Separarsi o restare?

Ciao, da 6 anni sto col mio compagno, abbiamo 3 bambini, uno di 3 anni e I gemmis di un anno. Non stiamo bene insieme, la causa a quanto pare sono io. Insomma Lui lavora da casa, due camere da letto più sala, lui chiaramente ha preso la sala per lavorare (dove abbiamo il box per i piccolini, che nelle altre stanze non ci sta, l unico posto dove posso lasciarli se ho bisogno di un attimo, ma stando attenta a non disturbarlo), vorrebbe trovarsi un ufficio, ma preferisce spendere soldi per uscire con gli amici per pii lamentarsi che l affitto sarebbe troppo caro. Io mi occupo della casa, non sono la persona più ordinata, ho come priorità i bambini, il cucinare cose sane e varie, uscire e stare all aria aperta (cmq due/3 volte la settimana passo l aspirapolvere, faccio due lavatrici al giorno, capita raramente di avere al mattino i piatti della sera prima nel lavello, ma non passo le giornate a sistemare i giochi che i bambini tanto tireranno fuori di nuovo nel giro di 5 minuti, cosa che lo fa impazzire), ma non abbastanza secondo lui. Non sono neanche una brava madre, perché parlo veloce e i bambini per questo non parlano bene (secondo me e la pediatra perché stanno crescendo con 2 lingue e ci mettono un po di piu ad imparare, cmq quello di 3 sa già tradurre dall italiano al tedesco e viceversa), perché quando sono in camera coi bambini mi permetto di leggere un libro mentre giocano. Lui ha poco tempo, a parte per leggere tutti i mieo messaggi ogni volta che lascio il telefono in giro, esce coi bimbi solo se prendo io l iniziativa ed esco anche io, ogni volta che ho un evento xoi bambini, che sia natale o una festa si compleanno puntualmente la sera prima esce per tornare ubriachissimo in ritardo di ore e se mi lamento mi urla addosso, rigira tutto, che beve per colpa mia (l ho conosciuto ubriaco in una viteria dove lavoravo), che non gli lascio aria, che lui neanche li voleva i bambini e gli ho rovibaro la vita mettendone così tanti al mondo (si, li abbiamo concepiti insieme). V9levo tornare a lavorare per staccare un po, ho studiato risorse umane, ma non voglio mandare i piccoli all asilo e quindi ho per il momento lasciato questo settore, pensavo di andare da un panettiere, o magari fate la cameriera a pranzo, ma non posso, perché sono lavori da poveracci, perché si vergognerebbe di me. Ma anche fare la recruiter in realta fa schifo, agli ordini degli altri, a detta sua. Insomma, qualunque cosa io faccia o dica mi urla addosso che sono una puttana, una stronza incapace che gli ha rovinato la vita, che dovrei solo stare zitta e fare qualcosa perché non faccio una tutto il giorno, che fa tutto lui, che non lo faccio lavorate perché pretendo (!!) che tra le 6 e le 7 del mattino mi supporti un po coi (miei) bambini in kodo che riesca anche io a bere un caffè in pace, che dovrei adattarmi di più alle sue esigenze (stare al computer dalle 6 alle 22 tranne quando decide lui di fare una pausa). Si contraddice, si lamenta che i miei non prendono il grande a dormire da loro (lavorano entrambi), ma se propongo di andare da loro il finesettimana inizia a urlare che lui mai lascerà che i suoi figli vadano a dormire sui monti nel pericolo, giusto per fare un esempio. Che i miei non hanno tempo per stare coi nipotini, ma che se si presentano qui non li fa entrare.. .idem con le mie amiche. O mi dice di non dare le caramelle al grande, ma se litighiamo lo riempie di dolci per tirarlo dalla sua. Quando non c era ki è capitato di lasciare il grande davanti alla tv per mettere a letto i piccolini, mi ha urlafo addosso quanro io sia incapace. Poi ha iniziato a metterlo a letto lui, facendolo addormentare davanri alla tv perche alemno non litigavano quando spegneva...Dice di volersene andare, ma non lo fa. Allora ho fatto io le valigie, ma lui ha preso un coltello urlando che si sarebbe ucciso se ce ne fossimo andati, così son rimasta. Tutto ciò chiaramente davanti ai bambini. Non vuole uno psicologo nonostante dica di aver bisogno di aiuto. Gli ho chiesto di parlare della separazione da persone civili, perché io non ce la faccio più così. Non abbiamo vita sociale, tutti a detta sua sono degli sciocchi che non capiscono nulla non ha voglia di uscire con noi, ogni volta è un dramma, a meno che non ci sediamo in un bar a fate un aperitivo, se si tratta di bere c è sempre. Comunque, quando glielo chiedo mi dice di andarmene, mi filma dicendo cose del tipo "ecco che di nuovo la pazza non mi lascia stare", fa di tutto per farmi impazzire, continua a brontolare per ore finché io mi metog a urlare di lasciarmi stare e li, lo vedo dal suo sorriso, è finalmente.ente soddisfatto, mi ha messa dall'appartenenza del torto, può dire ai bambini che la madre è pazza. Io gli avevo anche trovato un ufficio (perché il problema fondamentale è che per colpa mia non può lavorare) ma non lo vuole perché dista 2 km da casa.. a me viene da oensare che cerchi una dcusa per non lavorare cisto che salta da un progetto all altro ogni pochi mesi. La mia domanda è... si può aiutare chi non vuole farsi aiutare perché si ritiene troppo perfetto? Io mi sento male, ho perso tutta la mia leggerezza, lui è così pesante, ogni cosa è un dramma, che sia la giacca lasciata in giro o il bambino che va a dormire mezz ora dopo...davvero potrebbe arrivare ad uccidersi? A colte penso che sia io davvero ad essere sbagliata, perché mi piace giocare coi bimbi, perché non mi importa se le cose non vengono stirate perché voglio uscire in giardino, perché vorrei che avesse degli orari un po più fissi nel lavoro i modo che anche io abbia un po di supporto... e così sbagliato aver bisogno di aiuto? Sono una cattiva madre perché ogni tanto vorrei un oretta per me, per leggermi un libro o sistemare in pace tutti i panni nel cambio stagione? Perché mi attacca su cose successe ancor prima di conoscerlo? Come se stesse bene a ferirmi. Certo io mi lascio tirare in mezzo, non sono così matura da tener la bocca chiusa e sorvolare, ma non c'è l faccio più. Non voglio che i nostri figli crescano con l idea che sono una stupida da insultare