Attacchi di panico con flash-back

Gentile utente,
è possibile lavorare sul sintomo che si elicita attraverso il corpo qualora ci si apre a questa possibilità.
Il sintomo come segnale di un malessere e di una sofferenza non elaborata e non contenuta a cui va dato un senso oggi in modo da scongiurare una sua esacerbazione e strutturazione nel tempo.
La modalità che ha trovato per contenerla sembra essere funzionale ma non fa altro che sedare e mettere a tacere ciò che non riesce a vedere ma che necessita di essere visto e affrontato
Cordialmente,
Studio Associato Dott. Diego Ferrara Dott.ssa Sonia Simeoli

Buongiorno Giada. Potrebbe essere utile approfondire la frequenza e la natura dei suoi pensieri e se ci siano situazioni specifiche che contribuiscono a farli insorgere; inoltre, conoscerla più a fondo e ripercorrere la sua storia relazionale potrebbe aiutarci ad aggiungere dettagli e significati all’immagine che descrive, carica di emozione negativa. In questo senso, capire ad esempio cosa significa nel profondo per lei il separarsi da una figura di riferimento contribuirebbe a sviluppare strategie per rielaborare emozioni ed idee negative, in modo da acquisire strumenti utili a fronteggiare i momenti di crisi.
Mi rendo disponibile anche online per un confronto più approfondito e mirato per la sua situazione.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.

Salve Giada,
provo ad immaginare ciò che sta passando ed accolgo in pieno il suo stato emotivo.
La nostra mente funziona proprio così: all'improvviso, qualche evento della nostra vita quotidiana attuale può far rivenire a galla immagini del passato e con esse le emozioni connesse.
Ciò che magari ha tenuto per tanto tempo "nascosto", adesso è visibile più che mai ed è giustissimo che lei provi ansia e sbalzi di umore, sfociando in attacchi di panico.
Non è per niente stupido o insensato ( uso parole sue) ma la invito ad intraprendere un percorso che la possa aiutare a capire e a dare un significato funzionale a ciò che sta passando.
Rimango a sua disposizione, anche online.

Dott.ssa Valentina Russo

Buongiorno Giada Mollini,
l’Ansia è una emozione che tutti noi proviamo quando siamo davanti ad una minaccia o pericolo imminente che può essere anche non ben definito ma che potrebbe compromettere qualcosa di importante. (minaccia reale o minaccia all’autostima).
L’ansia diventa patologica quando è associata a situazioni che non sono realmente pericolose ma che il soggetto legge come tali, cominciando a percepire in tal senso forti paure o sensazioni immotivate, come ad esempio “senso di vuoto, paure di abbandono, paura delle morte”. Si ritiene, inoltre, che esperienze precoci nella vita della persona, elaborate in modo disadattivo, possano contribuire ad uno sviluppo deficitario o ad un deterioramento delle capacità di resilienza della persona e possono contribuire alla formazione di errate percezioni di eventi stressanti, che si verificano più tardi nel corso della vita, che possono culminare nell’esperienza del panico.
Partendo da queste considerazioni e allacciandomi a quello che lei ha riportato Giada
Le suggerisco di intraprendere un percorso con una terapia EMDR che lavora sul ricordo di alcune esperienze che possono aver contributo all’insorgere del disturbo d’ansia, ma anche sul ricordo delle prime volte in cui si è provata l’ansia e le volte peggiori, cosi da neutralizzare queste reazioni e permettere alla persona di affrontare le situazioni della vita in modo funzionale

Resto sua disposizione, dott.ssa Grazia Basile

Salve Giada, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Buongiorno Giada,
le consiglio vivamente la terapia EMDR che può risolverle in tempi brevi ed efficacemente il vissuto traumatico che riporta.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Cara Giada, esistono delle tecniche di "defusione" che consentono di prendere le distanze dai nostri pensieri, di non credere ciecamente a ciò che dice la nostra testa (è normale che il nostro cervello ci metta in allerta per pericoli futuri e eventuali, siamo evolutivamente programmati in questo modo, ma non dobbiamo "fonderci" con questi pensieri).
Sono delle tecniche relativamente semplici da apprendere. Inoltre, credo sia arrivato il momento che tu affronti una volta per tutte la difficoltà degli attacchi di panico.
Resto a tua disposizione per chiarimenti, buona giornata

Cara,
ci possono essere stati svariati stimoli che hanno potuto rievocare quel ricordo e le sensazioni di quel ricordo, anche sensazioni e bisogni simili a quando era bambina, avvertiti in quel momento. Questo sembra stia alimentando pensieri irrazionali importanti che inficiano la sua serenità nel quotidiano, già probabilmente intaccata precedentemente.
Alla luce di quanto racconta le consiglio di intraprendere un percorso mirato con un professionista in modo da lavorare su quanto alimenta il suo sentirti così, quindi anche sulle cause e l’origine, ma soprattutto su come agire oggi per vivere la sua vita in modo appagante e sereno. Il panico, l’ansia, le paure, ci suggeriscono qualcosa ma possiamo imparare a comprendere cosa rappresentano e a regolarle in modo funzionale!
Io resto a sua disposizione per aiutarla.
Augurandole il meglio, le invio un caro saluto!
Dr.ssa A. SIGNORELLI (sedute anche online)