Buonasera, sono una ragazza di 19 anni che frequenta il corso di mediazione linguistica e culturale. Ho sempre avuto la passione per le lingue straniere, infatti ho frequentato il liceo linguistico e dopodiché volevo continuare indubbiamente con le lingue. Come lingue ho scelto inglese e tedesco ma inizialmente avrei voluto fare inglese e cinese. Ma poi ho deciso di continuare con il tedesco anche perché l'avevo fatto al liceo, avevo buone basi, ho pensato ai vari sbocchi ecc... anche perché mi piace molto la letteratura, la cultura e i paesi di lingua tedesca dicendo a me stessa di scegliere cinese come terza lingua e continuarlo alla magistrale. Tuttavia non ero convintissima, sentivo di poter fare di più, ma ho comunque continuato a trascinarmi la lingua. Dopo qualche settimana mi era venuta una strana voglia di studiare lo spagnolo e passavo i pomeriggi a piangere in quanto mi ci ero fissata e la mia testa diceva di metterlo come seconda lingua. Così ho deciso di fare una lezione, mi è piaciuta ma non ero così entusiasta di studiarlo. Così ho continuato con tedesco, ma durante l'anno sono arrivati gli altri dubbi e la mia testa iniziava a dirmi di cambiare lingua e come se non bastasse si è aggiunta la voglia di studiare arabo. Il problema è che non ho mai voluto studiare arabo e per questo motivo sono iniziati i miei problemi. Ancora oggi mi ritrovo a non avere le idee chiare, a non capire quale sia la lingua giusta per me oltre all'inglese. La mia testa un giorno dice tedesco, un altro spagnolo un altro cinese e un altro arabo. Questa fissa per l'arabo mi sta facendo impazzire perché nella mia università si studia arabo solo al secondo anno e forse al 3 anno con i corsi extra, dunque scegliere arabo come seconda lingua significa cambiare università ed ho paura di pentirmene perché ho paura che poi non mi piacerà. Come 2 lingua vorrei studiare una lingua nuova come cinese ed arabo in quanto le lingue europee sono più facili da apprendere, ma ancora non capisco cosa devo fare e il tempo stringe. Mi sento un fallimento, una delusione per me stessa e per i miei genitori, è passato un anno e non riesco a scegliere, passo le giornate a sentire questo peso in testa, a non riuscire a studiare per l'ultimo esame, mi vengono brutti pensieri in testa, i miei genitori temono che l'università non sia fatta per me e che io abbandonerò. Non so proprio cosa fare, voglio solo decidere ed essere felice.
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30 AGO 2022
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Ciao Giulia,
non deve essere semplice come situazione.
Nella vita succede spesso di dover decidere per gli anni futuri e non sempre si ha la certezza di aver fatto la cosa giusta. Butterò giù una serie di riflessioni:
1) Posso darmi un tempo (un giorno, una settimana, 15 giorni) per sospendere il giudizio, non pensarci e allo scadere del tempo vedere un po’ quale scelta avrò maturato.
2) La scelta della seconda lingua forse va vista come opportunità da affiancare all’inglese, non come delitto per aver escluso tutte le altre.
3) Qualunque lingua io voglia studiare, scegliere e approfondire, certo non potrò studiarla come all’università, ma se sono portata, chi mi limiterà dallo studiare qualunque lingua nel mio tempo libero? Sarà solo un valore aggiunto, no?
4) Se mi fisso a guardare un unico panorama, forse mi convincerò del fatto che non ci sia altro a parte quello. Non ci sono sport, musica, amici, fidanzati, famiglia? O chissà che altro che mi permetta di occupare il mio tempo?
29 AGO 2022
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Buon pomeriggio Giulia,
Percepisco la sua confusione e non deve essere affatto semplice.
Prendere una decisione porta con sé delle rinunce ma anche un chiarimento di cosa vuole e non vuole per sé. E per sé soltanto. Sento che lei si rimprovera molto e sente pesante il giudizio altrui ma potrebbe essere utile del tempo per una scelta che potrà rendere felice prima e soprattutto lei.
Se vuole uno spazio, resto a disposizione anche online.
Dott. Luigi Pasquariello
29 AGO 2022
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Cara Giulia, va bene valutare le varie opzioni ma così no. Non è in fatto mettendo continuamente in discussione la scelta precedente che potrà trovare una soluzione. Se è ossessionata dalla paura di sbagliare, in generale o nei confronti di se stessa non si darà mai il tempo di imparare. Si faccia un piano ragionevole, l'università è "solo" un primo step, lo sfrutti per costruirsi una base solida da cui poi partire per continuare ad apprendere le lingue, che mi pare di capire sono la sua passione. Ci sono lingue che si imparano più in fretta di altre, sfrutti il tempo dell'università per dedicarsi a quelle che richiedono più tempo e riflessioni, poi potrà sempre aggiungerne di nuove, ma se a metà torna sempre indietro e ricomincia da capo, non arriva mai all'obiettivo. Inglese, tedesco e cinese sembra un ottimo inizio. Poi potrà aggiungerne altre, solo si dia il tempo per farlo.
29 AGO 2022
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Cara Giulia, hai ben descritto la confusione che stai attraversando. E' come se ti trovassi nel bel mezzo di un turbinio di lingue e (quindi) di possibilità da esplorare da cui ti senti sopraffatta. Ogni scelta apre una possibilità, ma ne preclude altre, e tu in questo momento non ti senti nelle condizioni di fare questo passaggio. E' sicuramente un momento delicato per te, il passaggio dalla scuola all'università è un periodo di esplorazione di se stessi, del mondo e del proprio futuro. Un periodo di transizione e di cambiamento profondo, sicuramente difficile, ma che ha anche in sé la bellezza dell'esplorazione di ciò che non si conosce e la libertà di costruire il proprio futuro. Adesso sei confusa, ed è comprensibile, ma è possibile che con il supporto di un percorso psicologico riuscirai a mettere un po' di ordine e soprattutto a goderti il viaggio. Un caro saluto!
29 AGO 2022
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Cara Giulia, l'università non è sempre un periodo sereno, i dubbi sono sempre dietro l'angolo. Mi sembra di capire che nella scelta della facoltà si sia fatta guidare dalla sua passione per le lingue e che ora, proprio questa passione, la sta mettendo in crisi. Credo che un consulto psicologico potrebbe esserle utile per affrontare i vissuti legati a questo momento della sua vita, potrebbe anche esserle utile per comprendersi meglio cosi da effettuare una scelta consapevole.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.
29 AGO 2022
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Salve Giulia mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL