Relazioni a lavoro

Inviata da Valeria · 22 lug 2022 Terapia di coppia

Buongiorno,
da mesi ormai mi trovo in una situazione complicata a lavoro. Provo a scrivere le parti più importanti anche se è una situazione molto articolata.
All'incirca un anno fa, tra me e il mio diretto responsabile (sposato e con figli) è iniziato un flirt. Questo ha inevitabilmente compromesso il rapporto lavorativo, non più da capo e dipendente.
Dopo una serie di liti ci siamo allontanati, liti derivanti anche dall'ingresso di una nuova persona che avrebbe preso gran parte delle mie attività con un ruolo superiore. Dopo qualche settimana dall'ingresso l'amara scoperta, con lei ha instaurato lo stesso identico rapporto che aveva con me, nonostante anch'essa sia impegnata.
Dopo l'ingresso della suddetta persona, mi ha allontanata drasticamente e adesso ho un nuovo responsabile, sopratutto dopo che ho scoperto la verità. Mi dava della pazza visionaria ma avevo ragione, sin dall'inizio.
Ho iniziato un percorso con una psicologa che, dai miei racconti, lo ha individuato come narcisista.
Ad oggi, nonostante le cattiverie, lo scarto e l'abbandono, vivo malissimo l'ufficio perché ho costantemente davanti ai miei occhi la nuova relazione e questo mi fa molto soffrire. Mi sembra di vedere un film che ho già vissuto, stesse modalità. E inevitabilmente il paragone con questa persona, che a mio vedere lui reputa migliore, mi crea un grande stato di sofferenza. Mi sono vista sostituire sia a livello umano sia a livello lavorativo e per me è stato troppo.
So che dovrei andare avanti con la mia vita, ed ignorare tutto ma non ci sto riuscendo. Con lui ho applicato un no contact quasi totale, per quanto possa essere possibile, dato che sono costretta a vederlo.
Il lavoro mi piace, ma non so come uscirne. Mi sento in gabbia, in una situazione assurda che per me sta diventando tossica.
Chiaramente tra me e lei non corre buon sangue, perché lei ha intuito che tra me e lui c'è stato qualcosa, ed io so che tra loro c'è in corso una storiella. Non so gestire la rabbia che provo nei confronti di lui e il fastidio che provo nei confronti di lei, che vorrei andasse via.
Mi rendo conto che devo molto lavorare su me stessa, sul gestire le mie emozioni e capire perché ho permesso a questa persona di svalutarmi.
Secondo voi è necessario che io cambi lavoro?
Grazie mille in anticipo.

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Miglior risposta 25 LUG 2022

Buongiorno Valeria,
quando nella nostra vita accadono queste cose, dove ci sentiamo messi in discussione da capo a piedi, non è mai facile poi, ritrovare un equilibrio di vita. Questo non vuol dire che non sia fattibile, anzi.
Quando si ha a che fare con personalità di questo tipo avvengono due momenti molto importanti sul piano relazionale: la fase della super-valutazione e quella della iper-svalutazione.
Questo comporta l'essere elevati, relazionalmente, e sentirsi molto importanti per la persona che ci riempie di attenzioni e ci fa sentire speciali, fino a che non arriva la seconda fase. Letteralmente veniamo schiantati al suolo senza preavviso e tale schianto ci danneggia non poco.

La parte peggiore è il sentimento che rimane, ovvero quell'amara sensazione di essere stati noi a sbagliare qualcosa, di aver rovinato tutto.
In realtà nella trappola relazionale di alcune tipologie di narcisismo, c'è anche questo stratagemma.
In breve, alla seduzione segue un abbandono crudele che rigetta sulla parte lesa la colpa di quanto accaduto. Inoltre, essere raggirati da questa tipologia di persone non deve essere inteso come qualcosa di imbarazzante o di cui avere vergona. Gli individui narcisisti sono dei grandi manipolatori ed è normale esserne travolti (in alcuni casi, almeno).

Non posso suggerirle di cambiare lavoro o che decisione prendere in merito, le posso, però, caldamente raccomandare di rompere la catena della "gelosia" che ancora la soffoca. Se lei invidia la sua nuova collega per il rapporto con il suo capo, non fa altro che alimentare un circolo vizioso.
Veramente lei vorrebbe una relazione manipolatoria? Dove non vi è certezza di alcun tipo e si fraintende la "passione" con il controllo da parte dell'altro?

La vera domanda che, a mio avviso, lei potrebbe farsi per cercare di capire cosa vuole dal suo futuro, riguarda la motivazione per la quale resta nello stesso posto di lavoro nonostante il clima aziendale sia diventato pesante.
Cerchi di razionalizzare il tutto. Sono sicuro che troverà una soluzione adeguata.

A disposizione,
Dott. Grazioli Adriano

Dottor. Adriano Grazioli Psicologo a Padova

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