Quando la relazione di coppia finisce

La chiusura di una relazione è molto dolorosa, sia per chi la mette in atto che per chi si trova a subirla, che sia condivisa o meno.

19 GIU 2018 · Tempo di lettura: min.
Quando la relazione di coppia finisce

Giacomo e Anna si sono lasciati. Stavano insieme da otto anni e convivevano da sei ma già da un po' le cose non andavano bene. Lei ha iniziato ad avere voglia di uscire, di riprendere la vita con gli amici e di ritardare il più possibile il momento di tornare a casa: più si vedeva con gli amici e meno aveva voglia di tornare. Alla fine se ne è dovuta rendere conto: la loro relazione era arrivata al capolinea. Lo dice a Giacomo che cade dal pero, per lui andava tutto bene.

La chiusura di una relazione è molto dolorosa, sia per chi la mette in atto che per chi si trova a subirla, che sia condivisa o meno.

Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Patrizia Mattioli.

Si tende ad attribuire la causa delle separazioni alla fine del sentimento da parte di chi lascia, prendiamo le parti di uno o dell'altro partner, che siano amici o parenti o noi stessi, cerchiamo di attribuire colpe e responsabilità, senza considerare che lo stare insieme è un percorso, che l'amore è un percorso che si costruisce insieme, e quando si interrompe è perché uno o entrambi i partner hanno smesso di costruire.

Magari hanno smesso di aggiornarsi da tempo sui rispettivi stati d'animo, hanno smesso di mettersi al corrente di qualche delusione vissuta nel rapporto, hanno smesso da tempo di preoccuparsi del reciproco benessere e della reciproca serenità.

La distanza affettiva che ne risulta crea le condizioni per qualsiasi evoluzione. A volte un tradimento aiuta a chiarirsi o è un tentativo di compensazione della sofferenza, un tentativo di soluzione per salvare se stessi e per salvare la coppia. Chi si sente trascurato può cercare fuori dalla coppia un sostegno temporaneo che gli consente di reggere il momento critico per poi rientrare. A volte la sofferenza è andata troppo oltre e l'evasione prende la mano.

Quando una relazione si chiude, i due partner affrontano la stessa sofferenza: il dolore del distacco da chi è stato importante, da una relazione che un tempo era speciale, da quello che poteva essere e non è stato o non è più, il senso di fallimento per il progetto interrotto, il senso di vuoto per lo spazio che l'altro lascia, uno spazio reale, concreto, e uno interiore, affettivo: l'altro, lasciato o lasciatore che sia, ha rappresentato fino a quel momento la conferma della propria identità che ora deve essere ricercata altrove, era egli stesso una parte di quell'identità che dovrà essere ricostruita.

Spesso capita che chi lascia abbia iniziato a costruire il distacco dentro di sé, tanto tempo prima, senza aggiornare l'altro o magari anche senza rendersene conto e, come Giacomo e Anna, al momento della rottura i due si possono trovare in posizioni molto distanti: uno pronto per iniziare un'altra vita, l'altro in balia degli eventi.

Chi lascia può sentirsi in colpa e avere paura di essere considerato e/o doversi considerare cattivo, insensibile, inadeguato, perché non è più innamorato ma forse la sua vera responsabilità è quella di non aver informato l'altro del disagio che viveva da tempo, per via di quella difficoltà a comunicare e di quell'idea che lui/lei non avrebbe capito.

Chi è lasciato può rimanere incredulo e sentirsi poi abbandonato, triste, disperato, arrabbiato, con il dubbio, a volte l'angoscia di doversi attribuire la colpa per la fine, di doverla attribuire a qualche aspetto essenziale di sé, di stimarsi meno. Forse l'unica responsabilità che ha è di aver perso il contatto.

Per entrambi c'è il senso di perdita.

Il percorso della separazione non è tanto diverso da quello del lutto anche se la perdita della persona è solo sul piano affettivo: stupore protesta, disperazione, rabbia, tristezza, rassegnazione e accettazione.

Alla fine di questo percorso pieno di oscillazioni emotive, ognuno avrà ritrovato se stesso e conserverà dentro di sé quel che di buono c'è stato in quella storia.

Se sei interessato ad approfondire più aspetti riguardanti la vita di coppia, ti invitiamo a leggere tutti gli articoli di questo breve ciclo che si pone come obiettivo quello di analizzare i vari aspetti delle relazioni sentimentali:

Hai bisogno di ulteriori informazioni su questo tema? Chiedi informazioni privatamente alla Dott.ssa Patrizia Mattioli.

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Scritto da

Dott.ssa Patrizia Mattioli

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Socio ordinario della Sitcc. Consulente scolastico. Lavora da trent’anni in campo clinico e scolastico. Ha pubblicato Itinerario di Psicologia (2008), Uno Psicologo nella Scuola (2015) e Attaccamenti a Scuola (2017). Autrice di numerosi articoli pubblicati nel web e su riviste di settore. Blogger per Il Fatto Quotidiano

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