Amore incoerente
Buongiorno,
mi chiamo Elisa e ho 39 anni. Sono separata e ho un figlio di 13 anni. Il mio matrimonio è finito dopo aver scoperto il tradimento di mio marito (relazione di oltre un anno con un'altra) 4 anni fa. In quell'occasione, presa dalla rabbia ho colto un'opportunità lavorativa in un'altra città. Questo mi ha permesso di iniziare un percorso di psicoterapia per capire se ci fossero margini di recupero per la relazione. In realtà ho scoperto che le ragioni del fallimento del mio matrimonio non risiedevano nel tradimento bensì nel fatto che fino a quel momento non avevo ancora costruito me stessa, e le scelte che avevo fatto erano state scelte non consapevoli, guidate più dal mio desiderio di compiacere che non da un mio bisogno reale. Ho lavorato sulla mia autostima, che tuttoggi traballa. Dopo la separazione, ho sperimentato relazioni in cui palesemente si sviluppava una mia dipendenza e idealizzavo il partner eleggendolo a uomo ideale. Queste relazioni si ridimensionavano solamente quando le sostituivo con una nuova. Questo fino circa ad un anno fa, momento in cui ho conosciuto un ragazzo più giovane di me di 7 anni che mi ha travolta. E' una persona molto sicura di se che mi ha sempre manifestato la volontà di vivermi senza costruire però con me un futuro. Il limite secondo lui è costituto dalla differenza di età e dal fatto che lui per se stesso vorrà a fianco una donna mai spostata prima e avere dei figli suoi. In realtà insieme stiamo molto bene e forse per la prima volta io sono riuscita a vivermela serenamente, anche comprendendo in parte il suo punto di vista (in occasioni precedenti avrei fatto di tutto per fargli cambiare idea pur di averlo tutto per me). Così facendo ce la stiamo vivendo, il problema è che quando ci vediamo viviamo una quotidianità simile a una coppia: dormiamo insieme mano nella mano, cuciniamo, usciamo... ma tutto è ciroscritto a quel momento. Di recente ho affrontato con lui un mio bisogno: quello che ci sia coerenza tra questo vissuto e i momenti in cui non ci vediamo; quindi se è tutto finalizzato ad un benessere fisico non devono esserci atteggiamenti da "coppia" in quello che viviamo, altrimenti anche quando non ci vediamo ho bisogno che tra noi ci sia contatto, anche solo per sapere come sta l'altro. Lui ha compreso e lo ha anche fatto, perchè anche lui ritiene che i momenti che viviamo insieme siano molto belli, ma continua ad avere a volte comportaenti incoerenti. sparisce per un fine settimana e poi mi telefona con una scusa, oppure ipotizza viaggi da fare insieme che poi non facciamo. E' sbagliato che io pretenda un po' più di coerenza da parte sua? E sopratutto, è follia pensare che prima o poi vivendo serenamente questa relazione lui possa dare un peso minore a quei limiti e la nostra storia si possa evolvere? Io da parte mia ho il desiderio di avere altri figli e trovare di nuovo un compagno. Ho il terrore che questo dubbio possa innescare di nuovo in me una dipendenza affettiva. Come posso affrontare con lui il discorso senza compromettere il nostro rapporto?
Grazie infinite.