Consigli per imparare ad ascoltare gli altri

La maggior parte di noi pensa che ascoltare sia piuttosto semplice e che sia in grado di farlo alla perfezione.

12 GEN 2018 · Tempo di lettura: min.
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«Amo ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente. Molte persone non ascoltano mai», (Ernest Hemingway).

E tu? Ami ascoltare come il caro, buon vecchio Hemingway? Sai farlo realmente? Fai il nostro test per scoprirlo!

Ci teniamo a precisare che questo test è stato creato prendendo in considerazione la nostra formazione sull'argomento trattato, non ha valore diagnostico o di ricerca ma solo informativo.

Uno degli elementi fondamentali all'interno delle relazioni sociali è la comunicazione. Da una parte, è necessario sapere come trasmettere un messaggio e, dall'altra, bisogna essere in grado di saper ascoltare. La maggior parte di noi pensa che ascoltare sia piuttosto semplice e che sia in grado di farlo alla perfezione. Eppure, non è detto che sia così. Quante volte ci è capitato di parlare con un amico e di vederlo distratto o di essere interrotti o, ancora, di essere giudicati senza aver terminato di raccontare ciò che volevamo? La realtà è che non sempre siamo capaci di ascoltare ciò che gli altri vogliono dirci, magari perché vogliono sfogarsi o per ricevere un consiglio.

Come possiamo migliorare le nostre capacità di ascolto ed essere più empatici con i nostri cari?

Ecco alcuni consigli per imparare ad ascoltare con più attenzione gli altri. Detto in altre parole, vi presentiamo di seguito alcuni consigli per mettere in pratica l'ascolto attivo!

  • Non interrompere

Se ci tieni veramente all'altra persona e a ciò che vuole dirti, non interrompere e aspetta che finisca di parlare per poter dare la tua opinione o il tuo consiglio. Ricorda però che prediche e consigli non richiesti non sempre sono graditi, soprattutto in situazione critiche.

  • Segui la conversazione

Quando accetti di ascoltare un amico, cerca di mantenere la tua promessa. Non distrarti, altrimenti sembrerai poco interessato a quello che ti sta raccontando. Probabilmente, per te, il tema della conversazione non è così importante ma sicuramente lo è per lui. Fai domande per mostrarti interessato e, in questo modo, riuscirai a mantenere il filo della conversazione.

  • Mostra il tuo interesse con il linguaggio non verbale  

Se non vuoi interrompere chi ti sta parlando, mostra il tuo interessa attraverso il linguaggio non verbale. Guarda negli occhi l'altra persona e, ogni tanto, annuisci per mostrare che stai capendo e ascoltando la conversazione.

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Photo by Ben White

  • Fai domande

Se non capisci ciò che l'altro ti sta dicendo, cerca di fare domande per cercare di comprendere meglio. In più, prova a capire qual è lo scopo del discorso. Ha bisogno di consigli? Vuole solo sfogarsi? In questo modo saprai di cosa ha bisogno l'altra persona.

  • Non giudicare

Non possiamo pensare di avere buone capacità di ascolto se non facciamo altro che giudicare ciò che l'altro ci sta raccontando. Una cosa è dare un'opinione o un consiglio e un'altra è giudicare. In questo modo, infatti, non faremo altro che allontanare l'altra persona da noi. I giudizi, infatti, non aiutano i nostri amici a riflettere ma solamente a mettersi sulla difensiva. In più, potremmo emettere giudizi in maniera frettolosa, senza sapere esattamente cosa sta succedendo.

  • Diversi punti di vista

I nostri consigli e la nostra voglia di aiutare gli altri sono positivi ma non sempre le nostre soluzioni coincidono con quelle degli altri. Non sempre l'altra persona ha bisogno di consigli e, a meno che non vengano richiesti direttamente, impariamo ad ascoltare, senza aggiungere nient'altro. Non offenderti, dunque, se l'altra persona non segue i tuoi consigli, probabilmente il tuo punto di vista è diverso dal suo.

  • Rispetta i silenzi

Anche i momenti di silenzio hanno la loro importanza: in questo modo il tuo interlocutore avrà il tempo di pensare a come esprimersi nel migliore dei modi!

  • Cerca di essere empatico ed assertivo

Impegnarsi a porsi nello stesso d'animo di chi ci sta raccontando qualcosa aiuta la connessione. In altre parole, cerca di metterti nei suoi panni.

  • Concentrati sul tuo interlocutore

Concentrasi sul nostro interlocutore significa anche evitare di deviare la conversazione verso noi stessi ed evitare di porsi costantemente come esempio.

Ma cosa si intende esattamente per ascolto attivo? 

L'ascolto attivo è quella competenza che consiste non solo nell’ascoltare ciò che viene detto, ma nel prendere in considerazione anche il tono di voce, la comunicazione non verbale e soprattutto gli aspetti emotivi insiti nelle relazioni e nelle chiacchierate con gli altri. L'ascolto attivo può essere realizzato anche verso se stessi: quante persone, nonostante provino tristezza, decidono di non voler essere tristi perché ricordare determinati eventi e/o persone fa male? Quante persone non sono capaci di avvertire a pieno i momenti o gli eventi felici perché credono che nella loro vita non possano essere presenti?

L'ascolto attivo è, per di più, la base dell'empatia, ovvero l’abilità di identificare e capire le emozioni altrui. Intendere il messaggio reale di una frase pronunciata in modo aggressivo e irruento, per esempio, può facilitare il riconoscimento delle necessità e delle angosce dell'altra persona. Pensate a un figlio adolescente che, in preda alla rabbia, dice ai suoi genitori di non volergli bene perché questi non lo autorizzano ad uscire: questo messaggio cela l’insoddisfazione di non essere riconosciuto nel suo bisogno, mostra la sua debolezza e la voglia di diventare adulto.

Un ascolto attivo, quindi, si mette in pratica attraverso l'integrazione delle abilità di ascolto del messaggio e di comprensione delle emozioni. Un altro elemento indispensabile, e che facilita la capacità di ascolto attivo, è il porre domande aperte, di verifica e comprensione.

Ascoltare se stessi conduce all'autoriflessione, e favorisce la conoscenza di sé. Ascoltarsi attivamente, oltre a spingere la persona verso un’evoluzione personale, influenza positivamente anche la qualità delle relazioni che saranno di conseguenza caratterizzate da una più alta capacità di riconoscere le componenti emotive, i bisogni e i desideri dell'altro.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul tema, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in relazioni sociali.

Questo articolo è stato scritto prendendo in considerazione l'esperienza clinica e gli anni di formazione, non ha valore diagnostico ma solo consulenziale.

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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Commenti 1
  • Myky

    È proprio vero...io ho a che fare con una persona che appena voglio spiegare una cosa non mi lascia finire, non mi lascia esprimere un'opinione quando voglio dirla...è troppo orgoglioso e deve sempre avere ragione lui su tutto...anche se non ce l'ha perché lui pensa di sapere già tutto e odia che gli venga detto che nno ha ragione oppure odia quando io ho ragione ma non me la da mai. Non so che dire, è strano questa cosa.

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