Ultimamente mi sento parecchio giù, certi giorni di più, altri meno.
Ultimamente mi sento parecchio giù, certi giorni di più, altri meno. Faccio fatica a dire come mi sento, però so bene che spesso mi capita di sentirmi un passo indietro rispetto ai miei coetanei, li vedo sempre con una vita più attiva della mia, mi sento quasi inferiore perché mi comparo spesso a loro soffermandomi sulle mie mancanze piuttosto che sulle cose in cui loro non hanno fatto esperienza ed io sì.
Ho 24 anni, sono una ragazza normale, molti mi considerano molto carina, sveglia e simpatica, ma io non mi sento tanto bene.
Nelle relazioni ho sempre timore che se iniziassi a frequentare per bene un ragazzo, quest'ultimo prima o poi mi potrebbe tradire o che si potrebbe stancare di me. Ho sempre timore che possa considerare migliori le altre ragazze. Ho sempre paura di non essere mai abbastanza bella, abbastanza sveglia e non sono fiduciosa che un ragazzo possa innamorarsi di me, non riesco ad immaginarmelo e penso sempre che avrebbe più senso se si innamorassero di altre o se fossero ancora presi dalle loro ex. Mi sento quasi come se andassi bene solo per rapporti occasionali e più superficiali, non riesco ad immaginare un ragazzo che possa interessarsi a me oltre quell'aspetto (nonostante io sia consapevole di avere - come tutti - i miei difetti ma anche i miei pregi). Non mi reputo una persona orribile, con le persone a cui tengo do molto e spesso ho timore che tutti i miei sforzi non vengano ricambiati. Quando inizio a frequentarmi o sentirmi con un ragazzo, quasi che spero che facciano un passo sbagliato e si comportino male così da poter lasciar perdere tutto e incolpare loro, piuttosto che il mio timore di essere trattata male, tradita o altro.
Non ho mai avuto un gran rapporto con mio padre, non mi ha mai considerato sul piano emotivo, ha sempre provveduto a tutto ma non ho mai sentito dalla sua bocca una parola gentile o un complimento, solo critiche e prese in giro oppure argomenti di poco conto. Direi che non abbiamo un rapporto normale padre - figlia, quando ero piccola a volte quasi che invidiavo le altre bambine perché le vedevo così affiatate con i loro padri, mentre io ero sempre restia e chiusa. Lo sono tutt'ora, non mi sento a mio agio a parlare con lui e considero più vicine e fidate alcune mie amiche piuttosto che lui. Non riesco nemmeno a chiamarlo "papà" quando gli devo chiedere qualcosa. È sempre stato molto distaccato e ricordo che quando ero piccola, mi piaceva tanto rimanere in casa con mia mamma e mio fratello quando lui andava a lavoro, mi sentivo più "tranquilla" e a mio agio, nonostante non mi abbia mai fatto mancare nulla e non mi abbia mai fatto del male. Mia madre invece è stata sempre più presa da mio fratello, perché a sua detta io ho un carattere più forte di lui, quindi si è sempre concentrata molto su di lui.
L'ultimo ragazzo che ho frequentato, all'inizio era molto preso dalla cosa, sembrava gli piacessi e a sua detta mi trovava molto bella e si trovava davvero bene con me, dopo che ci siamo visti mi ha detto chiaramente che era stato bene e che sono una ragazza molto divertente, eppure ha voluto lasciar perdere tutto quanto perché "non si sentiva pronto". Ci sono rimasta male, ma non per lui, perché ancora lo conoscevo pochissimo per potermici affezionare. Ci sono rimasta male perché ancora una volta mi sono sentita rifiutata, messa da parte, come se non andassi abbastanza bene. E ho iniziato a farmi tante paranoie e complessi, forse sono io che non sono mai abbastanza bella, in gamba, intelligente, simpatica. Forse mi sono comportata in modo sbagliato. O forse mi ha detto la verità e il motivo era veramente quello, il non sentirsi pronto. Non lo so, so solo che ci sono rimasta male perché mi sono sentita come se gli fossi andata bene solo per sc*pare e nulla di più.
Con altri ragazzi non ho mai approfondito, non ho mai voluto una relazione seria, mi sono sempre fermata a rapporti superficiali, proprio per il timore di essere maltrattata e che poi ci sarei rimasta male. Quando conosco un ragazzo che sembra interessato a me penso sempre "dove sta la fregatura?" oppure penso che si sia avvicinato solo per sc*pare. E so che è sbagliato perché non tutti i ragazzi sono così, ci sono brave persone in giro, ma io non riesco.
E in tutto ciò, ho il terrore di rimanere sola, di non trovare mai una persona con cui mi trovo bene e che mi tratti bene, ho il terrore di svegliarmi a 40 anni sola, senza nessuno, infelice e insoddisfatta.
Nella mia cerchia di amicizie ho avuto la fortuna di trovare 2 - 3 persone che considero proprio amiche, io do tanto a loro e viceversa. Devo dire che sono stata fortunata, ma comunque ho sempre timore che possano stancarsi di me e che tutto possa finire, nonostante ci troviamo davvero bene. Con loro e le altre mie amiche se non mi capita di vederle spesso, a volte ho paura di essere accantonata e che preferiscano fare altro piuttosto che stare con me. So che non è così, che mi vogliono bene e ci tengono, si vede chiaramente, ma spesso ho questi pensieri.
Come mai mi sento così? Perché mi sento sempre come se gli altri avessero più cose da dare rispetto a me? Perché reputo sempre le altre mie coetanee più belle, sveglie e interessanti di me?
Non ce la faccio veramente più, ultimamente passo tutti i giorni così, a sentirmi inadeguata e mai al livello degli altri.