come superare l'agorofobia?

Gentile Mari, Vi possono essere diversi metodi, a seconda di come il problema è iniziato: se è "sempre" stato, se è iniziato in seguito ad un evento traumatico o se è arrivato gradualmente. Spesso deriva da un diverso significato che viene dato alla realtà, per cui si basa su convinzioni che la persona si forma in un determinato momento perchè probabilmente è il suo miglior modo di reagire ad un evento (non necessariamente traumatico). Si può utilizzare la desensibilizzazione sistematica, la dissociazione visivo-cenestesica o l'EMDR per il superamento del Trauma, visualizzazioni guidate in stato di rilassamento o in ipnosi, cambiamento di convinzioni o di decisioni. Sono solio alcune delle tecniche che uno psicoterapeuta può utilizzare dopo aver conosciuto la persona e il suo vissuto. Le cosiglio di rivolgersi a qualcuno nella sua città. Buona vita
Giovanni Iustulin

Salve Mari...
Non ci fornisce informazioni sufficienti per poterle consigliare un approcccio psicoterapeutico in particolare. Certamente rivolgersi ad uno psicoterapeuta ed iniziare un percorso è il primo passo da fare per poter affrontare la difficoltà rispetto alla quale ci chiede dei suggerimenti. Per quanto concerne il tipo di approccio terapeutico a cui fare riferimento, ciò dipende da quelli che sono i "nodi", i "dolori" che un individuo porta, da quella che è la sua storia e, non di meno, dalle sue stesse preferenze. Si affidi fiduciosamente ad un professionista, che saprà accoglierla e guidarla, se sarà necessario, anche nella scelta di un approccio che risponda meglio alle sue necessità ed esigenze.
Cordialmente.
Dott.ssa Stefania Corda

per l'agorafobia purtroppo non esistono "consigli" e virtualmente non ci sono soluzioni pratiche e concrete. Soluzioni per superare definitivamente il disturbo (trattasi di disturbo e come tale prima di curarlo va sempre accertato con valutazione e successiva diagnosi specifica) è necessario recarsi presso un bravo psicoterapeuta che sia disponibile offrire le sue competenze tecniche sia in studio sia pure per strada o nei negozi in cui il problema si manifesta.
Solitamente uno psicoterapeuta di formazione comportamentale segue il paziente prevalentemente fuori dallo studio professionale dopo averlo reso più abili al fronteggiamento di difficoltà (da vicino e da lontano in collegamente anche con ricetrasmittenti) dove realmente c'è bisogno di superare problemi che limitano la sua autonomia e la qualità della vita (casa, lavoro, strada, sipermercati, treni, autobus, luoghi di ritrovo sociale, ecc..)
Paolo Zucconi, psicoterapeuta a Udine

Cara Mari,
i sintomi manifestati e sofferti hanno per ognuno un significato specifico, relativo alla propria storia, agli eventi, al contesto, al tempo e alle relazioni che viviamo.
Un professionista con cui intraprendere un percorso terapeutico viso a viso è la strategia adatta, più che consigli da manuale a distanza o "libri e regole" fai da te, senza relazione personale, che lasciano il tempo che trovano.
Provi a cercare un terapeuta raggiungibile quanto prima, per vivere in modo più sereno e meno limitante.
cari auguri

Salve Gentile Mari,
il fatto stesso che si stia preoccupando di risolvere (presumo) suo problema è un punto di forza.
Purtroppo per quante informazioni possiamo darle e che in ogni caso può trovare anche lei stessa su internet la sola conoscenza mentale non risolverà il problema. Per questo spesso si necessita dell'aiuto concreto di un Psicologo di persona; per attivare una conoscenza che sia più profonda (cuore e pancia) spesso di fatti siamo abituati a concettualizzare e razionalizzare ma questo non ci per mette una reale comprensione che passa attraverso i vissuti emotivi.

Salve Mari,
nell'ambito del comportamento umano, non esiste il comportamento o il sintomo e la sua risoluzione, ma soprattutto esiste la persona che usa quel sintomo anche inconsapevolmente, dà un significato a quel sintomo e prova emozioni rispetto al sintomo o alle sue conseguenze. Non credo si possa trovare nessun rimedio efficace se non vengono prese in considerazione questi aspetti.
Provi a cercare uno psicoterapeuta della sua città, a cui può parlare di sè e del suo problema.
Cordiali Saluti
Dr.ssa Alfonsina Pica, psicologa e psicoterapeuta

Gentile Mari, l'agorafobia, ovvero la paura di spazi aperti, può assumere sfumature diverse come per esempio la paura di allontanarsi da casa, la paura di ambienti affollati, di viaggiare, di un posto sconosciuto, ecc.. Sarebbe importante innanzitutto capire a cosa si riferisce esattamente quando parla di "agorafobia" e se le è stata fatta questa diagnosi da qualche specialista.
Questo tipo di disturbo rientra nella sfera dei disturbi d'ansia e il consiglio che le posso dare è di consultare un esperto, di effettuare un colloquio durante il quale potere esporre i suoi dubbi, le sue preoccupazioni e valutare insieme quale potrebbe essere il percorso più adatto a lei.
Comprendo molto bene il suo stato d'animo e la incoraggio a valutare la possibilità di intraprendere un percorso psicologico.
Cordiali saluti Dott.ssa Magda Morrone- Roma

Buongiorno Mari
bisogna considerare che ogni sintomo che venga a disturbarci e portarci disagio, fino ad impedirci di fare ciò che vorremmo, è sempre la manifestazione di qualcosa che ci disturba e la conseguenza di qualcosa che non và nella nostra vita.
Quindi va considerato attentamente e "studiato" all'interno della personalità complessiva.
Indispensabile per fare ciò è la psicoterapia che le permetterà di capire questo sintomo e di superarlo.
Vada da uno Psicoterapeuta e vedrà che non solo potrà superare il sintomo di cui soffre ma anche capire meglio se stessa conoscendosi più a fondo!
Auguri!
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta

Cara Mari,
non è possibile dare consigli generici su un problema così complesso. E' necessario che lei prenda in considerazione la possibilità di intraprendere un trattamento psicoterapeutico per affrontare e risolvere questo problema.
Dott. A. Montenero. Rimini

Buonasera,
ci sono tanti metodo e strategie per superarla. Dipende dall'entità del malessere, da quanto tempo
sussiste. Solitamente l'esposizione graduale allo stimolo che genera disagio è abbastanza efficace. Spesso il significato che si attribuisce a ciò che genera paura condiziona il comportamento. La ristrutturazione delle convinzioni sottostanti le paure e quindi anche l'agorafobia, risulta una strategia utile e con risultati.
Cordiali saluti

Cara Mari, non esiste un manuale per superare le fobie, le paure o le difficoltà della vita. Esiste la propria voglia di farlo e la capacità di mettersi in discussione sapendo chiedere aiuto ad un professionista in grado di darlo. Non lasci che questa fobia diventi invalidante nella sua vita, ma si faccia aiutare. Con un percorso di psicoterapia si possono trovare insieme le strategie per uscirne e per dare un senso a quanto le sta succedendo. Un grande in bocca al lupo. Dott.ssa Cecilia Cimetti, Verona