Doppelganger e paralisi del sonno: sapreste dirmi di più?
Salve a tutti,
vi riporto un episodio cui non si riesce a dare una risposta, ma che sta diventando motivo di forte angoscia al punto da spingermi a chiedervi una qualche spiegazione.
Il protagonista di questa storia è il mio ragazzo, 19 anni.
Stiamo insieme da quasi un anno e ultimamente abbiamo attraversato un periodo parecchio stressante, ma ne siamo usciti sempre interi e insieme. Da un po' di tempo ha smesso di andare in palestra e ciò lo ha spinto a continua irrequietezza, tanto che lo stress causato da questo cambiamento viene spesso fuori tutt'ora. In aggiunta corrono alcuni problemi finanziari e altre varie situazioni estenuanti che spesso lo rendono stanco e irritabile, tanto da presentare episodi frequenti di spossatezza e sonnolenza.
E proprio a proposito del sonno, questa notte ha vissuto la sua prima paralisi. Mi sono parecchio informata e documentata sul fenomeno delle paralisi del sonno e so che, specie durante un periodo così snervante, è possibile che si verifichino.
Ciò che non riusciamo a spiegare è quello che ha visto durante quei momenti di apparente veglia: spesso nel corso della paralisi vengono riportate testimonianze di allucinazioni, ma ciò che lui ha visto è il suo doppelganger; con la coda dell'occhio ha visto sé stesso, accovacciato di fianco al letto, osservarlo con un'espressione inquietante in volto.
Leggende folkloristiche definiscono il doppelganger in tutti i modi possibili, anche come presagio di morte o sventura, ma io vorrei un parere di professionisti: sapreste dirmi di più? Cosa potrebbe aver scaturito un'allucinazione di questo tipo? Sono sinceramente turbata, non lo nego, vorrei poter capire se tutto ciò è psicologicamente interpretabile, dato che ho anche letto che in psicanalisi può essere ricollegato a un disturbo narcisistico.
Grazie mille a chi risponderà.
Cordiali saluti.