Seduta un po’ strana e comportamento terapeuta
Buongiorno, ho 28 anni e vi scrivo in quanto sono un po’ perplessa rispetto ad una cosa che reputo un po’ strana e che mi è successa oggi in terapia…
Ero in seduta quando tra me e il mio psicologo (che è molto più grande di me) ho percepito un clima un po’ “erotico” e ad un certo punto lui ha cominciato a fissarmi in un modo che a me sembrava davvero inequivocabile, cioè “innamorato”.
Dopo di che, in modo un po’ allusivo, mi ha fatto capire che se provavo qualcosa avrei dovuto provare a “propormi” (cito la parola testualmente), sapendo però che al momento è tutto nella mia testa e che il rapporto non c’è ANCORA. E, in seguito ad un altro momento in cui ci guardavamo, ma soprattutto mi guardava, in quel modo ed io ero molto imbarazzata, ha aggiunto che in fondo mi aveva molto orientata…
La seduta è proseguita sempre parlando in modo un po’ fumoso e allusivo intorno a quel tema, dove lui mi faceva capire che era importante trattarlo in terapia e simili, e questa cosa mi ha tranquillizzata. Tanto che poi ho trovato il coraggio di confessargli il mio innamoramento. A quel punto lui mi ha risposto che forse la mia “scelta” non era causale, e che innamorarmi di una persona che è chiaro che per questioni anagrafiche sparirà prima di un coetaneo con cui invece potrei sposarmi e avere un figlio magari mi fa meno paura.
Al che (e qui viene la parte un po’ strana) io gli ho risposto: “sì insomma, innamorarmi di una
persona con cui so di non poter…” a quel punto lui mi ha interrotto e ha aggiunto: “avere un rapporto d’amore molto lungo quanto quello con un coetaneo” e nel pronunciare queste parole mi ha guardata serio e un po’ commosso. Poi ha proseguito dicendo che in fondo si tratta di una scelta.
Io veramente pensavo di dire “con cui so di non poter… avere un rapporto d’amore” in quanto pensavo che con il terapeuta proprio non potessi avere un rapporto, non che non potessimo averne uno molto lungo per questioni d’età. Non so bene come comportarmi ora, perché so già che se lo dovessi confrontare lui probabilmente negherebbe di avermi detto o fatto intendere queste cose dato che sa benissimo che non dovrebbe e che rischia. E non è la prima volta che mi fa intendere alcune cose… Che ne pensate? Come mi dovrei muovere?