Mio figlio di tre anni urla sempre e io reagisco urlandogli contro
Sono una mamma di un bambino di tre anni, molto vivace e intelligente che da un po' di tempo a questa parte sta mettendo a dura prova la mia pazienza. Ho letto, a suo tempo, della fase dei terribili due e, finora, di fronte ai capricci di mio figlio sono riuscita ad avere una reazione da persona "adulta", in qualche modo equilibrata. Ora invece, poiché le crisi isteriche del bambino si stanno moltiplicando in durata, frequenza ed intensità, anche la mia reazione sta diventando spropositata.
Non riesco a controllarmi, mi sale il sangue al cervello quando, dopo averci giocato, parlato, averlo coccolato e dopo aver organizzato serate o pomeriggi per farlo giocare con gli amichetti, lui esplode in crisi di rabbia con urla disumane per un nonnulla. Capita spesso che il suo atteggiamento derivi dalla fame, dalla stanchezza o dalla frustrazione e, sapendolo, mi sono imposta di "prevenire", il mio motto è quello di anticipare per evitare l'esplosione incontrollate di rabbia. Il problema ora è che non riesco più a controllare me stessa e le mie reazioni. Sono separata in casa, non vado d'accordo con suocera e cognata che si disinteressano a mio figlio e non ci danno alcuna mano d'aiuto. Non dormo da tre anni perché il bambino dorme con noi e riposiamo tutti male, di recente ho cambiato lavoro e devo viaggiare ogni giorno. Mio marito non ha mai approvato la mia decisione, dettata dal desiderio di trascorrere più tempo con mio figlio. Desidero un secondo figlio, ma non ci sono le condizioni per provare ad averlo. Non ho i genitori perché mia madre mi ha abbandonato quando ero piccola e mio padre alterna la comunità al carcere. Amo mio figlio più di me stessa, ma quando si comporta così, gli urlo contro e gli dico che lo riempio di botte (cosa che non faccio) e che è molto monello (pur sapendo che non si deve dire). Mio marito mi minaccia di riprendermi col cellulare e di mandare il video in rete e questo accresce la mia aggressività. Mia suocera non fa altro che sottolineare i miei errori e mi fa sentire inadeguata. Mia cognata mi ha fatto capire che il figlio l'ho voluto io e che devo accudirlo senza troppe pretese. Mi sento un fallimento totale, come madre e come moglie. Non so cosa pensare di me stessa e come evitare di rovinare l'infanzia di mio figlio, come è capitato a me... aiutatemi vi prego.. ho già seguito un percorso da uno psicologo e non è servito a nulla.. ho già piena consapevolezza di tutti i traumi che mi trascino dietro...