Da circa 1 mese mio figlio di 6 anni raccoglie da terra e nasconde in borse o suoi nascondigli cartacce, le buste delle merendine, bucce di banana, foglie, sassolini ...! Quando noi le prendiamo e le gettiamo nella spazzatura si infuria e piange. Stessa cosa e' stata notata dalle maestre di 1^ elem ! Ha problemi di lettura e sta seguendo da poco sedute con logopedista (dislessia ) e morso inverso corretto da byte da due settimane. E' sempre stato tranquillo e seguito da entrambi i genitori e dalla zia materna. Sempre stato al contrario alquanto "schizzinoso" e si lavava ogni volta che toccava qualcosa di sporco. Cosa gli sta succedendo? Come possiamo aiutarlo? Roberto
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27 MAR 2014
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Gentile Roberto,
la raccolta o l'accumulo di oggetti potrebbe essere legata ad un "compulsione", ossia a dei comportamenti messi in atto per gestire uno stato d'ansia. Quando i bambini sono così piccoli risentono molto del contesto famigliare in cui vivono ed è per questo importante estendere la consulenza specialistica all'intero nucleo famigliare.
Da quanto tempo mette in atto questi comportamenti?
E' successo qualche avvenimento importante che potrebbe averlo in qualche modo turbato?
Ne avete già parlato con il pediatra?
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo
28 MAR 2014
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Buongiorno.
Concordo con chi scrive che sarebbe necessario un quadro più approfondito. Posso ipotizzare che il bambino tenda a controllare le situazioni che vive. L'attenzione alla pulizia precedente potrebbe indicare tale genere di atteggiamento che ora, in un momento di grande cambiamento,è stato sostituito da questo bizzarro 'collezionismo', che già di sè potrebbe indicare un messaggio di sfida e richiesta di attenzioni rivolto a voi. Se questa raccolta di oggetti può apparire strana, mi sembra molto naturale che il bambino si arrabbi se questi oggetti, per lui in qualche modo significativi e simbolici, gli vengono sottratti e buttati, senza un ascolto del suo messaggio, delle sue esigenze, della sua personalità. Osserverei il bambino nei giorni a seguire, gli darei tempo di sostenere questo momento particolare e posso consigliare una consultazione approfondita con un collega, per sostenervi nell'aiutarlo, ma senza patologizzare la situazione al momento attuale.
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Grazie per la tua valutazione!
27 MAR 2014
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Gent.mo Roberto, è difficile senza un'osservazione diretta di suo figlio dare indicazioni chiare. Quello che descrive non mi sembra comunque, un comportamento particolarmente invalidante, credo più possa rientrare in una normale bizzarria infantile. Avrete chiesto a lui come mai conserva questi oggetti? Per cosa gli servono? Continuate a monitorare il suo comportamento, sembra un papà molto attento, quindi se dovesse emergere altro non avrà difficoltà a notarlo.
Cordialmente
Dott.ssa Gabriella Petrone - Piacenza-
27 MAR 2014
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Salve Roberto,
da quello che lei racconta il bambino sta vivendo delle modifiche importanti nella sua vita (logopedia perche' dislessico, difficolta' a scuola, byte per problema in bocca,...). Come e' vissuto tutto cio' dal bambino stesso? Sono eventi che possono essere stressanti, far sentire inadeguati o sbagliati, ecc ecc e quindi portare a difficolta' emotive. E queste a volte si cerca di "gestirle" con comportamenti che sembrano bizzarri ma che hanno in fondo il significato rituale di portare la calma.
Questa e' la mia opinione leggendo quanto ha riportato e non conoscendo direttamente il bambino. Le consiglierei di rivolgersi a uno specialista in modo da poter comprendere al piu' presto il malessere interno del suo bambino e aiutarlo a stare meglio.
27 MAR 2014
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Salve signor Roberto,
nel suo messaggio mi da importanti elementi sul comportamento attuale del bambino, ma vi è il bisogno di indagare molte altri fattori. Come ad esempio il clima famigliare e scolastico, la storia in toto di questo bambino, eventiali fatti accaduti di recente o no.
Le consiglio di trovare un Professionista con cui fare un colloquio e con cui concordare come operare.
Parlando direttamente con un Professionista avrà l'occasione di spiegare meglio la vostra situazione e di capire con lui quali possibilità avete.
Un Cordiale Saluto Dott.ssa Frandi Claudia Psicologa Clinica
27 MAR 2014
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Egr.gio dott Lorenzini, come naturale che sia Lei ci sta raccontanto ciò che si manifesta in forma di evidenza, perciò sintomatologica. Devo dire che quel che accade non ha certo il sapore di norma e, particolarmente per l'età del suo piccolo le sue azioni assumono un significato di certo su cui indagare quanto prima. Lei faccia tutto il possibile per escudere qualsiasi tipo di implicazione di natura organica ed in seguito, se tutto risulta nella norma, inizi immediatamente col contattare un collega psicologo che di sicuro saprá cosa fare per comprendere cosa stia accadendo al piccolo. Le azioni che compie sono, senza dubbio, la manifestazione di un importante disagio. Il raccogliere oggetti, conservarli, disperarsi per la loro perdita assumono spesso una tipicità per alcune condizioni psicopatologiche ma, cosi in nuce, sarebbe un errore azzardare ipotesi e porterebbe solo ad elicitare in lei, gia immagino abbastanza preoccupato, altre angosce. Devo solo raccomandarmi, caro dottore, di non attendere oltre, di affrontare questo momento con i giusti passaggi e di portare il suo bimbo immediatamente da un collega magari accompagnato da chi se ne ha cura abitualmente, immagino i genitori. Piu di cosi sarebbe inutile dire, azzardato solo e non porterebbe a noi ed a Lei alcun giovamento ma ansie aggiuntive. Spendere ora altre parole non aiuta il suo bimbo ne aiuta lei. Faccia i giusti passaggi e non attenda oltre. Forza!
27 MAR 2014
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Roberto, nella tua richiesta manca un pezzo importante,dal quale è possibile estrapolare elementi preziosi per fare il quadro della situazione : (manca) la storia personale del tuo bambino, a partire dalla nascita e poi come ha vissuto il rapporto con gli altri nei contesti educativi (nido, materna). Sarebbe anche interessante conoscere il rapporto con la zia che , come dici, fa parte del contesto educativo di famiglia . Personalmente sono disposta a collaborare da qui, non prescindendo da quanto ti ho richiesto.