Buonasera, avrei bisogno di un consiglio su come comportarmi. Mio marito beve troppo e, purtroppo, da anni. Ovviamente il suo comportamento è tipico dell'alcolista e ho sempre cercato di convincerlo, senza risultati, a consultare qualche medico che lo aiutasse a smettere. Dopo che una sera, in preda all'alcool, è collassato ed è finito al pronto soccorso, d'accordo con il neurologo, ha ridotto il bere a mezza bottiglia a pasto. (Totale 1 bottiglia da 0,75 l/al giorno al posto di 2 bottiglie + birra + amaro o superalcolico). Mangiamo sempre insieme, tranno un pranzo alla settimana e mi sono accorta che quando non ci sono in quel pranzo beve una bottiglia e mezza (così pensa di imbrogliarmi perchè io vedo una bottiglia a metà). Sono sicura di questo perchè ho marcato le bottiglie. Come mi comporto? Gli dico che me ne sono accorta o faccio finta di niente? Tanto quando torno a casa il suo comportamento è da ubriaco e me ne accorgo. Grazie per la risposta
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1 NOV 2017
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Gentile Gilda,
Io credo che lei possa comunicare con suo marito di questo fatto, in realtà lei si è accorta che non tiene i limiti imposti dal medico.
L'approccio accogliente non giudicante è indicato, cerchi di non agire esclusivamente la dimensione del controllo.
Una relazione basata su un confronto aperto e sincero è auspicabile in ogni coppia.
Tuttavia la situazione di alcolismo non cambia, suo marito continuerà ad assumere alcol.
Provi a riproporre il sostegno del SERT per curare questa dipendenza oppure potrebbe consultare una psicologa privata per cercare di smuovere la situazione.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa
2 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Gilda,
purtroppo la situazione di cui parla è molto complessa, l'abuso di alcol è una dipendenza e necessita di aiuti specifici...da soli è davvero difficile riuscire ad uscirne...
Dovrebbe provare a convincere suo marito a rivolgersi al sert di competenza sul vostro territorio o a seguire un programma specifico con un'equipe che possa aiutarlo... Al tempo stesso bisognerebbe capire quando ha cominciato a bere e perchè...per comprendere l'origine della sua dipendenza. Se dovesse rifiutarsi, provi almeno a convincerlo a rivolgersi ad uno psicologo.
Dott.ssa Caterina Occhipinti
Psicologa- Marsala
2 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Gilda, comprendo la sua difficoltà nel poter gestire una situazione che appare complicata. Possiamo immaginarci che per suo marito il bere abbia un significato che lo aiuti a far fronte a delle difficoltà che diversamente non saprebbe come fare. Pensare che lui possa sostituire questo comportamento con un'altro al momento non sembra possibile visto che forse un'alternativa percorribile non c'è. La sua presenza ipotizzo abbia un valore nella vostra relazione e il fatto di poter condividere paure, dubbi e difficoltà potrebbe favorire l'apertura ad uno spazio di confronto con suo marito. Una terapia individuale o di coppia potrebbe favorire l'acquisizione di importanti strumenti per far fronte alla situazione. Non manchi a manifestare le sue difficoltà e le eventuali paure a suo marito. Può essere un primo passo verso un cambiamento, almeno di alcuni presupposti. Resto a disposizione.
Una buona giornata
Francesco T.
1 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Gilda,
la dipendenza dall'alcool, come altri tipi di dipendenze, è una psicopatologia non facile da trattare.
Sarebbe da approfondire in sede di psicoterapia qual'è il malessere profondo di suo marito che lo spinge ad eccedere nell'assunzione di alcool ( sia esso vino, birra o liquori) come pseudo-cura.
E' probabile che nella stessa relazione coniugale ci siano problemi, magari anche non bene individuati e di cui non vi è piena consapevolezza.
A suo marito può dire, senza polemiche e toni accusatori ma mantenendo la calma, che si è resa conto che lui non rispetta le indicazioni del medico e può proporgli una psicoterapia di coppia per affrontare "insieme" questo problema.
Qualora lui si rifiutasse decisamente, può intraprendere lei stessa una terapia individuale per indagare su eventuali concause di pertinenza della relazione coniugale in questa patologia ed acquisire strategie indirette utili ad indurre suo marito ad allontanarsi dal vizio del bere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).