Salve. Dopo una vita di "casa e chiesa" e sacrifici enormi (brava ragazza, studiosa, lavoratrice, mamma, moglie, malata di sclerosi multipla con tanta forza di non cedere, ed orfana di madre dall'età di 19 anni), mi ritrovo da circa un anno a non fare altro che desiderare rapporti sessuali extraconiugali. Ho cominciato con una relazione con un mio capo anch'egli sposato, durata quasi un anno. Pensavo di essermene innamorata follemente-mi piace tantissimo fisicamente (gli ho infatti chiesto di scegliere tra me e la famiglia, perché non riuscivo ad andare avanti). Oggi, però, chiusa quella storia perché lui ha detto di no, ne sto per aprire un'altra con un altro capo, che tra l'altro non mi fa neanche impazzire fisicamente, ma credo che finirò a letto con lui a breve, lo cerco continuamente con messaggi hot.
Nel frattempo, desidero anche mio marito come se niente fosse e dormo accanto a mio figlio di 3 anni, pensando a tutte queste follie sessuali.
Sono malata, vero? Vi prego, aiutatemi.
Ho fatto psicoterapia, ma non sono forse mai riuscita ad aprirmi veramente.
Prendo Zoloft, prescrittomi dal mio neurologo.
Ah, la mia prima volta a 17 anni, è stata seguita da un IVG, cui solo da quando sono mamma non penso più ogni giorno.
Grazie mille e saluti.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
8 APR 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile signora Laura,
solo una valutazione clinica personale e completa potrà trovare le cause della sua condotta abnorme (sclerosi multipla, altre patologie , farmaci vari, Zoloft?) successivamente un piano terapeutico stilato da un capace psicoterapeuta potrà offrirle soluzioni concrete per il suo futuro
paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine
9 APR 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile signora Laura, nelle nostre storie personali ogni giorno affrontiamo il cambiamento, talvolta in continuità con il nostro passato, talvolta in modo del tutto nuovo rispetto alla vita che conoscevamo: dopo una vita da casa e chiesa, oggi si ritrova a desiderare rapporti sessuali extraconiugali, ponendo un dubbio sulla possibilità di essere malata, nello specifico di ninfomania.
Per una valutazione diagnostica è necessaria una consulenza di un professionista esperto della materia.
Altresì, per una valutazione del proprio disagio e malessere personale è necessario che sia lei stessa ad interrogarsi in quanto esperta della materia, ovvero i propri stati d'animo: qualora tale atteggiamento verso la sessualità, verso la famiglia, verso se stessa, dovesse risultarle doloroso o grandemente difficile, al di là della diagnosi, il mio suggerimento è di rivolgersi ad un professionista di fiducia; qualora non avvertisse particolare malessere, le consiglio di ricercare sostegno e supporto eventualmente da un professionista ma soprattutto da persone a lei vicine che sappiano essere un punto di riferimento importante.
Chiedere una consulenza psicologica non necessariamente è il punto di partenza di un trattamento a medio o lungo termine: a volte una occasione speciale di confronto particolarmente utile quando si è un po' confusi di fronte a ciò che ci sta accadendo.
8 APR 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Laura,
Con il termine ninfomane si fa riferimento all'incapacità di controllare i propri impulsi sessuali. Difficile effettuare diagnosi da qui. Bisognerebbe capire quanto lei non riesca a controllarsi.
Comunque credo che al di là delle etichette diagnostiche, ci siano delle problematiche che la attraversano, forse in particolare riferite alla sfera coniugale.
Che ne pensa di rivolgersi ad uno psicologo di persona?
Credo sarebbe la soluzione migliore, proprio per esplorare più in profondità le ragioni del suo agire.