25 anni con ansia anticipatoria, non so come vivere serenamente la mia vita
Salve.. ho 25 anni, 3 psicologi frequentati ma non mi sono mai sentita veramente capita. Mi scuso in anticipo per la lunghezza del messaggio, non so chi avrà il coraggio e la voglia di leggermi.
Mi ritengo una persona un po' complessa, ma ho tutte le intenzioni di semplificarmi, solo che non so come fare.
Soffro d'ansia generalizzata e anticipatoria da 9 anni. Mi ha dato e mi da molta difficoltà negli studi e in generale nelle scelte di vita da prendere.
Sto più o meno male da 9 anni, tra ansia più o meno forte, distimia, burnout, periodi di stallo, periodi di stress forte..
Il contesto attuale sarebbe: non sono contenta dell'università, da mai, non per ciò che studio, ma perché non credo che l'università mi abbia reso competente in qualcosa, sento mi abbia fatto e mi faccia solo perdere un sacco di tempo. La sto solo cercando di finire per magari trovarmi un lavoro con questa laurea magistrale e poter sentirmi capace e 'grande'. Che lavoro? Non ne ho idea, l'altro enorme problema. L'idea di passare a quello che nella mia testa è il mostruoso 'mondo del lavoro' mi atterrisce. Mi sento piccola.
Un buon "riassunto" di me potrebbe essere:
- tutto mi sembra complicato: me lo dico da sola e me lo dicono gli altri, complico spesso le cose, me le complico da sola. Odio questa cosa di me, vorrei imparare a vivere con più semplicità mentale.
- tendenza al perfezionismo: devo fare sempre tutto e farlo al meglio possibile. Questo può rallentarmi molto o addirittura bloccarmi in certe occasioni.
- ossessione per il controllo: per quanto lo giudichi poco intelligente in quanto impossibile, vivo in automatico un bisogno di controllare ogni cosa, devo considerare tutte le opzioni esistenti, devo occuparmi di tutto.
- esigenza e giudizio: esigo costantemente il meglio da me, mi metto sotto pressione da sola. Non transigo facilmente. Mi critico e giudico facilmente, anche il mio stesso dolore.
- indecisione: ho grandi difficoltà nel prendere decisioni, anche le più piccole. Ho costantemente paura di sbagliarmi e pentirmi. Parlo anche a livello di una crema viso da comprare, mi viene ansia dover decidere anche solo per un acquisto banale come questo. Non sto a parlare di quanto mi blocco di fronte a scelte di vita importanti.
- ansia legata al tempo: sono ossessionata col concetto del tempo che passa, che fa del tempo un qualcosa di preziosissimo ai miei occhi. Ne deriva un senso di importanza enorme legata a come gestirlo. La sensazione di poterlo sprecare mi fa impazzire. La difficoltà nel prendere decisioni è molto legata al non sapere mai com'è meglio gestire il mio tempo.
- visione assolutistica e determinante + senso di sopraffazione: tutto mi sembra importante e determinante. Una crema viso, decidere una palestra anziché un'altra, un'appartamento dove stare in erasmus, un braccialetto di 10€ o uno di 7€, tutto, ogni cosa mi fa sentire sommersa perché la percepisco come importante, definitiva. Come se ogni cosa mi definisse e non si potesse più cambiare. Tendo ad avere molto una visione bianco/nero. La sensazione è come se ogni volta che scelgo non posso più tornare indietro e questo mi pervade di angoscia. E mi fa avere costantemente paura di sbagliarmi, o, una volta presa le decisione, dubito costantemente di essermi potuta sbagliare. In generale la 'troppa' scelta mi fa impazzire. Quante più possibilità ho, più mi sento soffocare. Vorrei decidessero per me a volte, vorrei mi si indicasse la strada migliore.
- Insicurezza: da fuori mi dicono che non si vede, ma mi sento molto insicura e piccola, a tratti si può dire che ho paura del mondo. Non ho fiducia nelle mie capacità, nonostante i risultati che ottengo (ottimi, a detta dei criteri di questo mondo) non ne traggo nulla, sento che potrei fare sempre di più, che non ho fatto abbastanza, che in realtà non sono così competente, che c'è sempre chi è meglio di me e questo mi fa sentire piccola.
- Bambina: sento la bambina sofferente dentro di me che non mi lascia, appena sto conoscendo la me adulta, ma vince la bambina che ha paura, che ogni cosa che le accade nella vita non le sembra alla sua portata, che ogni cosa le richiede un grande sforzo. Che ha tanta voglia di piangere e di qualcuno che si prenda cura di lei e basta. Potrebbe vivere nelle braccia di qualcuno che la protegge.
- difficoltà a sentirmi, ascoltarmi nel profondo, entrare in contatto con i miei desideri: spessissimo, non ho la più pallida idea di cosa io voglia, desideri. Non saprei dire cosa sogno, perché non so sognare. Vorrei tantissimo imparare.
Scrivo oggi perché, per l'ennesima volta, mi sento sopraffatta e in ansia molto forte, il tutto scatenato da più o meno impegni a livello universitario che io prendo troppo sul serio.
Non so più vivere con 'filosofia'. Mi sento così sopraffatta che ho iniziato a perdere il gusto per tante cose, e ora non ho voglia di fare nulla, solo che tutte queste sensazioni negative si spengano.
Sogno la leggerezza, la spensieratezza, sono cose che ho vissuto poco.
Vorrei capire come IO voglio vivere la mia vita, come IO sento di voler gestire il mio tempo, cosa desidero nel profondo, come vivere con una sicurezza in sé tale da farti godere la vita, da farti sentire veramente connesso con te stesso e il tuo potenziale.
Non voglio più questa perenne indecisione e insicurezza, non voglio sentirmi perennemente piccola e impaurita. Voglio esplodere, dare a me stessa e al mondo la versione migliore di me. Voglio connettere all'entusiasmo enorme che sento nei confronti della vita, ma a cui mi sconnetto perennemente per tutte le difficoltà che ho.
Da questo messaggio eterno vorrei capire se qualcuno riesce a connettere con la mia persona, a vederci qualcosa su come parlare e aiutare a questo casino mentale che sono.
Se qualcuno è arrivato fin qui e sente di potermi aiutare con un percorso online (sono attualmente in Erasmus), gradirei leggere due parole a riguardo, giusto per avere un'idea di chi si propone, perché ne ho già cambiati 3 di psicologi in questi anni e sono stanca di ricominciare da capo..
Grazie mille per l'attenzione,
Anna
