Ho 25 anni e ho una confusione in testa assurda

Gentile Alessandro,
gli studi di meccatronica dovrebbero consentire un inserimento abbastanza veloce nel mondo del lavoro e sembra che così sia stato anche per lei.
Se ora però non si trova bene a lavorare nel settore commerciale, può sempre utilizzare le sue competenze cercando un posto di lavoro in azienda magari come lavoratore dipendente.
In tale eventualità, è probabile che sentendosi più gratificato, migliori anche il suo livello di autostima.
Comunque, le consiglierei un supporto psicologico per fare chiarezza in questa sua fase di dubbi, incertezze ed ansie.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Buonasera,
non esiste un posto felice in generale ma il posto giusto per noi in un determinato momento della nostra esistenza.
E' difficile trovarlo se non ci si ferma per fare chiarezza, se non ci si ascolta e ci si conosce sempre un pezzettino in più.
Spesso lasciamo scorrere gli eventi, ci accontentiamo della soluzione più comoda senza chiederci cosa realmente desideriamo, ignoriamo i valori che ci guidano e la vita che vogliamo.
Il risultato è la sofferenza e il credere di non valere nulla.
Il nostro valore invece sta nella nostra unicità, nella capacità di essere noi stessi senza maschere né compromessi.
Come da lei riferito il tipo di lavoro (agente di commercio) non è in linea con la sua personalità quindi perché dovrebbe avere dei limiti e una bassa autostima?? Forse semplicemente non ha le caratteristiche per quel lavoro perché non le piace o non è il linea con i suoi valori o desideri. O forse realmente ha dei limiti dettati da altri motivi che andrebbero comunque superati acquisendo maggior consapevolezza. Potrebbe "chiarirsi" anche da solo ma un professionista esperto potrebbe facilitare la risoluzione dei suoi dubbi.
Resto a disposizione per ogni evenienza e le auguro il meglio
Daniela Rega

Buongiorno Alessandro, le consiglierei di iniziare un percorso di psicoterapia in quanto potrebbe essere utile concentrarsi sulla percezione dei limiti che riporta e sulla sua bassa autostima. Credo che lavorare su questi aspetti la aiuterebbe a pensare alle diverse possibilità in modo più oggettivo. I dubbi lavorativi possono emergere dalla percezione che ha di se stesso in questo momento ed influenzare di conseguenza le scelte future. Lavorare su questo potrebbe permetterle di prendere decisioni in modo più libero senza il peso delle paure che riporta.

Salve caro, la ringrazio per aver scritto.
L’ingresso nel mondo del lavoro ci espone a una molteplicità di strade che è lecito esplorare per darci la possibilità di capire solo retrospettivamente cosa effettivamente è più affine a noi, al nostro stile e al nostro desiderio ed è bene potersi confrontare anche con i propri limiti senza i quali non riusciremmo a capire fin dove poterci o non poterci spingere.
Uno spazio terapeutico dedicato potrebbe in tal caso rivelarsi di aiuto per interrogare cosa orienta la sua ricerca.
Con l’augurio che possa trovare il suo posto, le porgo un cordiale saluto!
Dott.ssa Di Costanzo

Buonasera Alessandro,
Comprendo la frustrazione e insicurezza che puo' provare in questo momento per via di questa fase di apparente confusione, ma La prego, consideri che non e' affatto inusuale. E neanche necessariamente un male. Nella fase della vita in cui si trova capita di avere il desiderio o la necessita' di esplorare diverse strade prima di trovare quella che fa per noi. Di solito viene considerata una fortuna avere una vocazione o una strada gia' tracciata da seguire, spesso queste si rivelano anche restrizioni, che possono provocare rimpianti futuri. Si dia il permesso di non sapere esattamente cosa vuole fare e di prendersi il tempo per provare nuove vie. Oggi, l'idea del posto fisso in cui fare carriera un passetto alla volta non e' considerato necessariamente la soluzione migliore possibile per tutti. Molti passano da un lavoro all'altro proprio per ottenere un avanzamento di posizione e/o stipendio, altri per acquisire nuove competenze e mettersi alla prova in diversi ambiti. Se nel lavoro attuale non e' soddisfatto, cominci a guardarsi intorno per trovare un'alternativa; e' possibile che il prossimo lavoro porti maggiore soddisfazione e un guadagno sufficiente, ad un minore costo personale. Se poi si sentisse "impantanato" nella situazione attuale al punto da non riuscire a venirne fuori da solo o se notasse che il senso di insicurezza di cui parla abbraccia anche altre sfere della sua vita, allora un supporto psicologico potrebbe essere utile per superare questo momento.
Rimango a disposizione e Le faccio i miei piu' cari auguri.
Francesca Calvano

Buongiorno,
Le sue preoccupazioni sono comprensibili. La ricerca di stabilità economica e lavorativa possono generare stress e ansia soprattutto se si sente di non essere gratificati o appagati da ciò che si fa.
dall'altro lato è comprensibile anche la preoccupazione che un possibile cambiamento può generare.
le consiglio di indagare le sue potenzialità per poter individuare un percorso lavorativo che possa essere più affine a lei.
L'ambiente lavorativo occupa gran parte della nostra vita per cui è importante poter trovare un ambiente e una mansione che più ci appassioni e gratifichi.
rimango a disposizione per iniziare questo percorso.
Dott.ssa Giorgia Sapienza

Buongiorno, da quello che scrive, mi sembra che le si stiano chiarendo alcune paure rispetto al futuro, la stabilità (in generale) e ciò che piace rispetto a ciò che non piace. Queste sono fisiologiche paure, forse timori, che abbiamo avuto un po' tutti all'inizio del percorso lavorativo. Per questo, personalmente, non credo che, al momento, possa esserle di aiuto una psicoterapia su qualcosa che, probabilmente, può gestire con le sue risorse. Solo una cosa. Si focalizzi maggiormente sulla questione di "bassa autostima". Se essa è generata da questo particolare momento e timori, allora forse è occasionalmente bassa. Se, riflettendoci su, sente che la "accompagna" in svariati ambiti (relazioni sentimentali, amicali, in famiglia oltre che sul lavoro) allora potrebbe essere il caso di consultare un terapeuta per capire se sia il caso di iniziare un percorso psicoterapeutico.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti
Psicologo-Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma

Salve Alessandro,
La ringrazio per avere condiviso il suo vissuto.
Sicuramente la scelta del lavoro, le prospettive future, il compenso economico, sono scelte importanti, fonte di ansia e stress per la paura sia di sbagliare che di insoddisfazione personale. Quello che mi sento di dirle è che si può sempre cambiare, il lavoro è l'ambiente dove passiamo la maggior parte del nostro tempo, è importante cambiare se non ci gratifica più, se sentiamo che ci sta inaridendo.
Il cambiamento è vero che è una grossa fonte di stress, ma a sua volta ci porta anche stimoli nuovi che ci fanno andare avanti, soprattutto alla sua età.
Sicuramente sulle sue scelte e sulla gestione delle sue insicurezze un professionista può aiutarla per proseguire il suo percorso con maggiore consapevolezza.
Rimango a sua disposizione anche online, saluti.
Dott.ssa Simona Adorni

Gentile Alessandro,

il mondo cambia rapidamente e a volte sembra che solo il guadagno economico possa garantirci sicurezza e stabilità. Come ha già notato, però, nella scelta di un lavoro entrano in gioco anche componenti legate alla consapevolezza di sé. Fare esperienze diverse ci aiuta a riflettere su chi siamo noi, cosa ci piace fare e cosa assolutamente non vorremmo fare nella vita.

Le propongo alcuni spunti di riflessione: Cosa mi aspettavo dalla carriera di agente di commercio? Come immagino il mio "posto felice"? In quali contesti lavorativi potrei trovare queste caratteristiche? Quali sono i miei valori e come posso perseguirli attraverso il lavoro? Quali sono i miei punti di forza?

È sempre possibile sviluppare la propria autostima e cercare di superare eventuali "limiti", a maggior ragione a 25 anni. Non esistono scelte corrette di per sé, basta individuare una strada che abbia senso per noi (e si può sempre "aggiustare il tiro" nel tempo).

Se lo desidera, una consulenza di orientamento potrebbe aiutarla a riflettere su di sé e sui prossimi passi per la sua carriera.

Dott.ssa Silvia Sanzò
Psicologa e Career coach

Gentilissimo Alessandro, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo quanto possa essere difficile capire cosa vogliamo per il nostro futuro, soprattutto in momenti di confusione come quello che sembra che tu stia vivendo. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarti ad esplorare e comprendere a fondo quello che senti.
cordiali saluti
AV

Gentile Alessandro,
la ringrazio sinceramente per questa sua condivisione. La paura del futuro è un qualcosa che accomuna un po' tutti, clinici compresi, quindi le garantisco di capire molto bene questa sua sensazione.
La ricerca di una stabilità psicologica ed economica, che connubi nel suo caso sia la soddisfazione lavorativa che la tranquillità tanto agognata, è un processo che può estendersi nel tempo e che prevede tutta una serie di step attraverso i quali compromessi, successi e insuccessi possono susseguirsi ciclicamente. E' dunque importante che, da una parte, abbia compreso quelli che lei reputa "i suoi limiti" (un aspetto che non trovo negativo); dall'altra, lavorare sulla sua autostima potrebbe essere un passo utile sia per vivere questo periodo con se stesso nel migliore dei modi possibili sia per capire quali di questi limiti esistono realmente e quali sono il semplice frutto della paura di compiere scelte che potrebbero portare a esiti incerti. Iniziare un percorso psicologico potrebbe esserle di grande aiuto in questo senso.
Augurandole un grande in bocca al lupo per tutto, rimango a sua disposizione.

Dott. Nicola Salvadori

Gent.le Alessandro,
Innanzittutto la ringrazio di condividere questo suo momento professionale ed emotivo.
In questa sua ricerca di affinità lavorativa, sta proprio percorrendo la strada dell'esperienza, quella del "fare" , che le sta suggerendo più direzioni possibili.
Quale scegliere? L'aver esplorato, come riferisce, luoghi non consoni alle sue aspettative, intanto le sta suggerendo proprio dove svolgere nuovi sguardi ed investire le sue risorse, trascurando quel "qualcosa" che cercava e che solo attraverso l'esperienza stessa si è rilevato "inadatto". Intravedo in questo suo cercare proprio il desiderio di esplorare sia il mondo professionale che il suo mondo interiore, ricerca che attraverso una "potatura valoriale" le permetterà di percorrere la strada maggiormente in sintonia con le sue convinzioni e le ambizioni professionali e non.
Buon percorso!
Cordialità
Dr.ssa Peloso Ornella - Psicologa Pedavena (Belluno)

Buonasera Alessandro,
Sicuramente non sta vivendo un momento semplice perché la scelta del lavoro è comunque qualcosa di importante. Indubbiamente il corrispettivo mensile è un punto importante anche perché attraverso esso è come se venisse quantificato il nostro valore, ma aldilà del fattore economico è importante stare bene con sé stessi facendo un lavoro che ci piace. Adesso lei è ancora piuttosto giovane e voler cambiare lavoro può essere più che comprensibile. Deve sperimentarsi per sapere cosa le piace, e se non dovesse piacere c'è sempre la possibilità di scegliere. Ma deve innanzitutto iniziare a riconoscere il suo valore aldilà dei soldi, la sua consistenza il suo essere così com' è con pregi e difetti. Qualcosa può migliorare, può essere modificata lavorando su se stessi ma bisogna comunque imparare poi ad accettarsi per come si è.
Per qualsiasi chiarimento o informazione non esiti a contattarmi! Le auguro di trovare la sua strada :)

Gentile Alessandro, grazie per la sua condivisione.
Le esperienze della nostra vita lavorative e non ci permettono di comprendere quali sono le strade che vogliamo seguire, ma anche quelle che non vogliamo seguire perché non le sentiamo nostre. È molto importante concedersi di esplorare, come lei ha fatto sperimentandosi nell’ambito lavorativo.
La paura del futuro è legittima, a partire dal presente possiamo agire per modificare ciò che non ci soddisfa e avvicinarci all’idea di quello che lei chiama “posto felice”.
Le suggerirei di partire dalla sua confusione, di fermarsi e di ascoltarsi per iniziare a mettere un po’ di ordine. Un percorso psicologico potrebbe essere un utile accompagnamento anche per rafforzare la sua autostima.
Ricevo a Torino e online.
Dottoressa Laura Galati

Buonasera Alessandro. Comincio con il dirle che avere domande sul futuro è un ottimo stimolo per la crescita personale. Forse dovrebbe fare una lista di "pro e contro" che la aiutino a capire meglio cosa gli sta piacendo ed offrendo questo lavoro e cosa invece va contro la sua personalità. Inoltre, lei accenna a dei limiti legati verosimilmente ad una scarsa autostima, per cui iniziare un percorso psicologico potrebbe aiutarlo a porsi le giuste domande al fine di ottenere il suo obiettivo.

I miei migliori auguri
Dott.ssa Adelaide Maria Buscemi
Psicologa e Psicoterapeuta in formazione

Alessandro, la sua confusione fa parte del percorso di crescita. Come potremmo avere voglio di esplorare il mondo se non attraverso un po' di dubbi che ci fanno nascere la curiosità di scoprire altre modalità di vivere? Perchè ha così bisogno di decidere in termini di definitività assoluta, il suo ambito lavorativo? Quali bisogni vuole soddisfare col suo lavoro? Si permetta di fare un percorso di conoscenza di sè sul lavoro, il chè significa essere in ascolto di ciò che vuole e di ciò che la rende realizzato, ma come ogni percorso, va vissuto passo dopo passo, senza saltare già alla fine. Si dia il tempo e faccia le esperienze che ritiene più utili e la parte della tranquillità sarà una naturale conseguenza di scelte prese con consapevolezza.
Un caro saluto
Dott.ssa Valentina Borsari

Buonasera Alessandro
Cambiare nella vita è consigliabile alla sua età quando non ci troviamo in una situazione o in un lavoro.
Pensiamo di conoscerci bene ma in realtà le esperienze che facciamo ci aiutano a capire cosa vogliamo veramente e cosa non fa per noi.
L'autostima spesso cresce proporzionalmente alle esperienze in cui ci siamo messi in gioco e ci siamo realizzati.
Continui a provare pensando che prima o poi troverà il suo equilibrio, un posto che le permetta di vivere tranquillamente e che magari sia anche interessante.
Un caro saluto
Paola von korsich Giardini

Caro Alessandro,
I quesiti che ti stai ponendo sono assolutamente in linea con la fase di vita che stai attraversando ovvero quella del giovane adulto. È normale alla tua età domandarsi quale sia la propria strada e cercare un lavoro affine alle proprie ambizioni, interessi e caratteristiche. Quello che ti proporrei è un'analisi più dettagliata dei tuoi valori, in modo da capire meglio quali lavori sono in linea con questi e con i tuoi obiettivi di vita. Potrebbe esserti utile essere seguito in questo percorso da uno psicologo. Resto a disposizione per approfondire la questione attraverso un colloquio online gratuito.
Un caro saluto

Ciao Alessandro. È comprensibile che tu stia affrontando delle incertezze riguardo al tuo percorso lavorativo e al tuo futuro. È importante esplorare cosa ti motiva veramente e quali sono i tuoi valori fondamentali. Potrebbe essere utile riflettere su quali aspetti del lavoro ti soddisfano e quali invece non ti appagano. Inoltre, potresti valutare quali sono le tue abilità e passioni e come poterle integrare in una carriera più soddisfacente per te. Un percorso psicologico potrebbe aiutarti a esplorare queste domande in modo più approfondito e a individuare gli ostacoli che potrebbero impedirti di raggiungere i tuoi obiettivi professionali e personali. Non esitare a chiedere supporto professionale se ne senti il bisogno.

Caro Alessandro,
Della sua condivisione mi colpiscono molte cose, prime fra tutte forse il bisogno di trovare un proprio posto e il desiderio di vivere serenamente.
Penso un percorso con un professionista potrebbe aiutarla a mettere a fuoco le risorse e gli strumenti che servono per avanzare in questo futuro che, comprensibilmente, percepisce come un pò spaventoso.
Rimango a disposizione,
Antonella Manigrasso

Buongiorno, probabilmente ha bisogno di fare considerazioni un po' più sistematiche e ragionate rispetto alle sue aspirazioni e attitudini. Fare cioè il cosiddetto Bilancio di competenze. Così come l'affermazione relativa al fatto che la "tipologia di vendita non si adatta alla sua personalità" non è molto chiara. Credo che dovrebbe specificare meglio, magari con l'aiuto di una persona esperta che le fornisca un supporto nell'orientamento professionale, quali aspetti non si adattano alla sua personalità.
Faccia anche attenzione ad usare espressioni come "il lavoro della mia vita". In questo modo rinforza in lei che una scelta fatta in un dato momento debba essere permanente.
Nella vita si cambia si migliora ed è molto importante rimanere aperti al cambiamento ed alle opportunità. Se il desiderio principale è quello di avere una stabilità economica potrebbe orientarsi verso lavori che hanno una contrattualizzazione da dipendente. Ovvio che questo significa accettare anche i contri di questa eventualità.

Gentilissimo,

dice "ho una confusione in testa assurda" quindi direi che l'obiettivo è porsi delle domande che l'aiutino a far chiarezza. Ad esempio accenna a diverse esperienze e continui cambi di lavoro: prenda un foglio, per ogni esperienza indichi cosa le piaceva e cosa no e i motivi del cambiamento. Può essere un primo passo per capire cosa le succede; puo' inoltre valutare di intraprendere un percorso psicologico che l'aiuti ad affrontare e superare questo momento di difficoltà (accenna a paure e a bassa autostima, che meritano un approfondimento).

I migliori auguri.

Dott.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta

Salve Alessandro

data la sua giovane età, è comprensibile che non si fermi al primo incarico lavorativo ottenuto per esplorare nuove possibilità. Questa scelta implica coraggio e voglia di cimentarsi in nuove sfide, elementi che (apparentemente) hanno poco a che fare con una bassa autostima. Tuttavia, ritengo che lei abbia centrato un punto molto importante della sua storia personale ovvero la continua ricerca di soldi piuttosto che di un posto che la renda felice ed appagato. Sebbene i soldi siano un elemento imprescindibile per vivere e per mantenere il tenore di vita che lei si auspica, è importante tener conto anche dei suoi desideri, di ciò che le procura piacere fare.
Scoprire di avere dei limiti è una cosa normale, appartenente in modo inevitabile alla dimensione umana. Al contempo, è altrettanto vero che possediamo delle risorse interne che, se raggiungono un livello di consapevolezza, possono permetterci di raggiungere anche degli obiettivi che prima ci sembravano insormontabili.
Un percorso di terapia può consentirle di mettere a fuoco e fare emergere degli interrogativi che in questo momento la mandano in confusione ma che, con la giusta guida, possono aiutarla a comprendere ciò che per lei è accettabile, piacevole e soddisfacente.
Se il fine ultimo del suo lavoro è quello di fare soldi, è possibile che abbia agito solo sulla base del "dovere"? Qualora questa cosa le appartenesse, cosa racconta di lei?

Resto a disposizione per ulteriori domande o curiosità.
In bocca al lupo.

Caro Alessandro,
grazie per aver condiviso questo momento di difficoltà.
L’autostima è il gap tra la percezione che una persona ha di sé stessa e l'ideale di sé. In altre parole, è la differenza tra come una persona si vede e come vorrebbe essere. Maggiore è questo divario e più bassa è l’autostima.
Perciò mi domando, tu cosa sogni e come desidereresti essere? Penso che questo potrebbe essere per te un buono spunto da cui partire!
La continua ricerca di soldi non è un qualcosa da giudicare negativamente, direi che è semplicemente un valore; con la parola valore intendo indicare i desideri più sinceri e profondi che permettono ad una persona di aumentare la pienezza e il significato della propria vita.
Spero di averti dato un buon punto di riflessione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giada Valmonte