Sono una ragazza di 23 anni e da un anno sono insieme a un ragazzo di 32. All'inizio le cose andavano bene, mi dimostrava molto interesse, ma a un certo punto ho notato che mentre il mio sentimento cresce sempre di più non è lo stesso per lui...ne abbiamo parlato alcune volte e lui è consapevole di avere un problema: una grande delusione passata l'ha cambiato, dice di essere diventato più indifferente a tutto e che dovrebbe farsi aiutare da uno psicologo. Sono passati 4 anni da questa delusione e prima di conoscere me ha avuto due brevi storie, finite perchè non riusciva più a provare sentimenti..e ora sta capitando anche con me. Lui dice che sta bene con me e non vuole lasciarmi ma io non mi sento amata, sento che manca qualcosa, vorrei dirgli che lo amo ma non riesco perchè ho paura che non mi dia la risposta che vorrei. Non so cosa fare..vorrei stargli vicino ma sentirmi meglio. Grazie in anticipo per la risposta.
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10 SET 2013
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Buongiorno gentile Sara,
se il suo fidanzato sta per chiedere aiuto ad uno psicologo, non le resta che attendere e vedere i mutamenti. Ma se parlare di anoressia sentimentale - che si accerta dopo che è stata eseguita una valutazione puntuale dal clinico - è un modo per Lei per sopportare l'indecisione del suo fidanzato, le suggerisco di chiedersi "dove si trova Lei" in questa relazione. Si sente frustrata o appagata, sente di essersi realizzata in questa coppia oppure no? Prima ancora della coppia esiste la persona e il proprio benessere, richieda una consulenza psicologica per se stessa e per elaborare la sua decisionalità.
Cordialmente
12 SET 2013
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cara sara, esistono vere e proprie situazioni definite di "philofobia" o paura di amare, che nascono in genere da chiusure affettive, incapacità di aprirsi ai sentimenti, alessitimia (incapscità di riconoscere le proprie emozioni) insomma tutte situazioni che il suo ragazzo dovrebbe vagliare con l'aiuto di uno psicologo, non può farlo da solo e, mi creda, non può farlo lei. nessuno può essere terapeuta del proprio partner, quindi mi dia retta, no si senta in obbligo di doverlo aiutare e no si assuma ruoli che poi di fatto non potrebbe sostenere. Lo sproni a cercare un consulto psicologico
12 SET 2013
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Gentile signora Sara,
non vedo altre soluzioni pratiche e concrete che "farsi aiutare" da uno specialista, sessuologo o psicoterapeuta: si tratta di capire che cosa succede ed è successo al suo lui e poi intraprendere un percorso di cura
dr paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine
10 SET 2013
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Gentile utente,
è possibile che il suo compagno sia rimasto effettivamente "scottato" e che, di conseguenza tema di investire in una relazione in modo massiccio e coinvolgente. Allo stesso tempo è anche possibile che più lei cerca di avvicinarsi, di richiedere affetto e attenzioni, più lui fugga. E' un tipo di meccanismo frequente nelle coppie (avvicinamento chiusura), che può diventare esso stesso parte del problema, peggiorando la situazione e innalzando la tensione. Il messaggio che lei le manda a questo modo è "non mi va bene come sei, voglio di più", che magari è anche vero ma provoca reazioni risentite se l'altro non è pronto a rimettersi in gioco.
Comunque se lei sente un blocco nella relazione, una difficoltà ad andare avanti con progetti e aspettative sul futuro può anche decidere diversamente....
Non ci sono "bacchette magiche" in psicologia.
10 SET 2013
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Gentile Sara,
come il suo ragazzo stesso afferma, potrebbe essere utile per lui un momento di elaborazione del difficile rapporto sentimentale che lo ha tanto segnato, in modo che possa superare quella situazione e potersi mettere in gioco più completamente con lei. Dal suo punto di vista, come compagna di una persona che fatica ad individuare e dimostrare i propri sentimenti, non è certamente facile mantenere una relazione soddisfacente ed è comprensibile e giusto il suo desiderio di sentirsi amata e desiderata. Se il suo ragazzo inizia un percorso terapeutico individuale potrebbero esserci già dei cambiamenti positivi nel vostro rapporto, altrimenti valuti la possibilità di uno spazio di riflessione per lei per capire cosa desidera da questo legame e se e come portarlo avanti. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
10 SET 2013
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Cara Sara è il diretto interessato che dice di volersi rivolgere ad uno psicologo, che lo faccia. QUanto a lei invece è chiaro che non vive bene questa situazione e penso sia difficile amare una persona senza sapere se ci ricambia. Le consiglio di fare un pò di esercizio di introspezione e di chiedersi come ci sta in questa coppia e come mai ci resta.
Cordiali saluti
10 SET 2013
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Gentile Sara,
sarebbe opportuno parlare di queste insicurezze direttamente con il suo partner e affrontare quindi la questione. Probabilmente questa persona ha avuto difficoltà nell'elaborare il lutto della separazione, ma prima di parlare di "anoressia sentimentale" sarebbe il caso di consultare eventualmente un Collega per una consulenza di coppia.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo