Tutto d'un tratto non riesco a fare niente

Ho 24 anni e studio all'università.
Siamo a metà aprile 2024, da settembre 2023 faccio una fatica senza precedenti a concentrarmi e a completare i miei compiti.
A settembre ho iniziato a preparare il mio ultimo esame universitario. La preparazione richiedeva indicativamente un mese ma ho impiegato 3 mesi perché non riuscivo a progredire con lo studio.
Sono sempre stato capace di affrontare gli esami con relativa calma ed efficacia, senza che il processo di preparazione fosse accompagnato da eccessiva ansia.
Nel preparare questo esame mi sono reso conto che impiegavo una giornata intera per "studiare" quello che normalmente studierei in un paio di ore.
Inoltre, il processo di studio era sempre accompagnato da un senso di ansia elevata e caratterizzato da attività mentale velocissima e caotica, che mi portava come detto prima a concludere poco dopo una giornata di studio.

Ogni sessione di studio mi faceva sentire un senso di agitazione e fatica mentale che non trovava riscontro nei progressi, che erano minimi.

Alla fine ho deciso di dare l'esame per sfinimento, pur non sentendomi pronto, ricevendo una valutazione inferiore alla media, nonostante il tempo e le fatiche mentali da me dedicati alla preparazione fossero state senza precedenti.

Durante la preparazione non riuscivo a pensare ad altro se non all'esame ed ho passato tre mesi di "clausura": nella mia testa anche uscire a fare una passeggiata di 20 minuti sarebbe stato una distrazione dall'esame.
Sottolineo che avrei avuto tempo per fare qualcosa per me stesso, ma mi sembrava impensabile farlo, quindi il tempo libero lo passavo a scrollare nervosamente i social.

Come detto ho passato l'esame con molta fatica e ho iniziato poi a dedicarmi alla stesura della tesi.

In questo caso ho notato gli stessi pattern: anche fare le cose più semplici mi richiedevano una fatica mentale ed un tempo spropositati rispetto ai miei standard.

Anche in questo caso ho passato 4 mesi chiuso in casa, limitando le mie interazioni sociali e gli svaghi, che appunto mi sembravano distrazioni fatali dal mio lavoro.
Questo senso di dedizione non ha senso considerato che allo stesso tempo succedeva che io passassi intere giornate a fare niente a letto, consumando contenuti su youtube.
Chiaramente queste giornate perse a fare niente mi creavano un forte senso di colpa, sia perché non stavo progredendo con la tesi, sia perché avrei potuto perlomeno dedicarle a qualcosa di veramente divertente e piacevole come uscire, incontrare amici o anche solo fare una passeggiata nella natura.

Ricordo in questo periodo di aver più volte pensato "sto vivendo un incubo", perché tutte le mie energie mentali erano dedicate alla tesi e nonostante ciò non riuscivo a fare progressi soddisfacenti.

Durante il periodo di preparazione dell'esame e della tesi per due volte ho avuto esperienza di quello che definirei un "mental breakdown": in entrambi i casi avevo nella mia testa una tale velocità e confusione di pensieri che domande banali come il mio coinquilino che mi chiede "per che ora mangi tu?" agivano come "la goccia che fa traboccare il vaso", come se fosse una domanda troppo difficile per rispondere. In entrambi i casi mi è capitato di guardare l'interlocutore con lo sguardo perso, tremando e camminando velocemente per la stanza, farfugliando risposte sconnesse e quasi senza senso ad una domanda semplicissima.

Non ho fatto in tempo a consegnare la tesi entro la scadenza ed ho dovuto rimandare la mia laurea a luglio.
Ora ho più tempo per terminare la tesi e vorrei trovare un lavoro, ma è da un mese che continuo a stare a letto a perdere tempo, anche inviare una candidatura online mi richiede una fatica mentale spropositata e continuo a rimandare. Sono fermo con la tesi perché ogni volta che cerco di continuare non riesco a fare progressi.

Mi sento come non stessi vivendo la vita, come se il tempo stesse passando ad una velocità estrema senza che io sia veramente presente, è come se stessi guardando un film a velocità triplicata.

Vorrei capire come descrivere questo stato mentale in cui sono da ottobre e che mi provoca estrema fatica e senso di smarrimento.
Soprattutto perché, come detto, non ho mai fatto fatica a concentrarmi su delle cose o ad organizzarmi il lavoro e sono sempre stato capace di studiare con relativa tranquillità e basso dispendio di risorse mentali, ottenendo ottimi risultati. Questa mia incapacità è sopraggiunta tutto d'un tratto a settembre scorso.
Aggiungo che non ho vissuto un particolare evento traumatico, i miei pattern di sonno e alimentazione sono regolari e non ho mai fatto uso di droghe o medicinali particolari.