Buongiorno, sono una giovane NEET (una persona che non studia, non lavora e non frequenta corsi professionalizzanti) e una settimana fa risposi ad un annuncio lavorativo per la posizione di barista. Dopo i giorni di prova, però, mi sono resa conto che la posizione richiede caratteristiche che non possiedo (come la velocità) e molta energia. Specifico che da circa 7 anni soffro di Disturbi del Comportamento Alimentare, il che ha radicalmente condizionato la mia vita: ho perso occasioni sociali, sono diventata estremamente debole e fatico enormemente anche per semplici mansioni, ho sviluppato sintomi depressivi (tra cui pensieri suicidi) e non sono riuscita ad entrare all’università come avrei desiderato. Infatti, quest’anno il mio obiettivo è riuscire a superare un test di ammissione per una facoltà a numero chiuso. Cerco lavoro solamente per rendere più serena la mia famiglia, la quale mi vede come una fannullona inconcludente in confronto a mia sorella già laureata. In conclusione, da un lato mi sento in dovere di accettare il lavoro per non deludere la famiglia (anche a scapito del mio benessere), ma dall’altro voglio rifiutare subito (pur sapendo che ricomincerei a sentire discorsi pesanti su di me) perché lasciare dopo qualche mese mi sembra scorretto nei confronti dell’azienda che si è messa a mia disposizione.
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1 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Carissima, comprendo la situazione e immagino che sia difficile scegliere dato che da un lato la scelta è quella di ignorare i suoi bisogni e fare ciò che la sua famiglia vorrebbe per lei, dall'altro si trova a deludere le aspettative dei suoi familiare, ma ad assecondare il suo benessere.
E' naturale che in situazioni come queste sia difficile prendere una posizione, però la esorto a riflettere che nella vita saranno diverse le situazioni in cui si troverà a dover scontentare qualcuno, in particolare, la famiglia di origine. E' improbabile, se non impossibile, accontentare tutti, e spesso centrandosi sull'accontentare gli altri ci dimentichiamo di noi stessi... e mi creda quando lo facciamo, quando ci dimentichiamo di noi stessi avremo la certezza di essere infelici.
Non posso suggerirle la scelta giusta in quanto è lei a dover decidere in base alla moltitudine di fattori che solo lei conosce, ma mi sento solo di dirle, non si dimentichi di sè stessa. Si prenda sempre cura di sè, anche nelle decisioni. Non può accontentare tutti nella vita, allora forse tantovale farlo con lei stessa. Le auguro una buona giornata. Un caro saluto.
13 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile utente,
sarebbe opportuno si prendesse cura di questa sua fragilità attraverso un percorso di psicoterapia. Uno specialista potrà sicuramente aiutarla a trovare fiducia in se stessa e nel tempo farle acquisire maggiori consapevolezze.
Non perda altra tempo, si affidi ad un professionista.
Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli
1 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentilissima. i suoi disturbi alimentari non nascono dal niente. Sono il risultato di dinamiche relazionali, sicuramente disfunzionali,
all'interno del suo contesto familiare. Non si può non considerare quest'aspetto come se si trattasse di una scelta personale o di un capriccio. Lei soffre di un disturbo molto importante di cui ci si deve fare carico e di cui devono essere approfondite le cause.
Da come lei lo descrive, mi viene da pensare che sia vissuto con un senso di colpa, ma anche di immodificabilità. Lei non deve colludere con le convinzioni dei suoi genitori, ma deve adottare delle strategie efficaci per uscire dai suoi vissuti dolorosi. Mi sembra di capire che non è affatto una fannullona, ma ha degli obiettivi che vorrebbe raggiungere; proprio per questo le suggerisco vivamente di iniziare a prendersi cura di sé stessa, intraprendendo un percorso psicoterapico che la possa aiutare a comprendere l'origine del
disagio, rafforzare la sua autostima, prendere coscienza delle sue capacità e potenzialità, raggiungere i suoi obiettivi.
Le faccio tantissimi auguri.
Dott.ssa Daniela Noccioli
1 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
ho letto le sue parole. È stata coraggiosa a scriverle e non deve essere stato facile. Quello che posso dirle è che in questo momento di fragilità è difficile inserirsi in un lavoro che richiede tempo e energie. Quello che può fare è parlare apertamente con la sua famiglia, comunicare la sua sofferenza. Spiegare nel dettaglio le emozioni che prova, anche se capisco che può essere impossibile per lei ora. È molto importante che lei abbia capito di avere bisogno di aiuto e che questo messaggio arrivi anche ai suoi genitori. Le dico questo perché attraverso un percorso di psicoterapia potrebbe sicuramente affrontare il lavoro e la sua modalità di funzionamento diversamente. Potrebbe vivere e riuscire a superare quello che la spaventata e elaborare la sua frustrazione. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti anche telefonicamente.
Un caro saluto
Dott.ssa Cecilia Cicchetti
1 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao Scr! Non sapevo di questo appellativo NEET! ho imparato una cosa nuova. Spesso la famiglia puo rappresentare un punto di forza ma anche di debolezza. È importante iniziare un percorso in cui tu dia importanza alla tua persona in primis e di coonseguenza si autoregolera' anche il tuo ambiente intorno. In bocca al lupo e se vuoi contattarmi non esitare. Dott.ssa Marinella Duni Plasmati
1 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno
Il lavoro è fondamentale per sé stessi, per avere dignità personale, e per dare un contributo alla società.
Incomincia a lavorare, la velocità l acquisterai con il tempo.
Come un corso professionale che ti piaccia.
Fatti aiutare da uno psicoterapeuta per avere più chiarezza.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
1 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno. Credo tu abbia bisogno di considerare te stessa e le tue esigenze. Se accettassi di lavorare, sapendo di non essere in grado di farlo nel migliore dei modi, ti troveresti ad affrontare comunque critiche da parte dei tuoi genitori, nel caso in cui ti licenziassero, quindi fai bene a considerare anche altri lavori. Nel frattempo, dedicarti alla preparazione per entrare in facoltà, può essere un ottimo modo per proiettarti verso il futuro. Non so se hai già cominciato un percorso di Psicoterapia, ma te lo consiglierei, come aiuto a conoscere meglio te stessa, cercando di guarire dai tuoi disturbi e rinascere. Hai tutte le potenzialità per riuscirci. Spero di esserti stata utile. Un abbraccio.
1 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno.
Le uniche persone con le quali possiamo scendere a compromessi tanto faticosi siamo noi stessi. Non si può fare una scelta per accontentare altri soprattutto in una situazione di malessere come la sua. Mi auguro che lei sia già seguita da un'equipe di specialisti che lavora in rete, compreso uno psicoterapeuta, Se così non fosse le consiglio di rivolgersi quanto ad un professionista.
Immagino quanto pesi il confronto con la sorella considerata come modello ed esempio, e discorsi pesanti su di lei da parte dalla famiglia, Tuttavia accontentando i genitori con un lavoro che non le piace e la danneggia non metterebbe a tacere questi commenti se non temporaneamente. Sarebbe più funzionale provare a parlare apertamente loro, spiegare come si sente, se non l'ha già fatto, sia rispetto al suo stato di sofferenza e fatica sia rispetto a quanto la danneggino e umilino questi paragoni continui con la sorella.
Le auguro di trovare prima possibile una sua strada di realizzazione e benessere.
Resto a disposizione
Un caro saluto
1 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno , mi rendo conto che la tua situazione attuale ti stia causando molta preoccupazione e stress. È comprensibile che tu possa sentirsi un po’ perso e frustrato, ma non devi arrenderti. Innanzitutto, mi sembra importante sottolineare che i Disturbi del Comportamento Alimentare sono un problema molto serio e che richiedono l'attenzione di un professionista. Questi disturbi possono avere un forte impatto sulla salute fisica e mentale, interferendo con la capacità di funzionare nella vita quotidiana. Se non hai mai cercato aiuto prima, potrebbe essere il momento giusto per farlo.
So che potresti essere riluttante a cercare aiuto, ma la terapia può essere un'opzione molto utile e efficace per superare questi problemi. In terapia, un professionista esperto potrebbe aiutarti a esplorare i pensieri e le emozioni che ti portano a comportarti in determinati modi, e ti fornirà gli strumenti per superare i tuoi ostacoli. La terapia può aiutarti a capire meglio il tuo disturbo alimentare e a trovare modi per gestirlo in modo più sano.
Riguardo alla tua situazione lavorativa, capisco che tu possa sentirsi in difficoltà. Tuttavia, è importante ricordare che la tua salute e il tuo benessere sono prioritari rispetto alle aspettative degli altri.
In conclusione, mi permetto di invitarti a considerare seriamente l'idea di cercare aiuto professionale per i tuoi problemi di salute mentale. Ti incoraggio a non sottovalutare la situazione, ma ad agire in modo proattivo per prenderti cura di te stesso. Una volta che avrai iniziato il tuo percorso di cura, vedrai che potrai affrontare le sfide della vita in modo più positivo e costruttivo.
1 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Scr, credo che lei debba fare una scelta che metta al primo posto lei, il suo benessere. Accettare una posizione lavorativa per non deludere qualcun altro rischierebbe di rinchiuderla in un vortice di insoddisfazione ulteriore da cui faticherebbe ad uscire. Provi a confrontarsi con la sua famiglia, ad esplicitare loro i suoi progetti (test università) dimostrando di avere ben in mente cosa vuole per il suo futuro, di avere un obiettivo per sé. Al contempo le consiglierei di prendere in considerazione, qualora non lo avesse già fatto, una terapia personale che la aiuti a sollevarsi dalle sue fatiche pregresse e persistenti. Ci pensi.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Alessia Di Pancrazio
