Salve, il mio problema è che sono molto insicura e mi sento sempre sbagliata, diversa, e oggetto di scherno. Ho imparato con il tempo ad essere sempre me stessa, anche se all'inizio non è stato facile. Quindi ora mi comporto in tutte le situazioni senza maschere, e questo è un grande passo avanti per me. Ma nonostante esteriormente possa sembrare tranquilla e rilassata, dentro mi sento sempre insicura. Mi vedo diversa da tutti perché non faccio o non ho fatto le loro stesse esperienze oppure perché non vesto come loro o non ho i loro stessi oggetti. Non che mi senta sbagliata per questo, ma mi rendo conto di apparire strana forse. Ho come l'impressione e la paura di essere oggetto di scherno da parte degli altri, che mi parlino alle spalle e mi vedano strana. Non sono brutta, cerco sempre di comportarmi bene con tutti (anche perché sono una che ama socializzare pacificamente, cioè avere un buon rapporto con tutti e stare bene insieme), sono una che si prende in giro, che ama scherzare, parlare, ridere. Non credo di essere una persona così sbagliata dentro di me, ma è come se negli altri leggessi questo pensiero. Il mio ragazzo dice che è solo una mia impressione perché sono sempre troppo insicura e mi sento inferiore a tutti. Tra l'altro ogni minima cosa negativa, o sguardo strano, mi ferisce, e ci penso e ripenso arrivando sempre alla conclusione di avere qualcosa che non va. Una volta a scuola son rimasta tagliata fuori da tutti, anche se non proprio appositamente da parte degli altri, e quindi mi sono messa da una parte e son rimasta da sola. Quando è iniziata la lezione, ho notato che un gruppetto mi fissava ridacchiando, come se fossi una sfigata solo perché in quel momento non sapevo con chi stare o cosa fare. Ma mica ci si può inserire per forza in un contesto che non ti vuole inglobare o ci si deve sempre adattare agli altri anche quando non ci va! Però penso di essere passata proprio come sfigata. Questo è un episodio reale, ma raro, nel senso che in genere sono io a pensare di apparire così, ho delle impressioni, ma non so se siano reali o frutto della mia insicurezza. Come posso capirlo? E come posso arrivare a sentirmi sicura di me e giusta? Grazie.
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3 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 10 persone
Gentile lettrice,
è apprezzabile il suo sforzo di non omologarsi e difendere la sua identità e le sue scelte.
Sembra però che non ci sia una perfetta egosintonia perchè a fronte di come lei cerca di porsi le rimangono dubbi e insicurezze interiori.
Le suggerisco una esperienza di psicoterapia che potrà farle acquisire quella autostima e quella assertività tale da sentirsi adeguata e sicura di sè in ogni situazione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
2 DIC 2013
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentilissima,
credo, in effetti, che un (probabilmente breve) percorso psicoterapeutico possa farle bene perché è possibile che al fondo di questo suo modo di vivere nelle relazioni interpersonali vi sia qualcosa di "antico". Nel senso di andare alla ricerca della propria identità scrutando lo sguardo degli altri. Cercando conferme continue al proprio "essere giusti", per così dire... Anche se una condizione simile si manifesta in età adulta, nondimeno ha radici abbastanza lontane: ecco perché un percorso terapeutico guidato potrebbe giovarle.
Con i migliori auguri,
Prof. Andrea Castiello d'Antonio
Roma
28 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 8 persone
Cara Fede,
le sue parole mostrano un grande sensibilità e una profonda emotività. Da quanto descrive, appare un grande travaglio interiore che l'ha portata a mettersi in discussione e a fare un lavoro su se stessa. La possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico la potrebbe aiutare. Attraverso la guida di una persona terza, ovvero il terapeuta, potrebbe trovare la via per amarsi di più e per rintracciare in se stessa gli elementi positivi, le risorse, le competenze che sicuramente possiede ma non riesce a visualizzare. La invito a cercare, dove vive, una persona competente che possa sostenerla e guidarla in questo percorso.
Un caro saluto
Dott.ssa Ivana Caruso
26 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Federica,
la sua richiesta di confronto mi fa pensare ad un lavoro che lei compie da lungo tempo per arrivare ad una maggiore sintonia con sé stessa.
Mi sembra di capire che nonostante abbia imparato a lasciarsi andare nelle relazioni, la sensazione di essere sbagliata è molto presente, anche se mi immagino che lo sia di più solo in alcune circostanze.
Il lavoro che lei fa con se stessa di lettura della realtà mi appare come una stampella volta a rettificare le sensazioni "errate" riguardo ad essere oggetto di scherno.
Non credo che rivolgersi ad uno psicoterapeuta sia indice di qualcosa di sbagliato.
Se le facesse male una gamba o un braccio, anche senza la presenza di un dolore lancinante o una rottura, consulterebbe degli specialisti?
Questo suo malessere, e questa sua richiesta di confronto, sono indice sia di notevoli risorse che lei possiede, che di un desiderio di vivere in modo più pieno la sua vita.
Si prenda cura di sé stessa, incominci a cercare qualche referente nella sua zona, non appena si sentirà pronta, si prenda cura di sé stessa.
Cordiali saluti,
dott.ssa Stefania Granai.
19 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 9 persone
Cara Fede,
sembra che tu desideri sentirti sicura sempre, dovunque e con chiunque...
E che al confronto con questo ideale di persona tu ti senta piccolina.
E se tu provassi a cercare di capire come sentirti sicura negli ambienti che ti piacciono e che scegli tu?
Se tu dedicassi un po' di tempo a comprendere quali sono le cose che piacciono a te? Al perché ti piacciono alcuni vestiti e non altri?
I desideri legittimi, sono quelli che sono tuoi.
Non indotti forzatamente da altri, scelti da te tra tutte le cose che vedi intorno, che gli altri indossano sempre o che gli altri non indossano mai.
Affonda le mani dentro di te e agganciati ai tuoi desideri più profondi Vedrai che scoprirai una te stessa nuova e più felice.
Se non ci riuscissi da sola... Ci siamo sempre noi strizzacervelli :o)
19 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Fede
puoi farlo con un percorso di terapia psicologica mirata al miglioramento dell'autostima.
Ce ne sono vari, ma si affidi a psicologi o psicoterapeuti, diffidando di counselor o operatori che non rientrino nel settore medico ufficiale.
19 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Signorina,
sentirsi insicuri quando ci si apre ad un nuovo contesto sociale, rientra nella norma - mi riferisco alla sua entrata in una classe nuova - e anche sentirsi in tensione sull'eventuale parere che gli altri che non ci conoscono possono avere su di noi. La sua volontà di migliorarsi e capire i meccanismi di integrazione con gli altri è un punto a suo favore che con il tempo potrebbe diventare un suo punto di forza ma per questo è necessario provare e riprovare cercando di integrarsi.
Cordialmente
19 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Fede,
il modo più semplice per iniziare a comprendere l'origine della sua insicurezza è proprio quello di fare una consulenza psicologica ed eventualmente iniziare un percorso psicoterapico.
Ha avuto dei genitori ipercritici che magari da bambina la sgridavano davanti ad altre persone?
Genitori che a suo avviso non hanno saputo valutare o mettere l'accento nelle sue doti, potenzialità, abilità, ecc.?
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo
19 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Fede,
il fatto che come lei ammetta che l'idea che gli altri la giudichino male possa essere frutto della sua insicurezza è già un buon segnale prognosticamente parlando. Probabilmente (ma questo andrebbe appurato in un percorso ad hoc) la sua percezione che gli altri possano avere di lei un'opinione non bella nasconde un vantaggio secondario, inconscio, quindi difficilmente accessibile senza un lavoro specifico a riguardo.
Cordiali saluti,