salve dottore, mi chiamo fabio ho 37 anni, il mio problema e il seguente una volta pensavo che la gente sapeva tutto di me. Ed io una sera feci uno sforzo mentale pensando a trasferire quella mia cosa sul mio pene. Per togliermela dalla testa, e avvertii un forte bruciore poi mi fa che da allora io non posso piu scendere da casa, è diventata un inferno la mia vita perche io da allora non mi sento piu il pene sembrera strana questa cosa ma è propio cosi. E automaticamente, non mi sento uomo me lo fa quando sono a contatto con la gente, le assicuro che non è una cosa che penso io ma io non mi sento propio di averlo divento un uomo senza pene e testicoli. Poi quando sono a casa mi passa lentamente. sperando che lei mi possa indicare su cosa potrebbe dipendere questo fatto le porgo i miei piu cordiali saluti. nb scusi le volevo dire anche questa cosa e come se io facendo quello sforzo mi sarei provocato la scopertura dell'apparato genitale è come se non fosse piu riservato.
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20 APR 2012
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Caro Fabio, è evidente da ciò che scrive che il suo problema le sta condizionando la vita in modo molto importante; è difficile darle una risposta esaustiva in poche righe, credo valga la pena che lei contatti uno specialista, medico psichiatra al quale affiancare anche un percorso psicoterapeutico con cui possa approfondire le sue problematiche. Cordiali saluti. Dott.ssa Francesca Zoppi
26 APR 2012
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Fabio, io inizierei dalla sua prima frase " il mio problema e il seguente una volta pensavo che la gente sapeva tutto di me. Ed io una sera feci uno sforzo mentale pensando a trasferire quella mia cosa sul mio pene. Per togliermela dalla testa, e avvertii un forte bruciore poi mi fa che da allora io non posso piu scendere da casa, è diventata un inferno la mia vita perche io da allora non mi sento piu il pene sembrera strana questa cosa ma è propio cosi.".
Nella sua frase Lei passa dalla sensazione che la gente sapesse tutto, alla paura di scendere di casa e quindi di "essere visto" da tutti, ma in particolare lei è molto preoccupato perchè non "sente" più il suo pene.
Quindi mi sembra che il suo disagio oscilli tra la paura di "essere visto" e la paura di non "vedersi" o meglio di non sentire una parte così importante del suo corpo (il pene).
Questa paura Lei l'avverte quando è a contatto con la gente, mentre a casa " passa lentamente."
Molto probabilmente nel contesto esterno (gente) Lei si sente "nudo", senza difese e quindi rientrando a casa, protetto e sicuro.
Nella conclusione Lei ci tiene a precisare: " nb scusi le volevo dire anche questa cosa e come se io facendo quello sforzo mi sarei provocato la scopertura dell'apparato genitale è come se non fosse piu riservato."
In realtà la chiave di lettura della sua lettera è proprio nella sua conclusione.
Lei, quando è a contatto con la gente, dopo aver fatto quello sforzo, si sente "nudo" sotto gli occhi di tutti.
Sente di essere senza difese e teme che tutti possano vedere quello che Lei pensa, cioè "un uomo senza pene".
Le sue paure sono molto profonde e radicate, riguardano la paura di essere accettati, la convinzione di non valere niente (essere un uomo senza pene). Pertanto Le consiglio un percorso psicoterapeutico, ed una valutazione da parte di uno psichiatra per prendere in considerazione anche un supporto farmacologico. Cari saluti.
Dott. ssa Valeria Rinaldini
25 APR 2012
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro signor Fabio, credo sia stato faticoso per lei descrivere la situazione che sta vivendo, però credo sia opportuno che lei continui ad affrontare questo suo disagio parlando direttamente con uno psicologo psicoterapeuta. Non esiti a prendere appuntamento con un professionista e vedrà che l'aiuterà a vivere meglio!
Un caro saluto!
dott. Giovanna Ferro psicologa/psicoterapeuta - Savona
23 APR 2012
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Caro Fabio,
comprendo che questa situazione sta diventando insostenibile e dolorosa. Lei è giovane ed ha ancora tante cose da vivere, prenda coraggio e provi a parlare con il suo medico di base, vedrà che saprà ascoltarla e consigliarla. Sicuramente nella sua ASL ci sono psichiatri disponibili ad incontrarla e con loro potrà cercare di fare chiarezza sul suo disagio.
Un caro augurio di felicità.
Dott.ssa Marika Fellini
23 APR 2012
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, il suo è un problema molto delicato le consiglio di cercare uno specialista adeguato al suo caso nell'Albo della Federazione di Sessuologia Scientifica dove ci sono vari esperti formati appositamente anche per queste problematiche ....
Cordialmente Giuliana Guadagnini
23 APR 2012
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Fabio, il suo problema è difficilmente comprensibile così come esposto.
Se posso darle un consiglio è quello di rivolgersi al Centro di Salute Mentale USL di riferimento del suo territorio.
Cordiali saluti
Dott. Luca Altieri
23 APR 2012
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, dal suo disagio e dalla confusione che emerge dal suo racconto, mi sento vivamente di consigliarle di rivolgersi a uno psichiatra per una terapia farmacologica che certamente le consiglierà anche una terapia psicologica per avere il necessario sostegno psicologico al suo stato di malessere.
Dott. Piantanida Roma
20 APR 2012
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Caro Fabio, comprendo la tua sofferenza e pertanto ritengo necessario un incontro preliminare con uno psichiatra psicoterapeuta con il quale stabilire un percorso terapeutico, auguri, Dott.ssa Carla Panno psicologa-psicoterapeura di Milano
20 APR 2012
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Fabio,
comprendo la sua pena, ma ancora più la sua angoscia nel vivere questa condizione e ancora di più, nel non capire cosa stia succedendo.
In verità Fabio, lei lo ha già detto da solo cosa succede. Succede che lei ha trasferito l'idea che la gente sapesse tutto di sè sul suo pena, dirigendo questa sua preoccupazione su una parte più ristretta del suo corpo e della sua vita.
Questo ha avuto sicuramente l'importante funzione di renderla più sereno, di riprendere la propria privacy riguardo la sua vita e di riprendere il controllo su sè, ma ha limitato questa parte del corpo, che è diventata l'oggetto imputato, ciò in cui gli altri possono sapere di lei.
Il risultato è stato la segregazione in casa, la restrizione della sua vita, la perdita di una parte del suo corpo, la perdita della sessualità, almeno fuori casa, la presenza di altri nella sua vita, delle ragazze e chissà quante altre cose.
Insomma capisco la sua angoscia e capisco la difficoltà. Penso che sia molto duro vivere così e penso che non sia giusto, per un ragazzo di 37 anni!
Credo sia importante farsi aiutare a capire come limitare tali angosce e riprendere in mano la propria vita. Sicuramente ha delle buone risorse e la voglia di uscirne, di vivere più sereno. Questo è già un buon inizio.
Allora coraggio, riprenda in mano sè stesso e si affidi a degli specialisti, che la sostengano in questo percorso. Sto pensando ad uno psicoterapeuta, ma anche a farmaci che la possano sostenere nel ridurre l'angoscia, la confusione mentale, e le convinzioni che devono affliggerla molto.
In aggiunta forse dovrebbe coinvolgere anche la sua famiglia, che può sostenerla in questo percorso di crescita e di guarigione. Se si è accompagnati affettivamente, è sicuramente più leggero.
20 APR 2012
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Buongiorno gentile Fabio,
il problema che l'affligge è molto delicato e necessita di risposte e di una diagnosi fatta di persona. Lo specialista di riferimento dovrà essere per lei lo Psichiatra in quanto ciò che presenta avrà senz'altro ripercussioni in altri aspetti della sua vita che, del resto, non ci descrive. Si affidi con fiducia.
Le faccio tanti auguri.
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta
20 APR 2012
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Gentile Fabio, sarebbe opportuno che lei prenotasse un appuntamento presso uno psichiatra o psicoterapeuta per capire meglio la sua situazione.
Cordiali Saluti, dott.ssa Angela Virone
19 APR 2012
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Salve signor Fabio,
Le consiglio tramite il suo medico di base di contattare uno psichiatra con formazione di psicoterapeuta, che l'aiuterà sicuramente a trovare delle strade possibili per star meglio.
Dott.ssa Maria Lucia De Vito
19 APR 2012
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Salve Fabio, le consiglio di parlare con il suo medico di base e di farsi indirizzare da uno Psichiatra meglio se con formazione anche psicoterapeutica per darle un aiuto e per capire con lei cosa possa essere successo e cosa ad oggi le stia succedendo. In bocca al lupo