Effimera volontà
Salve a tutti, sono un ragazzo e da tempo combatto contro le mie insicurezze.
Forse è da quando son nato che mi sono spessissimo ritrovato a fare cose dettate dal buonismo o dall'apparente senso di colpa, fino a quando mi sono accorto del problema e ho cercato di risolvere la cosa concretamente. E' stato sempre un problema, perchè ad una data decisione da me presa se ne aggiungeva un'altra magari presa da qualcun altro, che mi metteva una certa ansia proprio perchè la scelta mi metteva indecisione e quindi insicurezza; e il fatto sempre di comportarmi secondo precise norme o assecondare situazioni per niente, che mi hanno sempre fatto indossare una maschera (e fatto diventare buonista) e mi hanno generato un'ansia. Insomma, per farla breve mi si presentava come un senso di dovere, come se fosse giusto fare quella data cosa, che cozzava contro la mia decisione, presa fra l'altro con coerenza al mio carattere e alla mia intelligenza. Oltre a ciò si aggiunge anche l'incostanza comportamentale di fare sostanzialmente quello che sento di fare e di farlo a modo mio, finendo per lo più delle volte preda di blocchi strani. Non capisco, eppure ci sarà qualcosa del tipo "desiderio-dovere", che è poi la base della nevrosi. La cosa però la sto affrontando molto bene, e devo dire che, nell'essermi imparato a conoscere meglio in questo anno e a tradurre la lingua dell'ansia, sono migliorato e mi sento più leggero. Quello che non capisco è che, capiti i problemi e risoltili in un primo momento affrontandoli, a questa forte presa di volontà, a questo exploit, poi compare sempre come un senso di ansia, come una nuova situazione di blocco, come se, dopo essermi veramente sentito me stesso, poi ritorno a non sentirmici più.
E' questo passaggio che non capisco. O sono ancora sedimentate paure che non ho ancora superato o semplicemente devo allenarmi meglio a superare queste situazioni. Qual'è la vostra opinione? E' il Super-io che rompe troppo le scatole? Vorrei essere semplicemente me stesso e basta, senza pensare ad essere o buono o cattivo, o qualsiasi cosa che comporti un dualismo. Semmai a pensare solo che sono giusto perchè vero e me stesso. Grazie a tutti e buona giornata