10 consigli per allenare la memoria

Non è possibile prevenire la demenza senile, ma è possibile combattere la comparsa del deterioramento cerebrale se si ha una buona riserva cognitiva.

8 FEB 2016 · Tempo di lettura: min.
10 consigli per allenare la memoria

Non è possibile prevenire la demenza senile, ma è possibile combattere la comparsa del deterioramento cerebrale se si ha una buona riserva cognitiva. Infatti come i muscoli, anche il cervello, se mantenuto in salute, sarà più resistente all'invecchiamento delle abilità cognitive.

Ecco alcune buone abitudini che contribuiscono a diminuire l'effetto del danno cerebrale

1) Partecipate ad attività di allenamento delle abilità cognitive

Il nostro cervello, esattamente come i nostri muscoli, ha bisogno di essere tenuto in costante allenamento. Soprattutto quando, con l'avanzare dell'età, iniziamo a ridurre il nostro impegno in attività che ci tengono attivi, le abilità cognitive iniziano ad indebolirsi, con la possibilità di sviluppare dei problemi. Partecipare ad incontri tenuti da professionisti che sanno come stimolare le abilità cognitive può essere molto utile per migliorare le vostre prestazioni e prevenire l'invecchiamento cerebrale. A febbraio 2016 verranno attivati degli incontri gratuiti di memory training (che includono anche dei laboratori creativi).

2) Seguite una dieta equilibrata

Se la vostra alimentazione comprende molti dolci, cibi pronti, tanto sale, prodotti a base di farine raffinate, poca frutta, cominciate a prendere in considerazione l'idea di apportare qualche cambiamento. In particolare sarebbe bene consumare:

- alimenti ricchi di antiossidanti, che servono a proteggere i neuroni dalle sostanze chimiche, prevenendo appunto l'ossidazione (arance, limoni, tè bianco, tè verde, fragole, mirtilli, barbabietole, zenzero, papaya, mele, uva rossa)

- alimenti con omega 3 ed omega 6 (pesce, noci, avocado..)

- ortaggi verdi (spinaci, broccoli, cavolfiore..)

3) Fate attività fisica

Non serve esagerare, basterebbe anche una camminata al giorno di mezz'ora. Questo permette di mantenere in movimento muscoli, cuore e cervello! L'utilità dell'attività fisica deriva dal fatto che ci mette in contatto col presente, rendendoci coscienti del nostro corpo, dei piedi che toccano il terreno e del cuore che aumenta i suoi battiti. Inoltre l'attività fisica ci libera dai pensieri e dalle tensioni, e quando ciò avviene la mente è più libera di pensare e creare.

4) Mantenete il cuore sano

Lo si fa tenendo sotto controllo colesterolo ed ipertensione, evitando fumo, cibo ricco di grassi e sovrappeso e gestendo adeguatamente stress ed ansia (anche ricorrendo all'aiuto di uno psicologo).

5) Coltivate i rapporti sociali

Non state sempre a casa, soli a guardare la tv per la maggior parte del tempo, ma date spazio agli incontri ed alle relazioni con amici e familiari. Risate, scherzi, nuove esperienze, viaggi, palestra, a qualunque età, non possono che fare bene al nostro cervello ed al nostro umore.

6) Imparate qualcosa di nuovo ogni giorno

I problemi di memoria nascono proprio dalla monotonia e dalla perdita di allenamento: così facendo il cervello non ha più stimoli per imparare e sperimentare nuove cose. Le nuove esperienze o informazioni apprese, invece, danno al cervello nuovi stimoli, che contribuiranno a creare nuove connessioni neuronali. Leggete, imparate, provate a guardare le cose da un altro punto di vista, partecipate ad incontri di allenamento delle abilità cognitive, fate yoga, iscrivetevi a corsi di ballo, fate una passeggiata.. Tutto ciò contribuirà a mantenere allenati il cervello... e la vostra felicità!!

7) Concentratevi sul qui ed ora

Spesso mentre facciamo qualcosa pensiamo ad altro. Ad esempio mentre prepariamo la cena pensiamo a come si è svolta la nostra giornata, alle discussioni o ai problemi che abbiamo avuto, a cosa dovremo fare domani, ecc. Ma in questo momento perdiamo il nostro presente! Ecco perché poi non ricordiamo se abbiamo spento il fuoco o che avevamo un appuntamento, poiché in quel momento non eravamo concentrati e non stavamo focalizzando l'attenzione.

8) Eliminate i pensieri negativi

Spesso ci capita di pensare in negativo, cioè solo a quello che non possiamo o sappiamo fare, a volte anche a causa degli altri con cui siamo in contatto, che ci giudicano negativamente. Ma se crediamo a tutto ciò che di negativo ci dicono, la nostra autostima cederà, portandosi dietro anche le nostre capacità di memoria. È perciò importante imparare a vedere sempre il lato positivo delle cose e non lasciarsi condizionare dai pensieri negativi. Ridere permette di liberare le tensioni e di immagazzinare le informazioni in modo più efficace.

9) Siate creativi

Dedicate qualche ora della giornata ad attività creative, come cucire (sviluppa la creatività, allevia lo stress e, se condivisa con altri, aiuta la socializzazione), leggere e scrivere (migliora le abilità mentali ed in particolare la memoria, potenziando le abilità cognitive), usare internet (tramite giochi appropriati permette di allenare la memoria). Una ricerca ha mostrato infatti l'importanza dell'utilizzo dei social media anche per gli anziani.

I benefici sono: miglioramento della qualità della vita, riduzione della solitudine, aumento di autoefficacia e identità personale, e sviluppo delle capacità cognitive. Tutto ciò conduce quindi ad un generale miglioramento del benessere psicofisico. Considerando che le persone più isolate sono anche più soggette al declino cognitivo.. pensate quanto bene possa fare la tecnologia in questo senso!

10) Usate la tecnologia

Esistono varie app usate per aiutare chi ha piccoli problemi di memoria. Tra queste l'app "Rimemo" traforma la tv in un supporto per anziani e caregivers consentendo di dare un aiuto anche a distanza. Così viene salvaguardata sia la loro salute che la loro indipendenza! L'app funziona tramite una scatoletta che collegata alla tv ricorda quando fare le analisi, quando prendere un farmaco, quando andare dal medico, ma anche cose meno importanti come l'appuntamento con la serie tv, la visita di un amico, qualcosa da comprare, ecc. Inoltre grazie ad un cardiofrequenzimetro è possibile monitorare costantemente il paziente. L'app, a differenza di altri sistemi telematici, non si limita solo a sorvegliare sulla salute, ma intrattiene e stimola l'anziano con notizie di quotidiani, lezioni di ginnastica, ecc.

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Scritto da

Dott.ssa Ilenia La Farina

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Commenti 1
  • Federica Ruggeri

    Interessante l'articolo. Le persone che beneficiano di una Riserva Cerebrale (Brain Reserve, BR) più elevata, definita da una più consistente quantità di cellule neuronali e sinapsi, riescono a fronteggiare meglio l’evoluzione di possibili processi lesionali, nel medesimo tempo, le persone si distinguerebbero a livello funzionale mediante la loro Cognitive Reserve (CR), che consente ad esse di tamponare eventuali danni cerebrali, portandole ad utilizzare processi cognitivi pre-esistenti o ad attivare utili processi di compensazione (Stern, 2009).

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