperienza di vita e quella dei nostri figli, ma ciononostante ci vien naturale intervenire per ogni aspetto della loro vita. Spesso si ha bisogno di aiuto perché questa relazione non vada a crear spaccature importanti. Se la paura è propria potrebbe aiutarla parlar con un esperto in colloqui individuali, se la difficoltà è condivisa dalla figlia allora potreste farvi aiutare da terapeuti familiari/relazionali.
Rimanendo a disposizione le auguro buona giornata
Dott. Roberto Valgimigli
9 OTT 2022
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Carissima
Comprendo il desiderio di allacciare un dialogo sano con sua figlia. Il punto è che da quello che descrive emerge una modalità invadente da parte sua nei confronti della figlia, ormai 25enne, caratterizzata, dal suo punto di vista, da un bisogno di aiuto a migliorarsi. E' giustissimo rappresentare un appoggio, un'ancora, un punto sicurino per i propri figli ma questo non gli deve essere imposto. Si deve costruire e definire attraverso un dialogo equilibrato.
Le consiglio di intraprendere un percorso professionale per approfondire quanto detto sopra.
Rimango a disposizione
GM
9 OTT 2022
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Gentile Rosaria,
la sua umiltà è ammirevole e il suo desiderio di migliorare la capacità di migliorare la capacità di dialogo con sua figlia dovrebbe essere di esempio a tanti altri genitori.
Questo obbiettivo può essere raggiunto tramite un percorso di psicoterapia individuale o familiare che le suggerisco di intraprendere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
7 OTT 2022
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Gentile Sig.ra Rosaria,
quando le vengono in mente dei buoni consigli per sua figlia, pare abbia l'abitudine di darglieli quasi in automatico, ed è ammirevole che si preoccupi e voglia aiutare sua figlia.
Paradossalmente in una certa fase della vita si aiuta anche ascoltando (a volte serve allenamento nell'ascoltare empaticamente) e facendo riflettere l'altra persona per prendere le proprie decisioni in autonomia. Si può fornire all'altra persona la possibilità di ragionare, decidere, correggere il tiro se qualcosa nelle decisioni non è andato come si sperava, diventare gradualmente più brava a prendere le proprie decisioni, essere incoraggiata in chi ha fiducia nelle nostre capacità decisionali e di gestione della nostra vita.
Se lo ritiene si faccia supportare per alcuni colloqui da una/un terapeuta familiare o che comunque si occupi di dinamiche familiari in questo suo desiderio di apprendere di più sul rapporto madre-figlia e sulle dinamiche comunicative ed emotive collegate, e per scoprire modi nuovi di aiutare sua figlia oltre a quelli validi che già conosce.
Le faccio tanti auguri.
Dott. Giovanni Iacoviello
7 OTT 2022
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Buongiorno Rosaria, innanzitutto grazie per la tua condivisione. Essere genitore non è mai facile, soprattutto quando i figli crescono e cercano l'indipendenza. Ha mai pensato di intraprendere un percorso di terapia? parlare con uno specialista potrebbe aiutarla a esplorare e comprendere a fondo le sue difficoltà relazionali con sua figlia che sembra descrivere.
7 OTT 2022
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Va bene Rosaria,
le fa onore il suo desiderio di " esserci per sua figlia", i tempi sono difficili e i nostri figli hanno bisogno di interlocutori. Ma gli interlocutori positivi sono quelli che dialogano, non quelli autoritari nè tantomeno quelli intrusivi.
Come fare per diventare buoni interlocutori? Potrebbe cominciare diventando curiosa del pensiero di sua figlia e imparando piano piano a conoscerla. Mi creda, è più divertente che imporre il proprio pensiero perchè quest'ultimo lo conosciamo già e alla lunga ci annoia un pò, specialmente se non accettiamo mai di lasciarci toccare dalla mente degli altri.
Può anche invocare il suo senso etico e dirsi che il pensiero di sua figlia (e degli altri tutti!) ha diritto quanto il suo di esistere e di prendere forma nella vita.
Ma se questo non bastasse a contenere la sua intrusività, la invito a prendere contatto con uno psicologo per imparare a conoscere la natura dei suoi atteggiamenti. E' un lavoro che ha già cominciato a fare da sola, si capisce dalla sua lettera, ma fatto in due è più efficace e più interessante, mi creda.
In ogni caso le auguro buon lavoro.
7 OTT 2022
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Gentilissima Rosaria,
Essere genitori non è facile; non esistono genitori e figli perfetti, si cresce e si matura insieme. Il mo consiglio è di valutare la possibilitá di intraprendere un percorso di sostegno alla genitoriali ta, che aiuti lei e sua figlia a trovare gli strumenti e le modalità per interagire nel modo più bello e funzionale per voi.
Qualora la desidera, io sono specializzata anche in sostegno psicologico alla genitorialità in modalità online. Le auguro una buona giornata,
7 OTT 2022
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Buongiorno Rosaria,
Essersi resa conto di questo è già un bel traguardo. Ottenere l’autonomia del figlio è certamente un compito genitoriale. Se il figlio non si svincola le conseguenze sul piano relazionale e affettivo da adulto non tarderanno a farsi sentire.
La incoraggio a farsi aiutare nello specifico sul suo caso potendolo descrivere meglio in sede opportuna
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi
7 OTT 2022
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Salve Rosaria, sarebbe importante fermarsi e chiarirsi cercando, ognuna, di capire le esigenze e gli stati d'animo dell'altra. Spesso, molte liti derivano da convinzioni e significati "frettolosi" che tendiamo ad attribuire ai gesti dell'altro, creando equivoci e dando vita ad escalation. Fermatevi a parlare dei vostri bisogni e delle vostre esigenze, vedrà che con il tempo le cose andranno meglio.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL