Sale vi scrivo perché non so davvero come aiutare mia sorella. Ha 31 anni e lavora. Da quando è adolescente ragazza molto insicura e difficile che riversava da sempre la sua rabbia nei confronti di mia madre. Cosa che continua a fare. Il punto è che non è mai stata una ragazza socievole, non ha mai avuto una vita al di fuori della famiglia se non qualche occasionale uscita. Se le sue amicizie all'inizio erano molto ristrette adesso sono praticamente pari a zero. Quando ritorna a casa per le feste se non le viene dedicato tutto il tempo libero se la prende tantissimo e piange in continuo, appunto perché con noi fratelli o con mia madre ha più occasioni di uscire. Il fatto che vive da sola in una città molto lontana dalla nostra aggrava molto di più la sua ben radicata depressione perché neanche a lavoro è riuscita ad instaurare amicizie perciò dalla mattina alla sera è sola. Appena al telefono si accenna alla cosa di striscio si sente già singhiozzare e qualsiasi piccolo problema viene molto ingigantito da lei. Il fatto che con l'età la situazione peggiora mi preoccupa sempre di più anche perché non so proprio come aiutarla né cosa dire per non fare prendere ulteriori dispiaceri. Inoltre proprio perché non ha mai avuto una vita al di fuori di quella familiare viene considerata ancora dai miei genitori una adolescente e questo acuisce la sua depressione. Vi prego di consigliarmi nella mia posizione di sorella la cosa migliore da fare perché so che così non può andare avanti e temo che faccia un atto sconsiderato.
Scusate per gli errori ma ho scritto molto di fretta. Grazie anticipatamente!
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11 NOV 2018
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Gentile Elena,
forse può provare a dire direttamente a sua sorella che è dispiaciuta e preoccupata per lei consigliandole vivamente di intraprendere un percorso di psicoterapia e dicendole che sicuramente ciò sarà di giovamento direttamente a lei e indirettamente all'intera famiglia.
Si offra anche di esserle vicina e accompagnarla almeno al primo incontro per facilitare le cose.
La speranza è che sua sorella le dia ascolto e non continui ad isolarsi e irrigidirsi ulteriormente.
Purtroppo è frequente che soprattutto le persone rigide, ostinate e testarde, superata una certa soglia di tolleranza a ciò che vivono come frustrazione, vadano poi incontro a depressione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
12 NOV 2018
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buongiorno Elena, probabilmente un percorso di psicoterapia dove vengono affrontati e risolte le sue vulnerabilità e insicurezze in modo da assumere maggiore sicurezza e stabilità e farle diventare piano piano delle sicurezze. maturare e riuscire a prendere un ruolo più adulto e sereno. capace di gestire il suo presente e di iniziare ad intravvedere il suo futuro se no si rimane sempre "nelle sabbie mobili" dei problemi e delle "ferite" relazionali non risolte. sono a disposizione per rispondere a ogni dubbio. buona giornata
10 NOV 2018
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Buongiorno Elena. La situazione descritta sembra preoccupante. Purtroppo, però, sua sorella è adulta e non si può costringere a seguire una psicoterapia. Può cercare di convincerla ed accompagnarla da un collega della zona ma se sua sorella non collabora non si può fare tanto.
Cordiali saluti
Dott.ssa AMR Masin, Psicologa e Psicoterapeuta Roma e Cerveteri
9 NOV 2018
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Gentile Elena, è molto ammirevole la sua preoccupazione e le attenzioni per sua sorella. Ma ognuno ha la sua vita, ed anche le sue responsabilità. Dal poco che scrive sembra che sua sorella sia affetta da un grave problema depressivo, forse anche di disturbi di personalità. I familiari tendono spessissimo a minimizzare problemi anche molto gravi. E' ovvio che la famiglia non può e non deve sostituirsi ad un buon terapeuta. Se sua sorella rifiuta di curarsi potete fare ben poco. Inoltre intuisco un atteggiamento della medesima di tipo vittimistico, con tratti ricattatori. Se voi cedete a questo gioco perverso non aiutate per niente la vostra congiunta. Non si aiuta una depressa cedendo a tutte le sue richieste. Probabilmente avete sensi di colpa che vi impediscono di porre in atto un atteggiamento fermo, anche se accogliente e protettivo. E' necessario che stabiliate dei tempi e degli spazi precisi per le richieste di sua sorella, non è utile che invada ogni vostro momento libero. Se non ci riuscite, vi consiglio di chiedere per VOI STESSI un aiuto e una consulenza terapeutica. Solo così potrete migliorare le cose.
Cordialmente
dr. Leopoldo Tacchini