Buongiorno, sono una donna sposata con figli ma purtroppo ho capito solo dopo che la persona con cui ho formato famiglia non è l’uomo che mi rende felice. Abbiamo affrontato diversi problemi pensando che questi fossero normale routine ma ad oggi, dopo aver conosciuto un uomo di cui mi sono innamorata come mai prima d’ora, ho appurato che non ho mai amato il marito come l’amante e pertanto ho intrapreso un percorso di terapia per essere certa di tale convinzione e procedere con una separazione. La relazione con l’altro (sposato e con famiglia) è stata una storia d’amore stupenda, con annessi alti e bassi ma entrambi innamorati. Sono state dette parole molto importanti affermate da fatti concreti (abbiamo persino preso un appartamento in affitto per avere la nostra intimità) nonostante da parte sua è sempre stato fatto presente che la famiglia non l’avrebbe mai lasciata per non far male ai figli. Ahimè la storia pare terminata a causa della scoperta della moglie ed ora sono in piena crisi emotiva; lui si è visto crollare quelle che erano tutte le sue certezze e a causa di ciò sta tentando di cercare di salvare il suo matrimonio. Essendo in vacanza, non ho ancora avuto modo di vederlo e quindi non so come stiano realmente le cose, ho ricevuto info da un’altra persona. Questo avvenimento mi ha letteralmente affondata e non so più cosa fare. Al momento sono stata invitata (indirettamente da lui) a lasciarlo stare ma l’idea di dover attendere il rientro per un confronto, mi logora. Purtroppo questa particolarità ha innescato un altro discorso che non pensavo emergesse. Dopo aver comunicato a mio marito i miei pensieri/dubbi, pianto insieme a lui e affrontato l’argomento (non è al corrente dell’altro) come mai fatto prima, ora mi sento persa e confusa. Il suo rientro anticipato per lavoro mi ha creato un vuoto che ho pianto alla sua partenza. Ora, mi vien da pensare se questa mia reazione è conseguenza alla chiusura con l’amante e quindi mi sono sentita “abbandonata” una seconda volta oppure vi è ancora qualcosa tra noi. Vi ringrazio per il supporto.
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26 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Buongiorno Giorgia
riporta di aver già intrapreso un percorso terapeutico pertanto le consiglio di riferire quanto argomentato in questa sede al suo terapeuta che le saprà dare un aiuto in quanto già conosce, deduco, tutte le dinamiche che la coinvolgono. Se invece non c'è stata alleanza terapeutica tra voi le consiglio comunque di rivolgersi ad un altro professionista al fine di diventare consapevole di ciò che davvero cerca in una relazione. Può essere, come lei riporta, che la vicinanza che sente ora con suo marito sia frutto della paura di stare sola e la sensazione di sentirsi abbandonata le abbia fatta ritornare dei dubbi e resa confusa. Sono aspetti che vanno approfonditi in terapia; la crisi emotiva, che riporta di vivere in questo momento, non va sottovalutata, ma trattata in seduta per non rischiare che pensieri negativi disfunzionali possano diventare sempre più rigidi e intaccare il suo benessere psicologico.
A disposizione.
Cordialmente.
Dott.ssa Federica Bonivento
27 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Giorgia,
Comprendo la confusione che sta attraversando. Mi chiedo se voglia concedersi un percorso di terapia di coppia che possa aiutarla insieme a suo marito a verificare se ci sono le condizioni per una nuova ripartenza.
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi
27 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Giorgia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
27 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve,
dev’essere davvero dura sperimentare questa situazione di sofferenza. Tuttavia la terapia è qui per questo: sciogliere tutti i dubbi e risolvere il problema, avendo a fianco un alleato per il suo cambiamento. Ha a disposizione uno spazio di ascolto tutto suo, non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Maria Giovanna Ginni
26 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
resto disponibile se vorrà crearsi uno spazio suo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che la fa soffrire emotivamente.
Cordiali saluti.
26 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Giorgia,
È difficile in questo spazio rispondere alla sua domanda, la vera risposta la deve trovare lei e non può arrivare dall'esterno. Si parla delle sue emozioni e dei suoi sentimenti che non possono essere presi a prestito o sciupati da chi vorrebbe le desse una risposta. Detto questo, il percorso di psicoterapia le potrà dare aiuto per capire come si sente, lei dice "abbandonata" e poi? Lei come sta? Cosa cerca nell'altro? Che cosa non le basta? Dice di non aver amato mai suo marito come l'amante, su quale ingrediente ora si potrebbe bastare la relazione con suo marito?
Spero di esserle stata di aiuto.
Cari saluti.
Dott.ssa Claudia Tedde
