Allena la tua mente come alleni il tuo corpo

Troppo calmo, troppo agitato, troppo aggressivo, troppo passivo.. scopri come trovare la tua attivazione ottimale!

9 LUG 2017 · Tempo di lettura: min.
Allena la tua mente come alleni il tuo corpo

Un requisito fondamentale per diventare un campione è conoscere e saper controllare il proprio arousal.

L'arousal è lo stato di attivazione psicofisica collegato alla riposta "fight or flight" (compresa la condizione nera di freezing).

Gran parte del nostro arousal deriva dai livelli di adrenalina e di altri neurotrasmettitori che vengono rilasciati nel corpo durate situazioni ad alto stress, quali ad esempio uno scontro con un nemico o anche una prestazione agonistica o un compito in classe a cui teniamo molto.

L'arousal può essere fisico o psicologico: il primo consiste in una risposta di incremento di energia fisica e nell'innalzamento dello stato di allerta al fine prepararci all'azione; il secondo è la risultante di aspetti non direttamente osservabili quali: non sentirsi all'altezza della sfida, avere paura di fallire e/o dell'avversario. Il problema di questa componente psicologica è che la sua intensità non può essere facilmente predetta, è difficile da controllare e tende ad inibire l'efficacia delle nostre azioni.

Ma perché l'arousal è così importante per uno sportivo?

Perché esiste una forte relazione tra il livello di attivazione psicofisica e la performance!

Immaginate un piano cartesiano: sull'asse X collochiamo il livello di arousal e sull'asse Y il livello di performance. La relazione tra i due la rappresentiamo come una U rovesciata. Secondo il modello della "U rovesciata" (di Yerkes-Dodson Law) per ogni abilità, compito o situazione esiste un livello di arousal ottimale che porta ad ottenere prestazioni eccellenti (Pick Performance).

Arousal troppo basso o troppo elevato genera performance scadenti. Esiste solo una zona ottimale (Flow state) che prevede un bilanciamento tra un'attivazione psicofisica "buona ma non eccessiva" e una performance eccellente (collocabile al centro della nostra U rovesciata). Tale stato di flow può essere raggiunto con il connubio vincente tra allenamento fisico e allenamento mentale.

Da quanto illustrato è facilmente intuibile che al variare del livello di arousal varino alcuni parametri importantissimi tra cui il battito cardiaco. In particolare una grossa mole di studi ha stabilito che un fattore altamente predittivo della performance sotto stress è rappresentato dalla Variabilità Cardiaca (Heart Rate Variability) che si riferisce alla variazione di tempo (misurato in millisecondi) tra i singoli battiti cardiaci. L'alta variabilità cardiaca sarebbe correlata con un buon stato di salute e di performance essendo essa un indicatore della reattività del sistema nervoso autonomo di una persona.

Collegata al battito cardiaco è ovviamente poi la respirazione. Essa è un atto involontario ma, insieme al movimento delle palpebre rappresenta un ponte tra il sistema somatico e quello autonomo in quanto controllabile se adeguatamente allenata. È infatti attraverso appositi training che ognuno di noi può migliorare la propria respirazione arrivando ad ottenere un miglior stato di lucidità, e quindi una miglior performance sportiva, lavorativa, scolastica, anche nei momenti di forte stress.

La respirazione determina se sei al tuo meglio o se sei in svantaggio: il training con un professionista può aiutarti a ritrovare la tua miglior performance.

Dott.ssa Sara Varone

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Scritto da

Dott.ssa Sara Varone esperta in Psicologia sportiva e del Benessere

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