Sessualità e psicofarmaci
Buonasera,sono una ragazza di 22 anni e sto con un ragazzo di 27 anni, da 1 anno e 3 mesi.
A causa di un suo disturbo ansioso, il mio ragazzo assume da circa 8 anni un antidepressivo (citalopram) , uno stabilizzatore dell' umore e un altro medicinale al bisogno (circa 1 volta a settimana).
Negli ultimi 6 mesi ho notato un calo del suo desiderio sessuale nei miei confronti, quando c'erano occasioni palesi lui non prendeva mai iniziativa.
A me questa cosa faceva stare male perciò ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di farlo più spesso.
La cosa però è andata peggiorando.
Alla sera spesso si approccia ma poi durante l'atto sessuale è costretto a smettere perché troppo stanco, due volte ha fatto "cilecca" per la troppa stanchezza, gli ho detto di non forzarsi se non se la sentiva.
L'ultima volta ha iniziato a toccarmi ma poi credo non abbia visto una sua "reazione fisica" e ha evitato del tutto di iniziare.
Da questi episodi ho iniziato a pensare che potesse esserci un problema, lui si scusava con me, non capiva il motivo di tutto ciò.. io ho iniziato a sentirmi insicura e pensare di essere la causa di tutto.
Lui mi ama e me lo dimostra (anche se in altri modi) e questo è l'importante, ma non voglio che stia con me perché si è affezionato molto ma non gli piaccio più abbastanza.
Perciò ne abbiamo parlato.
Lui non ha problemi organici e in accordo con il medico, attualmente sta diminuendo gradualmente i medicinali perché non ha più bisogno di questi dosaggi e mi ha detto che non può calare più velocemente.
Lui è molto reticente nel parlarmi della sua storia farmacologica perché si sente in difetto e inadeguato, mi ha detto che in una persona giovane i farmaci possono influenzare il calo della libido ma parzialmente, mi ha detto che le ulteriori cause sono la sua stanchezza alla sera, l'ansia del volermi accontentare perché a volte lo fa per dovere e non per piacere e il fatto che il desiderio cala quando la relazione si normalizza.
Ha detto di voler migliorare la nostra qualità del sesso, la nostra intesa sessuale perché mi vede dolce e sente poco la passione e vuole ritrovare il suo vigore iniziale.
In tutto ciò non ho avuto chiarezza della causa del problema e non so cosa pensare.
Vorrei stargli vicino se il problema sono i farmaci, ma dall'altro lato non posso continuare a stare con lui se non mi desidera più.
Lui mi ha proposto di farlo in momenti diversi della giornata,come la mattina o il pomeriggio perché è meno stanco, ma io non credo sia una soluzione al problema.
Mi sento molto avvilita e insicura, per questo vorrei un consiglio su come comportarmi.
Ringrazio in anticipo.