Salve dottori, mi chiamo federico.
soffro di ansia da quasi 2 anni.. e circa un anno fa mi è venuta questa paura del cibo.. paura di rimanere soffocato.. ed ogni volta che mangio anche delle piccole cose mi viene mal di testa e mi sale una grande paura che mi porta ad affogarmi .. come se mi si chiudesse la trachea.. prendo anche dei farmaci per l'ansia che ancora non mi passa .. di certo non è come prima ma c'è sempre.. invece l'anginofobia non mi vuole passare..
come posso affrontare la cosa?
come posso farmi passare questa fobia?
io sono un tipo che le cose le affronta..
potete darmi qualche consiglio su cosa fare con questa fobia??
grazie
Federico
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21 FEB 2017
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Caro Federico,
dietro l'ansia e i vari sintomi correlati attraverso cui essa può esprimersi, esiste un mondo, il mondo psichico di chi ne è il portatore. E' a quel mondo e a quellla persona che è necessario rivolgersi attraverso la psicoterapia , che nel suo caso , io consiglierei di tipo psicoanalico, in quanto , ritengo sarebbe necessario per lei comprendere le motivazioni inconsce ( e quando si parla di lettura dei moti inconsci , si parla sempre di psicoanalisi e mai di atre terapie rivolte solo agli schemi mentali consci), attraverso una analisi accurata del suo romanzo famigliare , delle sue fantasie e dei suoi sogni, importanti indicatori relativi alle cause che che l'hanno portata a scegliere un pesante compromesso tra i suoi impulsi interiori e le leggi morali che ha acquisito nell'infanzia e nell'adolescenza. Il suo sintomo nasconde senz'altro un messaggio simbolico che una volta svelato e compreso può aiutarla a ridurre grandemente le sue ansie e il suo sintomo più preoccupante. Potrebbe esserle di grande aiuto contemporaneamente , l'acquisizione di di una tecnica di rilassamento come il training autogeno , prezioso strumento per tutti portatori di sindromi ansiose. Se invece , volesse limitare l'area di intervento al solo sintomo, potrebbe avvicinarsi ad una terapia di tipo cognitivo -comportamentale. Esistono anche tipi di terapie brevissime, di cui so molto poco , ma per evitare equivoci,(poichè spesso mi sono trovata di fronte a persone che considerano le terapie brevi come forme di intervento psicoanalitico breve), è bene lei sappia che così non è.Spero , queste indicazioni le possano permettere di compiere una scelta di intervento adeguata alle sue esigenze.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giuseppina Cantarelli
Psicologa-Psicoterapeuta
Psicoanalista Junghiana
Parma
14 MAR 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Federico, per poterle rispondere in maniera obiettiva, sarebbe necessario una attenta anamnesi del suo caso, con tutta una serie di domande cliniche specifiche per inquadrare meglio il suo problema in maniera più ampia e non circoscritta. Dalle poche informazioni che lei riporta, si tratterebbe di un grave problema di natura ansiogena e fobica, riferita anche alla paura di rimanere soffocato tramite il cibo. Ha mai chiesto un aiuto concreto ? come cura l'ansia? Le suggerisco di prendere un appuntamento presso uno Psicologo-Psicoterapeuta di fiducia, per poter affrontare al meglio le sue difficoltà.
Rimanendo a disposizione
dr.ssa Elia Francesca
21 FEB 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Federico,
sembrerebbe una fobia semplice, ma per esperienza è meglio cominciare con una diagnosi differenziale, ovvero che valuti che sia quello e non un altro disturbo e poi si procede.
A seconda della diagnosi il trattamento potrà essere di breve durata, oppure un po' più lungo. Come lei sta sperimentando il farmaco lavora sul sintomo, ma non sulle cause che lo hanno scatenato e per questo da solo non è sufficiente.
Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta.
Dr.ssa Pugno
21 FEB 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Federico,
Purtroppo non ci sono ricette valide per tutti e da quello che scrive il suo disturbo è presente da molto tempo.
Per lavorare su questo sintomo ed eliminarlo definitivamente, sarebbe importante intanto fare una consulenza che valuti la diagnosi che riferisce ed escluda altre cause concomitanti. Poi un percorso terapeutico cognitivo comportamentale potrebbe aiutarla a comprendere meglio quando il sintomo si manifesta e le emozioni che lo alimentano.
Si tratta di un disturbo d'ansia del tutto curabile, prima interviene più veloce sarà la guarigione.
A disposizione per eventuali dubbi o chiarimenti,
Buona giornata.