Come affrontare il datore di lavoro col quale si è avuta una relazione?

Inviata da Daria Volturno · 22 set 2016 Orientamento professionale

Ho avuta una pseudo-relazione col mio capo mesi fa. Siamo entrambi giovani. Quando è iniziata questa pseudo-storia, io ero nuova nella sua azienda. Conoscevo pochissimo sia l'ambiente lavorativo sia, ovviamente, tutti gli altri colleghi di lavoro. Giorno dopo giorno ho avuto modo di relazionarmi sia con lui che con il resto della troupe. Mi sono trovata da subito bene nonostante fossi alla mia prima esperienza nel settore. I colleghi sono stati decisamente comprensivi. E anche il mio capo mi ha messo sin da subito a mio agio. Dopo diversi mesi ho iniziato a nutrire del sentimento verso questo ragazzo. Erano anni che non mi capitava di "accorgermi di qualcuno". Fatto sta che lui mi ha confessato di non essergli indifferente ma di essere già impegnato. Ritengo opportuno rimanere ognuno al proprio posto..invece lui inizia a instaurare un rapporto diverso con me fatto di telefonate e messaggi giornalieri. Decido di mollare il lavoro e di frequentare un altro ragazzo. Questa storia è finita. Ad oggi mi chiedo se ho fatto la scelta giusta. Soprattutto se ho sbagliato a perdere il lavoro per questo flirt. Mi manca il lavoro di prima perché mi piaceva e mi trovavo venissimo coi colleghi. Ma per me era diventato insopportabile il rapporto col mio capo. Cosa si deve fare in queste situazioni? Grazie per eventuali risposte e chiarimenti.

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Miglior risposta 22 SET 2016

Gentile Daria,
La situazione che ha dovuto affrontare non era semplice. Se ha fatto la scelta di lasciare il lavoro, significa che quella era per lei la scelta migliore da fare in quel momento.
Ci chiede cosa fare in situazioni del genere: credo che prima di arrivare a decisioni drastiche come licenziarsi da un lavoro che comunque piace, sarebbe opportuno ridimensionare i rapporti col capo e fargli capire con fermezza che il lavoro viene prima di tutto e che quindi non si è disposte a portare avanti una relazione con lui. In casi del genere è meglio non dare corda ai messaggi di lui fin da subito, se il lavoro è la priorità e non si è interessati a una relazione col capo.
Se le manca il precedente lavoro, valuti se è possibile un suo ritorno lì senza complicazioni.
Le auguro tutto il meglio.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta, Sustinente (Mantova)

Dott.ssa Elisa Canossa Psicologo a Sustinente

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27 SET 2016

Gentile Daria,
sarebbe sempre opportuno tenere separati i rapporti affettivi da quelli lavorativi, in modo da sentirsi tranquilla nell'ambiente lavorativo. Penso data che la giovane età e alla prima esperienza di lavoro tu possa perdonarti questa "leggerezza", che hai voluto pagare cosi pesantemente, licenziandoti. La situazione è piuttosto classica: il datore di lavoro che non sa resistere e fa avances alla impiegata più giovane appena arrivata, corteggiandola con telefonate , messaggi e quant'altro . La giovane cade nella trappola, in seguito, per liberarsi, è quasi "costretta" dal proprio disagio, ad abbandonare il campo: e cioè il lavoro. A mio parere hai mollato perchè preda di emozioni che non sapevi come gestire, anche perchè una relazione di questo tipo non può essere paritaria, essendo lui il capo. Aggiungiamoci il forte disagio nell'ambiente coi colleghi che certamente sapevano, insomma, a frittata fatta, tanto vale metterci una pietra sopra, cercare un altro impiego possibilmente che ti piaccia e soprattutto far tesoro dell'esperienza. Meglio mantenere in ufficio rapporti cordiali ma distaccati e trovarsi il fidanzato altrove. Se le difficoltà non si risolvono, consiglierei qualche incontro con uno/a psicologo psicoterapeuta per chiarirsi le idee e soprattutto gestire le emozioni.
Dott.ssa Paola Federici
Psicologa Psicoteraputa
Centro Psicologico di Binasco (Milano)

Anonimo-121174 Psicologo a Binasco

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24 SET 2016

Gentile Daria,
ritengo che la tua scelta drastica sia derivata dalla tua difficoltà a conciliare il lavoro con il sentimento che hai iniziato a coltivare per quest'uomo che però si è dichiarato non disponibile in quanto già impegnato sentimentalmente.
Purtuttavia, da quanto dici, costui ha iniziato a telefonarti e inviare messaggi (che presumo ricambiavi, altrimenti avrebbe smesso) per cui, temendo complicazioni, hai preferito darci un taglio.
Forse hai fatto bene ma nella misura in cui ti sei riconosciuta fragile e incapace di gestire la situazione.
Infatti avresti potuto scoraggiare telefonate, messaggi e/o altro mantenendo solo corretti rapporti di lavoro.
Se ne deduce che potrebbe esserti utile un percorso di psicoterapia in cui acquisire maggiore assertività, autostima e capacità di gestire le emozioni.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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23 SET 2016

Cara Daria,
ti sei trovata in una situazione che hai trovato scomoda per te e hai fatto una scelta. Quando scegliamo perdiamo sempre qualcosa. Son sicura che potrai trovare un lavoro che ti piace altrettanto con colleghi validi. Quest'esperienza con tutte le emozioni che provi ti potranno servire in futuro quando ti troverai in una situazione che ti fa emergere le medesime sensazioni, sentimenti, emozioni e ti porterà a riflettere più consapevolmente su cosa sia meglio per te senza magari agire impulsivamente.
Cari saluti
Dott.ssa Alessandra Xaxa Psicologa Augusta(SR)











Anonimo-162687 Psicologo a Vittoria

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23 SET 2016

Ha fatto bene! Un altro lavoro lo trovera' presto, ma senza condizionamenti .

Dott. Francesco Testa Psicologo a Napoli

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23 SET 2016

Buongiorno Daria,

cosa manca del vecchio lavoro' E' per lei possibile trovare un lavoro simile?
Ha mai pensato che prima di fare un gesto così estremo avrebbe forse potuto meglio gestire la relazione con il suo capo? Le è successo altre volte di avere difficoltà a gestire rapporti con gli uomini?
Rimango a disposizione,

cordiali saluti

Dott.ssa Monica Salvadore
Psicologa Psicoterapeuta
Torino

Dott.ssa Monica Salvadore Psicologo a Torino

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23 SET 2016

Gent.ma,
la situazione lavorativa che viviamo, spesso non ci rendiamo conto essere molto simile ad altre situazioni della vita, quelle che non ci chiamiamo contesti. Così, come ha avuto modo di sperimentare, il contesto organizzativo nel quale a trovato un capo e dei colleghi con cui ha instaurato dei rapporti positivi, può essere paragonabile ad un contesto di vita familiare. Per questo poi accade che con i colleghi si intreccino delle relazioni più forti, più profonde. Ora qui la questione non è tanto sull'aver fatto bene o male al lasciare il lavoro. Non è tanto come ci si comporta in generale in queste situazioni. Parliamo della nostra vita delle nostre emozioni e di come riusciamo a gestirle in ogni luogo in cui abbiamo relazioni. Su questo ci si può lavorare.. Buona fortuna,

dott. Alessandro Stirpe

The Profilers Srl Psicologo a Roma

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22 SET 2016

Buongiorno Daria, certamente era una situazione complicata.
Lei ha fatto la scelta che in quel momento ha ritenuto più opportuna e che sembra averle dato una certa serenità, per lo meno nel breve termine.
Considerando la situazione dall'esterno mi viene da pensare che prima di fare qualcosa di così estremo, avrebbe potuto fare altri tentativi per gestire il rapporto con il suo capo.
Tuttavia, mi chiedo: come mai pensa ancora a questa cosa? Ha la possibilità di tornare al suo ex lavoro? Se la risposta è no, il passato non si cambia e pensare ancora a cosa avrebbe potuto fare potrebbe provocarle solo malessere e sensi di colpa. In tal caso sarebbe meglio concentrarsi su cosa vuole e può fare ora.

Dott.ssa Erica Tinelli Psicologo a Orte

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