Soffro a causa di mio padre
Salve. Dopo tanto tempo ho deciso di rivolgermi a qualcuno che non siano miei conoscenti e sebbene sia una situazione nuova, sono speranzosa perché i riscontri avuti fino ad ora non sono stati d'aiuto.
Parto col dire che i miei problemi iniziano quando ho a che fare con mio padre o quando qualcuno a me caro, come mia madre, soffre a causa sua. Mio padre è una persona violenta. Ad oggi mia madre, mia sorella ed io abbiamo imparato a gestire le situazioni in modo che esse non sfocino in episodi sgradevoli, ma in passato, quando ero più giovane ci sono state situazioni in cui io stessa ho capito di non potermi sbilanciare. La sua violenza si è ridotta ad una di tipo "psicologico" dato che non possiamo mai replicare ad una cosa che dice che non condividiamo, non possiamo alzare la voce o ribellarci. Questo a portato ad un clima insostenibile in cui qualsiasi sopruso (esempio: mia madre vuole andare a dormire, ma lui si arrabbia e lei deve stare sveglia fin quando lui non si addormenta sul divano, anche se mia madre si sveglia alle 7 di mattina e lui invece ha orari flessibili) mi fa scoppiare in lacrime di rabbia.
Mia madre è nella mia stessa condizione, ma credo sia arrivata ad un punto di rassegnazione ed è anche un po' colpa sua se noi viviamo nel terrore perché spesso trasforma le più piccole situazioni in catastrofi (esempio: torniamo tardi a casa e dice "adesso abbiamo fatto tardi, speriamo che papà non si arrabbia. so già che lo troviamo addormentato sul divano e poi se lo sveglio fa una scenata"). Questo tipo di comportamento ci ha fatto diventare sempre caute riguardo possibili situazioni e questo mi ha trasformato in una persona ansiosa. Mia sorella gestisce il tutto un po' meglio, possedendo un carattere più forte del mio, e riesce a fare quasi sempre quello che vuole, mentre io spesso appaio priva di spina dorsale, mi presto sempre a favore degli altri e non riesco ad arrabbiarmi, anzi, assorbo tutto.
Questo mi fa arrivare un po' al motivo per cui oggi scrivo qui. Da un po' di mesi sto facendo indagini su di me per capire perché sono fatta così, perché sono sovrappeso e mi rifugio nel cibo, perché a volte non trovo scopo in quel che faccio e non voglio vivere, perché piango spesso, anche per una cosa stupida in tv, perché sono acida e perché non riesco a costruire amicizie che non siano quelle d'infanzia. Tutto sembrava andare meglio oggi, fino a quando non sono venuta a sapere che mio padre ha prestato dei soldi ad un suo "nuovo" amico (che ha più o meno la mia età) che probabilmente non glieli ridarà mai, mentre io cerco in tutti i modi di pagarmi l'università da sola e non compro mai neanche un paio di scarpe. La cosa mi ha fatto arrabbiare e come mio solito sono scoppiata in lacrime (difficili da giustificare a mia madre dato che erano ingiustificate). Mi sono sentita tradita e nella mia testa pensavo "lui che fa tanto del bene agli altri e poi non si rende conto di quanto fa male alle persone che gli sono intorno. con gli estranei è un agnellino e con la famiglia è il lupo cattivo." Mi chiedo sinceramente perché.
La spiegazione di quello che provo andrebbe per le lunghe, ma la mia domanda è: come posso superare questa rabbia che provo e smetterla di stare male e piangere? Vorrei essere forte per infischiarmene, vorrei essere forte e basta.
Grazie per aver letto.
(n.b. molte persone amiche mi hanno detto di prendere provvedimenti a riguardo, ma la paura fa da padrona in queste situazioni e ogni volta che parlo a mia madre di lasciarlo, lei smonta il tutto dicendo che è impossibile, che lui è violento e in effetti non si può operare su quel fronte. non è una soluzione.)