Educatrice a domicilio: il parere degli psicologi

L'opinione degli psicologi sull'educatrice a domicilio.

19 OTT 2012 · Tempo di lettura: min.
Educatrice a domicilio: il parere degli psicologi

Piccole pesti, mamme disperate, padri assenti, il focolare domestico si trasforma in un inferno. I genitori sono spesso impreparati su come educare i figli ed ecco che un programma televisivo rivoluziona il panorama della pedagogia.

In seguito al grande successo della trasmissione SOS Tata, molti psicologi dell'infanzia e psicopedagoghi hanno pensato di specializzarsi nell'offerta del servizio di educatore a domicilio, mentre altri si sono interrogati sull'utilità dell'approccio educativo di tipo comportamentale che prevede essenzialmente tre fasi:

1) Osservazione delle dinamiche familiari.

2) Stabilirsi delle regole che tutti i familiari devono rispettare, sotto la supervisione della tata.

3) Fase di autogestione, senza la supervisione della tata.

Il metodo si basa soprattutto sull'instaurazione di sane abitudini e su un sistema di compensazione a premi: i comportamenti negativi devono essere ignorati, mentre per ogni azione positiva esiste una ricompensa.

Gli psicologi concordano sul fatto che siano necessarie delle regole e una routine: mangiare alla stessa ora, dormire alla stessa ora, ora dei giochi, ora dello studio, si mangia tutti insieme, non si guarda la tv, non si dorme nel lettone, etc. Molti sono anche d'accordo sul metodo del rafforzamento dei comportamenti positivi: la Dr.ssa Simona Guglielmucci, per esempio evidenzia l'innovazione apportata dal programma nel panorama italiano “perché si basa finalmente su aspetti concreti, pratici e di facile divulgazione che la psicologia italiana prende in considerazione con molta difficoltà", tuttavia, aggiunge che “andrebbero integrati a percorsi più introspettivi" per risolvere i problemi alla radice.

Un'altra critica riguarda la contingenza dell'approccio che secondo alcuni non servirebbe nel lungo periodo, poiché le tate non spiegano sempre la motivazione profonda dei comportamenti dei bambini e le conseguenze che possono avere, quindi non educano i genitori, i quali, andata via la tata potrebbero trovarsi senza gli strumenti adeguati per affrontare le nuove e imprevedibili situazioni. Come sottolinea la Dr.ssa Claudia Tosi, un genitore, infatti, è il primo a non rispettare le regole: “i bambini crescono sempre più narcisisti e viziati, ma deboli caratterialmente e da adulti non sapranno affrontare le difficoltà che la vita impone". Una volta andata via la Tata, come rileva la Dott.ssa Simona Guglielmucci, “riemergerà il suo problema e il genitore dovrà mettersi in discussione, magari riflettendo sulle sue dinamiche e prendendole in esame anche in una sede diversa da quella dell'intervento educativo".

Concludendo, l'intervento dell'educatrice a domicilio è utile se al metodo educativo si accosta anche un lavoro introspettivo dei vari soggetti familiari, per far sì che il cambiamento sia profondo e quindi a lungo termine. Altrimenti la tata rischia di essere solo una buona trovata di marketing per riempire il vuoto lasciatoci dallo Stato Sociale in materia pedagogica e il povero palinsesto televisivo italiano.

Foto: Studio di Psicologia Scolastica

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psicologi
Scritto da

Maria Luisa La Marca

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Commenti 5
  • Monica Dondi

    Sono una mamma separata con un figlio di quasi 13 anni in età evolutiva . Bologna

  • Marianna casalino

    Buonasera, mi chiamo Marianna, sono una mamma single di due ragazze di 13 e 15 anni, ho bisogno del vostro aiuto grazie. Sono a Roma.

  • Ilaria

    No, l'educatrice a domicilio non è una baby sitter! È una professionista laureata in scienze dell'educazione o educazione professionale. Si tratta di prendere in carico la famiglia e il minore nel momento in cui la famiglia riscontri delle difficoltà. Si tratta di non giudicare, di ascoltare, osservare e progettare. Insomma non direi che sia il lavoro di una baby sitter!

  • Francesca santoro

    In pratica la tata (o educatrice domiciliare) è una baby sitter diplomata e, a differenza di una comune baby sitter, può prendersi cura anche di bimbi disabili? L'educatrice domiciliare può aprirsi una partita iva, lavorando, quindi, per se stessa, senza dipendere da alcuna struttura?

  • Siano letizia

    Salve sono mesi che ho un problema x mia figlia ha 16anni e in casa si comporta violenta rompe tutto prende coltelli non so come devo fare x questa situazione vi prego x favore di di venire a casa .grazie

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