Evito la vita e i miei coetanei

Inviata da Lem9 · 27 gen 2020 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve, ho 21 anni e da un po' di tempo ho iniziato a sviluppare dei comportamenti per evitare di espormi troppo, per paura che gli altri possano in qualche modo ferirmi o farmi sentire sbagliata. Non ho mai avuto un bel rapporto con i miei coetanei, anzi a dirla tutta sono molto a disagio in loro presenza. Difatti da qualche anno ho smesso di uscire e di avere una vita socialmente attiva. Ho amici che sento solo telefonicamente perché vivono in un'altra città. È da un po' che ormai non riesco più a svolgere neanche le attività quotidiane che per chiunque sono normalità. In particolare non riesco a frequentare luoghi affollati, a fare amicizia, a parlare con sconosciuti o anche solo a parlare al telefono con (esempio) un operatore telefonico. Inoltre non riesco a frequentare il sesso opposto (a meno che non si tratti di un amico) perché ho paura di non essere abbastanza. Ho paura di non piacere anche se il ragazzo con cui parlo e che dimostra un interesse nei miei confronti da svariato tempo, sia attratto realmente da me (ci siamo visti diverse volte in passato) ultimamente le miei insicurezze sembravano essere sparite, ma a quanto pare non del tutto, perché sono tornate più forti di prima. Ci sono giorni in cui mi piaccio e altri in cui mi rendo conto della situazione in cui sono rimasta incastrata e provo pena per me stessa, e non parlo solo di aspetto fisico, spesso non mi piace neanche più il mio modo di fare nei confronti del mondo e della vita in generale. Mi domando perché non posso avere una vita sociale normale, come tutti i ragazzi della mia età. E la risposta è che so di essere una persona troppo sensibile. Ho subito bullismo in passato e ancora oggi le insicurezze di quegli anni si fanno sentire. Non ho il coraggio di dire ai miei che ho bisogno di una mano da un professionista serio.
Quale consiglio può darmi in modo che riesca ad uscire da questo tunnel?? Per poter tornare ad avere una vita sociale e a non aver più paura di fare le cose in presenza di sconosciuti. Cosa posso fare per aprirmi di più e farmi nuovi amici?
Può darmi degli esercizi utili a sconfiggere questo genere di paure?
Grazie mille, a presto.

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Miglior risposta 28 GEN 2020

Gentile Lem9,
dal suo scritto colgo diversi aspetti individuali come l’ansia, la paura, l’insicurezza che hanno prodotto l’isolamento, l’evitamento e limiti alla sua vita. Queste manifestazioni mi fanno pensare che con questi aspetti/disagi convive da tempo e sono segnali che dicono che qualcosa non va e va conosciuto il motivo, i significati. È faticoso e coraggioso che si porti dietro tutto ciò, utilizzi un po’ di questo coraggio per parlarne con i suoi genitori e chiedere un aiuto psicoterapeutico per uscire e recuperare le risorse per soddisfare il bisogno di una vita individuale e sociale.
Rimango a disposizione
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia

Dott.ssa Elisabetta Ciaccia Psicologo a Milano

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29 GEN 2020

Gentile Lem9, la paura di non piacere è sempre molto presente in giovane età, una fase fisiologica dell’adolescenza e prima giovinezza, sostenuta dall’inesperienza e da episodi sociali sgradevoli che influiscono sull’autostima. Se per te è così invalidante, è necessario che ti rivolga a uno specialista della tua città e che ti faccia aiutare possibilmente dai tuoi genitori, o se proprio non lo ritieni possibile, dal tuo medico di famiglia pregandolo di mantenere il riserbo.
Un cordiale saluto.
D.ssa Patrizia Mattioli

Dott.ssa Patrizia Mattioli Psicologo a Roma

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28 GEN 2020

Salve, il consiglio è intraprendere una psicoterapia per approfondire tali dinamiche e capirne l'origine. Dott.ssa Masserdotti Giulia

Dott.ssa Giulia Masserdotti Psicologo a Civitavecchia

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28 GEN 2020

Trovi il coraggio di esprimere ai suoi genitori il suo disagio per aiutarla a trovare un professionista serio che la aiuti a superare le sue insicurezze.

Anonimo-177793 Psicologo a Ciampino

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