Mia figlia ha 9 anni ed ho scoperto che a scuola "ordina" alle amiche di eseguire degli scherzi sciocchi a scapito degli altri, ricattandole di non esser più sua amica. Questi scherzi saperebbero mangiare le caramelle della compagna di banco, nascondere il berretto, spostare libri da uno zaino all'altro, nascondere materiale scolastico e simili. Ho paura che tutto questo diventi sempre più grave e peggiori con la crescita, cosa posso fare? potete consigliarmi come muovermi?
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3 APR 2017
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Gentile Noemi,
fa bene a preoccuparsi perché è probabile che questi comportamenti continuino e peggiorino se non vengono posti in essere dei cambiamenti. Prima cosa occorre parlarne con le insegnanti chiedendo di vigilare e e fermare questi comportamenti, dando un messaggio chiaro sull'inaccettabilità di questi gesti; unito a questo però sarebbe necessario affrontare in classe l'argomento relazioni non con ramanzine ma con un dialogo aperto che aiuti tutti i bambini a riflettere sul modo di stare insieme tra loro. Oltre a ciò che spetta alla scuola, voi come genitori dovreste altrettanto approfondire le ragioni di tali comportamenti. I bambini che si comportano in questo modo non vanno etichettati come "cattivi" ma vanno aiutati a trovare modi migliori per entrare in relazione con gli altri. Se dovesse essere necessario, si faccia aiutare da una psicologa dell'infanzia.
Saluti
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell'infanzia, Trentino
3 APR 2017
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Carissima, le consiglieri di chiedere collaborazione con le insegnanti. Queste quando sono in classe cercassero di tenere sotto controllo la situazione, cercando di individuare gli antecedenti, ovvero ciò che accade prima e durante, o ancora se succede con qualche compagno nello specifico e di riprenderla con tono fermo. Lei a casa con calma, cercherà di far capire alla bimba che questi sono comportamenti scorretti che non hanno alcuna giustificazione. Se il problema dovesse persistere, conviene farsi consigliare da un educatore o psicologo, io sono a disposizione se lo volesse, anche on line.
Cari saluti.
Dott.essa Barbara De Luca
3 APR 2017
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Gentile Signora,
comprendo la sua preoccupazione. Son sicura che con sua figlia avrete già parlato, probabilmente più e più volte, con discorsi dettati dal buon senso. E forse non avete notato alcun miglioramento. Se questo non è stato d'aiuto alla situazione vi consiglio di rivolgervi ad uno psicologo dell'età evolutiva ad indirizzo cognitivo-comportamentale che saprà, con voi, analizzare la situazione, lavorare in un percorso individuale con la bambina e attuare con voi genitori un parent-training per gestire i "comportamenti-problema" e porre le basi per un miglioramento della situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Sabrina Fontolan