Salve a tutti, ho 27 anni e da un po' ho dei forti dubbi sul mio orientamento sessuale. È iniziato tutto la fine di settembre, ho iniziato a non dormire e avere problemi con pressione bassa e battiti accelerati. Il pensiero che non mi faceva dormire era la forte attrazione che provavo nei confronti della pediatra di mio figlio di quasi due anni. Allora ho iniziato a rivelare questo sentimento dichiarandomi ma ricevendo ovviamente un rifiuto dato che lei è sposata e anch'io convivo. Sono andata molte volte allo studio per parlare e vederla ma ho combinato solo uno scompiglio fino a quando il mio compagno mi ha dovuto portare in una clinica psichiatrica. Adesso sto molto meglio perché ho capito di aver sbagliato a comportarmi. Ma la cosa che non riesco a spiegarmi è: come mai non ho saputo controllare questo impulso pensando alle conseguenze? Non ho pensato a mio figlio ma al mio ego e poi non capivo il rifiuto e l'aiuto che la dottoressa voleva darmi consigliando di andare in un psichiatra. Qualcuno può aiutarmi a spiegare questo comportamento? Grazie in anticipo.
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18 GEN 2017
· Questa risposta è stata utile per 10 persone
Allora...cara Serafina
penso che, fondamentalmente, tu abbia trovato in questa donna una forma di identificazione e attaccamento legato ad una tua insicurezza come mamma.
Sei anche relativamente giovane avendo tu 27 anni con un figlio di 2 anni, ci stà che tu possa esserti sentita insicura come mamma e credo che la scelta del tuo "oggetto d'amore" (la pediatra di tuo figlio) non sia stata casuale.
Inconsciamente hai proiettato su questa donna le tue insicurezze e "innamorandoti" di lei hai espresso fortemente il desiderio di assomigliarle e incorporare le sue qualità.
Quindi (e queste che dico, per carità, sono solo mie ipotesi interpretative), in definitiva si potrebbe parlare di una "crisi da parto" (forse anche depressione post partum) che si è trascinata nel tempo e che era volta, sostanzialmente, a divenire una mamma migliore.
Però sarebbe importante per te magari fare qualche colloquio con uno psicoterapeuta per elaborare in modo definitivo questa problematica.
Quindi a mio parere, l'aspetto di omosessualità, non c'è.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.
3 GEN 2017
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Gentile Serafina,
per capire che senso hanno i suoi comportamenti verso la pediatra, occorre chiedersi cosa rappresenta la pediatra per lei, cosa ha visto in lei, quali aspetti di lei apprezza, se vi sono delle cose con cui sente di poter parlare solo con la pediatra e non con il suo compagno.
In ogni caso la pediatra è stata molto chiara nel suo rifiuto, per cui ora cerchi di dedicarsi alla sua famiglia, al suo bimbo e al suo compagno.
Se da sola non riesce a sostenere questa situazione e se il pensiero della pediatra le crea delle difficoltá, le consiglio di parlarne con uno/a psicologo/a della sua zona.
Le auguro tutto il meglio.
Cordiali saluti,
dottl.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta a Padova e Sustinente (MN)
