Mio figlio ha 6 anni, adesso stiamo per finire la 1ma. elementare, ed è sempre stato un disturbatore nella classe, da fastidio ai compagni anche durante la pausa, ha difficoltà a smettere di realizzare una azione, e anche se viene richiamato sembra di non udire, come sé fosse sordo, bisogna proprio fermarlo fisicamente. pure fa azione incoerenti, come controparte è molto inteligente, impara in fretta, ha la sua logica. Dal mese di marzo abbiamo iniziato ad andare da una psicologa, che pero adesso sta per finire di valutarlo. io mi preparo al peggio. Ma come possiamo aiutarlo se non ci sono scuole con insegnanti di questa competenza?, nella sua classe ci sono 26 alunni e le maestre sono molto presse di tutti, e in tanto loro vedono i bimbi che hanno difficoltà ad imparare lui disturba.
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4 MAG 2017
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Gentile Rosa,
la valutazione che questa psicologa sta facendo è probabilmente finalizzata a porre una possibile diagnosi di "disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD)".
In tal caso è chiaro che il bambino avrà bisogno di essere seguito e aiutato a modificare i propri comportamenti applicando tecniche e strategie apposite.
Anche genitori, insegnanti e familiari potranno essere coinvolti nell'utilizzare empatia e gratificazioni ma contemporaneamente stabilire regole e compiti strutturati per aiutare il suo bambino a controllare meglio i comportamenti disfunzionali.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
4 MAG 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Rosa,
tutte le scuole devono occuparsi dei bambini che disturbano in classe. Penso che lei abbia fatto la cosa migliore, cioè chiedere una valutazione ad una psicologa in modo da avere il suo punto di vista sulla situazione e, di conseguenza, delle indicazioni concrete su come aiutare suo figlio a stare meglio con se stesso e gli altri. Attenda fiduciosa l'esito della valutazione e si lasci guidare dalla collega. La saluto cordialmente
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell'infanzia Trentino
4 MAG 2017
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Rosa,
dover gestire un bambino con queste difficoltà è molto difficile e frustrante sia per un genitore come lei, sia per le insegnanti; è anche molto difficile e frustrante ESSERE un bambino con queste difficoltà! Non bisogna mai scordare che il primo a soffrirne è proprio lui, che sperimenta questa impossibilità a controllare i propri impulsi.
Detto questo, ha ragione nel dire che le insegnanti dovrebbero essere più formate a gestire i "casi speciali", purtroppo non esiste una normativa sulla materia, quindi, nella mia esperienza, conta molto la fortuna di trovare insegnanti preparate o meno.
Quello che le posso dire è di non disperarsi, perchè, una volta valutato, il bambino verrà preso in carico e, se il professionista a cui si è rivolta è competente, verrà attivato un progetto che coinvolgerà non soltanto il bambino ma anche voi genitori e le insegnanti, al fine di acquisire strategie utili per aiutarlo e aiutarvi. Pertanto se gli insegnanti di suo figlio sono sensibili alla problematica e aperti alla collaborazione, troverete sicuramente un modo far fronte alla situazione senza bisogno di cercare scuole speciali.
Intanto le consiglio questo semplice libro, che contiene suggerimenti sia per i genitori che per gli insegnanti: "Mio figlio è senza freni" Ed.Erickson
