Sono in terapia già da un anno, ho avuto grandi progressi; è circa da due mesi che registro le sedute per riascoltare e rifletterci, inoltre ascolto le registrazioni anche 2 3 volte al giorno, é normale, potrebbe portare a qlcosa di negativo il mio comportamento... ho paura di dirlo alla mia psy.
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12 MAG 2024
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Gentile Valentina,
è positivo che lei si sia sentita aiutata e si riconosca dei progressi per effetto della psicoterapia. Tuttavia, omissioni e/o menzogne non giovano al processo terapeutico e sicuramente lo rallentano.
Pertanto le suggerisco di chiedere il permesso alla sua terapeuta di registrare le sedute e sicuramente le sarà concesso.
Se poi il suo riascoltare e riflettere sulle sedute dovesse assumere un carattere di ossessività, dovrebbe analogamente riferirlo in modo da poter approfondire il tema della insicurezza e di un eventuale tratto O-C (ossessivo-compulsivo) nella sua personalità.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 MAG 2024
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Buongiorno, considerando che la relazione terapeutica richiede un rapporto di assoluta trasparenza nel rispetto della situazione
di transfert, mi viene da suggerirle di non nascondere tutto ciò che sente nei confronti del suo terapeuta. La registrazione può essere considerata una ottima possibilità per concentrarsi sui dettagli creativi che spesso vengono rimossi dalla resistenza al cambiamento.
Detto questo, la invito a riflettere sulla mia risposta per poter continuare la terapia senza conflittualità.
24 MAG 2024
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Gentile Valentina,
La terapia è uno spazio sicuro e senza giudizio dove è fondamentale essere aperti e sinceri.
La sua terapeuta sarà in grado di valutare insieme a lei se questa pratica è benefica o se potrebbe essere necessaria qualche modifica per garantirle il massimo beneficio dal suo percorso terapeutico.
Ricordi che il suo terapeuta è lì per aiutarla e per sostenere il suo percorso.
Essere aperti su questi aspetti può solo contribuire a migliorare la qualità del lavoro che state facendo insieme.
Un cordiale saluto
Daniela Rega
16 MAG 2024
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Salve, forse sarebbe meglio condividere con il suo terapeuta quanto ha raccontato, potrebbe essere anche interessante per il vostro lavoro. Chissà che non si possa pensare di vedervi più spesso invece che riascoltare le sedute. In bocca al lupo. Dr Pilia
16 MAG 2024
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Buongiorno Valentina,
E' un elemento molto positivo che Lei senta di aver fatto grandi progressi durante quest'anno di terapia. Non credo questo sarebbe stato possibile senza un rapporto di fiducia con la sua terapeuta. Estenda quella fiducia anche a questo aspetto, verra' accolto come tutto il resto. Potrete lavorare insieme sul cosa l'ha spinta a registrare le sedute ed anche sulla modalita' e frequenza con cui le ascolta. Al contrario, omettere di condividere con la sua terapeuta un elemento che chiaramente la rende inquieta, potrebbe essere controproducente rispetto al percorso terapeutico. Direi che proprio perche' sta andando bene, non vale la pena rischiare di comprometterlo. Se prova a rifletterci in questi termini, credo la risposta verra' spontanea.
Un caro saluto,
dott.ssa Francesca Calvano
13 MAG 2024
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Penso che potrebbe, nel tempo giusto per lei, trovare il modo di raccontarlo alla sua psy, perchè trattasi di una relazione fondata sulla fiducia reciproca, ma soprattutto credo che sarebbe molto proficuo per la cura, poter lavorare insieme su questo segreto, sul suo bisogno di portarsi a casa la sua voce, le sedute, insomma, la sua presenza...
8 MAG 2024
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Buongiorno Valentina66,
se hai sentito la necessità di scriverlo qui è perché dentro di te sai che qualcosa non va. Non tanto il gesto, quanto il non averlo detto. Parlane con la terapeuta, e lavora sul motivo che ti ha spinta
Buona giornata
Alice Noseda
6 MAG 2024
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Buonasera Valentina,
avendo fatto molti progressi in quest'anno con la sua psicologa, un ulteriore progresso può essere quello di comunicare anche il fatto che lei sta registrando i colloqui e che questi hanno contribuito a farla migliorare ulteriormente.
Questo inoltre potrà rappresentare uno spunto per chiarire un altro aspetto di lei e la sua paura nel comunicare, alla psicologa, le sue azioni di registrazione, anche per chiarezza di rapporti.
Cordialmente
Dott. Giancarlo Mellano
5 MAG 2024
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Buonasera Valentina, sono la Dr.ssa Anthea Armanini. Prima di darti una risposta, vorrei chiederti, perché senti l'esigenza di registrare e riascoltare le sedute? È un tema che ti incoraggerei a portare in stanza di terapia con il/la professionista con cui stai lavorando, in modo tale da poterci riflettere e lavorare. Ricordati che la stanza di terapia è un luogo sicuro e protetto e soprattuto in cui ogni giudizio viene sospeso. Questa tua esigenza, potrebbe davvero essere un buon spunto di lavoro, quale migliore luogo c'è per farlo, se non la terapia?
Spero di esserti stata utile.
4 MAG 2024
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Buongiorno,
bisognerebbe indagare sulle motivazioni che la spingono a registrare le sedute.
Mi sentirei di consigliarle di parlarne tranquillamente con la sua psicologa in modo da poter valutare il comportamento in oggetto contestualizzandolo.
Restando a disposizione porgo cordiali saluti
3 MAG 2024
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Buon pomeriggio Valentina66, leggendo la sua mail ho notato i suoi timori circa il riascolto delle sedute. Il riascolto permette di riflettere e ascoltare meglio il lavoro che si fa durante la seduta. La sua paura circa la frequenza e il dirlo alla sua psicologa, direi che è da affrontare, sia da un punto di vista dei suoi timori, sia per una condivisione libera da remore con la professionista che la segue. Stia tranquilla. Resto a sua disposizione per ogni eventuale chiarimento. Cordialmente
Dr.ssa Maria S.I. Meledandri
3 MAG 2024
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Buongiorno valentina 66,da quello che leggo lei sta lavorando positivamente con la sua psicologa e sta ottenendo dei risultati che lei stessa valuta come "grandi". Questo mi fa pensare che il tipo di lavoro che state svolgendo insieme sia efficace e costruttivo e che ci sia una buona relazione con la dottoressa in questione.
Se ritiene che riascoltare le sedute le porti giovamento ne parli con la sua psicologa, analizzi con lei le motivazioni che la spingono a riascoltarvi ,perché in un'alleanza terapeutica efficace la sincerità è un fattore molto importante e un segreto nelle sedute può essere controproducente per i suoi obbiettivi futuri.
Un caro saluto
Dott.ssa Bianchi Eugenia
3 MAG 2024
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Gentile Valentina, grazie per la sua condivisione.
Sarebbe interessante capire cosa l’ha spinta in questi ultimi due mesi a registrare, come si sente prima e dopo che riascolta le sedute.
È fondamentale che lei si senta libera di condividere ciò con la sua terapeuta, un rapporto di fiducia senza giudizio è la base per continuare ad avere progressi nel suo percorso. Potrebbe esserle utile confrontarsi con la sua terapeuta per capire insieme il suo stato emotivo.
Spero di esserle stata utile, rimango a disposizione.
3 MAG 2024
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Gentile Valentina,
innanzitutto sono contento dei progressi che senti in te per la scelta della terapia. La terapia quando funziona, ed è questione di responsabilità e volontà anche dei pazienti, senza che noi ce ne accorgiamo razionalmente, ha un effetto trasformativo, di crescita e di riposizionamento nel mondo che attraversa prima la consapevolezza e poi il sentire. Quello che stai sperimentando è secondo me questo stato di trasformazione e di stupore. Ci sono quattro elementi che però ti vorrei far notare:
- il primo è quello di non giudicare questo tuo comportamento, che anche se dannoso per te, forse fa parte della tua fragilità e delle tue insicurezze da trattare ancora in terapia;
- il secondo è quello di non fissarti sui dettagli dell'incontro terapeutico, su tutte le singole parole e silenzi della relazione terapeutica. Infatti, con questa tua osessività a sentire e risentire tutto, come se ti rassicurassi, perdi il senso di quello che in questa anno è risuonato più in te e che ti ha reso libera dai condizionamenti e consapevole delle fragilità che vanno accolte e trasformate. Quindi potresti imparare a lasciare andare le registrazioni, e riprendere il senso dell'essere nel mondo e con altri;
- ne parlerei subito con la tua terapeuta, perchè può darsi che questo tuo ascolto un pò ossessivo, è un modo per non andare avanti e riportarti da qualche parte a danneggiarti;
- infine, ti consiglierei di ricordare quello che ti risuona e sperimentarlo nella vita, invece che stare fissa ad ascoltare registrazioni fondamentali per la tua maturazione psicologica, ma che ti bloccano nel non sperimentare praticamente, nella quotidianità, e nella vita.
In bocca al lupo per il tuo percorso e ti auguro di vivere, sentire e riflettere sulla vita vissuta e non ascoltata nella terapia.
3 MAG 2024
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Buongiorno Valentina,
sarebbe importante riflettere su come mai sente il bisogno di registrare le sedute: lo spazio di riflessione fuori dalla stanza in cui fa terapia è importante quanto la terapia stessa e forse una parte di lei sta cercando di "portare con sé un pezzettino" di quello spazio in cui si trova così bene.
Ne parli serenamente con la sua psicologa, di modo da poter comprendere insieme le motivazioni dietro tale gesto.
Dott.ssa Alessia Foronchi
3 MAG 2024
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Cara Valentina, buongiorno,
Non saprei se definire normale la sua scelta di ascoltare le registrazioni delle sue sedute più volte al giorno. Ma d’altronde la normalità pare come un concetto molto astratto se esulata dalla storia di vita della persona.
In psicologia preferiamo definire un comportamento ego sintonico o ego distonico in relazione alle conseguenze che produce nella qualità di vita del soggetto. Potrebbe pertanto essere utile riflettere su quale sia il desiderio insito in questo movimento e se produce un effetto positivo in lei.
A tal proposito il confronto con la sua terapeuta si rivelerebbe un’opportunità importante per indagare sul suo desiderio di riproporre gli argomenti emersi in seduta, ed anche un ottimo modo per utilizzare al meglio il prezioso strumento della terapia a suo favore e per quello che è: uno spazio di ascolto ed elaborazione del suo autentico sentire, privo di giudizio e personalizzato sulla sua soggettiva esperienza.
3 MAG 2024
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Buongiorno lo dica alla sua Psicologa.
Fra di voi , ci deve essere un rapporto di fiducia e di lealtà.
Come mai ha sentito questo bisogno, mi chiederei
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
3 MAG 2024
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Gentile Valentina,
l'importante non è che sia normale o no, ma se ha la necessità di riascoltarle dalle 2/3 volte al giorno c'è sicuramente un qualcosa che andrebbe indagato meglio con la sua terapeuta.
Proprio per questo potrebbe essere un momento che arricchirà il suo percorso terapeutico e soprattutto la vostra relazione.
Non abbia paura, è giusto che in terapia si affrontino anche timori di questo tipo.
3 MAG 2024
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Cara Valentina, il suo comportamento non può portare a nulla di negativo, non si preoccupi per questo. Ha sentito l'esigenza di registrare le sedute come ha detto lei per rifletterci sopra. È tutt'altro che negativo, mi sembra un comportamento volto a migliorarsi con impegno. Ne parli senza alcun timore alla sua psicologa e vedrà che non giudicherà minimamente e anzi rafforzerete la vostra alleanza terapeutica. Un grosso in bocca al lupo.
Dott. Nicola Villani
3 MAG 2024
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Cara Valentina,
quale motivo la spinge a riascoltare le sedute più volte al giorno? Provi a capire quando lo fa da che cosa è spinta. Non abbia paura poi di parlarne con la sua psicologa che sarà pronta ad ascoltarla e a lavorare con lei su questo ce ne fosse la necessità.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
3 MAG 2024
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Cara Valentina,
credo possa essere uno spunto molto importante da portare in terapia per comprendere meglio le motivazioni di questi comportamenti, soprattutto se sono stati fatti più volte. Parlarne direttamente con la tua psicologa potrebbe essere un motivo di rafforzamento della vostra relazione, inoltre, i "non detti" talvolta potrebbero essere dannosi per il percorso stesso che state affrontando insieme.
Spero tanto tu riesca a superare questo piccolo ostacolo per poter continuare tuoi progressi.
Ti auguro una buona giornata
Dott.ssa Melania Melito
3 MAG 2024
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Buongiorno Valentina,
Premetto che la definizione di "normalità" è sempre difficile da confinare entro dei paletti ed è sempre Dani sentire all' interno della storia, del vissuto della persona.
Venendo a quanto hai condiviso, la prima cosa che mi viene in mente è che in questo racconto metti la tua psicologa nell' ultima riga, come ultima parola. Ti sottolineo questo per farti notare che il rapporto psicologo-paziente è un RAPPORTO e come tale è fatto al 50% da due esseri umani, uno che si affida ed uno che da professionista dell' aiuto lavora per ripristinare l' equilibrio psicologico dell' altro. È molto significativo il fatto che ti senta il bisogno di riascoltare, come se in quel momento della terapia non fossi totalmente presente, e soprattutto mi colpisce che tu registri la seduta senza averlo detto alla tua psicologa.
Il mio consiglio è proprio quello di portare queste due istanze in terapia, partendo da queste per comprendere le due dinamiche di rapporto.
In bocca al lupo,
Dottoressa Eleonora Ottaviani
3 MAG 2024
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Buongiorno Valentina.
Penso che si sia impegnata molto per raggiungere dei progressi in termini di salute mentale: quest'ultimiI che lei ha raggiunto rimangono e non si "cancellano".
Noi psicologi, deontologicamente parlando, non dobbiamo e non vogliamo mai giudicare il paziente per ciò che dice o fa.
Per questo le dico che se lei lo rivelasse alla sua psicologa, sono sicura che sarebbe accolta con grande comprensione.
Inoltre si ricordi, che questo episodio può portare a lavorare su due cose in terapia: come mai lei ha bisogno di ascoltare così tante volte le sedute? E ancora, di che reazione ha paura riguardo la sua psicologa? Più in generale, nella vita la spaventano le reazioni che possono avere le persone ad un suo ipotetico comportamento?
3 MAG 2024
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Buongiorno Valentina,
non so dirle in cosa rientra la "normalità" se si è sentita di fare questo movimento avrà sicuramente un significato profondo per lei. Può condividerlo, quando se la sente con la sua terapeuta, e può diventare un momento molto importante nella vostra relazione terapeutica.
Una buona giornata
Dott.ssa Cicchetti
3 MAG 2024
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Cara Valentina, questo comportamento porterebbe a dedurre che alla base non ci sia fiducia e il rapporto tra paziente e psicologo vuole trasparenza e rispetto....ad ogni modo ritengo che il professionista debba cercare di intuire il motivo della scelta di questo gesto anziché mostrarsi infastidito, in quanto direi che commettere delle determinate azioni come questa, manifesterebbe ancor di più il bisogno di fare terapia, essendoci alla base molta insicurezza. A questo punto inviterei il paziente ad esternarsi di più evitando questi giochini che potrebbero poi rivelarsi poco piacevoli e allo stesso tempo al terapeuta di praticare meglio l'ascolto attivo in quanto a volte tralasciamo dei dettagli rilevanti. Siamo umani, tendiamo delle volte a sbagliare stupidamente però la terapia esiste per questo, per aiutarti a comprendere il motivo dello sbaglio, dell'incertezza, della frustrazione e di tanto altro. La riflessione è importante perché aiuta a scoprirci e a capirci nel nostro Io più interiore. Concludo sollecitando di non abbandonare la terapia e soprattutto di non trascurare la salute mentale in quanto è un diritto e come tale va tutelato. " Le paure che non affronti oggi diventeranno I tuoi limiti domani". Non lasciarti vincere dal male ma Vinci con il Nene il male.