Buongiorno sono una ragazza di 31 anni e mi sono trasferita in Germania 6 anni fa per seguire il mio compagno tedesco. In Italia ho lasciato il mio lavoro ben retribuito, nonostante mi abbiano detto che se mai fossi tornata ci sarebbe sempre un posto per me. Anche la mia famiglia e in Italia e molti miei affetti. Inoltre è stata la prima volta partendo in Germania che sono andata a convivere . Il mio compagno si è prodigato per cercare di far sì che questo trasferimento andasse tutto bene e che trovassi un lavoro nello stesso campo etc e mi sono sentita veramente amata per ciò. Ma passato il primo anno di scoperte, sono caduta in una specie di depressione poiché il lavoro non era come me l'aspettavo anzi ho fatto fatica a trovare un equilibrio perché le cose qui sono diverse rispetto all'Italia e ancora oggi e dura. Mi è cominciata a pesare la lontananza dalla mia famiglia a cui sono molto legata e quando ci si trasferisce in una nazione straniera ci sono tante difficoltà come imparare la lingua e la cultura e farsi degli amici anche se da un lato e molto arricchente. Inoltre la convivenza e stata negli anni successivi delicata ma come potrebbe esserlo in qualsiasi paese perché è un periodo di autoanalisi compromessi crescita ma anche frustrazione. Forse ero troppo immatura all epoca per affrontare tutto questo ... Forse non ho mai accettato il fatto che avessi messo da parte la mia identità per un altra persona .. mi sono accorta stando qui e osservando diversi expat che una cosa e trasferirsi per se stessi per il proprio lavoro un altra cosa in funzione di un altra persona, anche se per amore! Ho cominciato ad avere episodi di disturbo ossessivo ma che oggi sono molto attenuati, sono diventata una persona lamentosa e vittimista. Inoltre abbiamo provato ad avere un bambino ma dopo un anno di tentativi ho scoperto di avere un problema alle ovaie per cui si potrà ricorrere solo in fiv. Ho vomitato tutta questa mia frustrazione sul mio compagno per anni così ha deciso con dolore da parte di entrambi di lasciarmi. Per il mio bene e perché vuole che io sia realizzata e felice (lui pensa che in Germania non lo sia). So bene che può sembrare assurdo o forse fingo di esserlo ma io sono felice con lui (lui non più con me) e non voglio gettare via tutti questi anni , progetti . Ci sono altre soluzioni d io voglio superare queste difficoltà crescendo e maturando come persona. Forse se andassimo in Italia io mi sentire meglio più sicura e stabile ma lui dice che ora ha paura del mio continuo lamentarmi della mia immaturità che non sa mettere da parte il vittimismo e andare avanti. Inoltre ha un lavoro stabile e ben retribuito e non gli piacciono le retribuzioni italiane per cui ha detto no all italia. Mi sento cattiva immatura vittimista e mi sento bloccata.
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6 GIU 2023
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Gentilissima, io non sono d'accordo su come lei si definisce. Perché pensa di essere una persona immatura e vittimista?
Credo, piuttosto che lei abbia cercato, soprattutto, di assecondare il suo partner, anziché ascoltare sé stessa legittimando
il suo disagio, più che comprensibile, dovuto alla lontananza dalla sua famiglia, abitudini di vita diverse ed un lavoro che non
la gratificava abbastanza. Le sembra poco? Come mai è così severa con se' stessa? Per essere adeguata avrebbe dovuto accettare tutto sommessamente, aderendo in maniera rigorosa alle decisioni altrui? Fare questo, a suo avviso, è essere maturi?
Come mai il suo compagno, il quale non viene definito "vittimista", si sente in diritto di decidere che non intende tornare in Italia?
Essere maturi, significa imparare ad ascoltarsi, mettendosi al centro della propria vita, non al centro di quella degli altri. Non penso che lei debba "maturare", deve imparare ad amarsi. Tutto qui. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicoterapeutico che la possa aiutare a rafforzare la sua autostima e a valorizzare se stessa. Resto a disposizione.
Dott.ssa Daniela Noccioli.
7 GIU 2023
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Buongiorno,
Immagino quanto sia difficile per lei questo momento di transizione. In genere la rottura di una relazione significativa è sempre un momento delicato soprattutto quando implica una riorganizzazione della vita quotidiana in termini di casa e/o paese in cui vivere. Ad ogni modo, piuttosto che focalizzarsi sul perché ha deciso di trasferirsi all'epoca (e credo che degli elementi positivi che l'hanno fatta propendere per questa decisione ci siano stati), cerchi di capire ora cosa sarebbe più utile per lei imparando a guardarsi dentro in un modo diverso. Le consiglio di affrontare tutto ciò all'interno di un percorso psicologico.
Qualora fosse interessata, le sottolineo la mia disponibilità per un primo colloquio (eventualmente online).
6 GIU 2023
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Gentile utente,
da quanto lei scrive nella parte finale della mail, non vi è sufficiente chiarezza sul fatto che dopo ben 5 anni di lamentele e frustrazioni per non essersi sufficientemente adattata a vivere in Germania ora lei si dica felice e convinta di voler rimanere con quest'uomo nel suo paese.
Se anche così fosse può darsi che per lui le cose siano cambiate e, nonostante possa dispiacersi, abbia raggiunto la convinzione che la chiusura di questa relazione sia la cosa migliore per entrambi.
D'altra parte, l'atteggiamento vittimistico e immaturo che lei tuttora si riconosce non fa altro che confermare i dubbi di quest'uomo.
Pertanto, il suggerimento è di intraprendere un percorso di psicoterapia individuale o di coppia (se anche lui vorrà coinvolgersi) per fare chiarezza sulle decisioni da prendere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
6 GIU 2023
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Cara Lampadina,
potrei dirle innumerevoli parole, ma credo che la cosa migliore sia suggerirle di valutare un percorso di consulenza e supporto psicologico, in modo da potersi aprire in uno contesto protetto, poter lavorare su di sé e fare chiarezza anche per quanto riguarda la coppia.
Spesso si da per scontata l'importanza di dedicarsi uno spazio per parlare e capirsi, ma mi sembra che lei abbia la voglia e la motivazione a cambiare qualcosa. Valuti questo investimento su se stessa!
La saluto e resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Valeria Carbone - Psicologa e Counselor professionista (Torino e online)
6 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile signora,
Capisco che si trovi in una situazione molto difficile. Trasferirsi in un nuovo paese per amore può essere un'esperienza molto impegnativa, soprattutto quando si lasciano dietro famiglia, amici e un lavoro che si ama. È normale che si senta triste, frustrata e persino arrabbiata per le difficoltà che sta affrontando.
La lingua e la cultura tedesca possono essere molto diverse da quelle italiane, e può essere difficile adattarsi. È importante ricordare che è normale avere difficoltà quando si vive in un nuovo paese. Non si tratta di immaturità, ma di un processo di adattamento che richiede tempo.
Per quanto riguarda il suo lavoro, potrebbe essere utile cercare di trovare un equilibrio tra le sue aspettative e la realtà del lavoro in Germania. Potrebbe essere utile parlare con un consulente di carriera o con un coach per esplorare le sue opzioni e trovare un percorso che la soddisfi.
La lontananza dalla famiglia può essere molto difficile da gestire. Potrebbe essere utile cercare modi per rimanere in contatto con loro, come videochiamate regolari o visite quando possibile. Inoltre, potrebbe essere utile cercare di costruire una rete di sostegno in Germania, come fare nuove amicizie o unirsi a gruppi o attività che le interessano.
Per quanto riguarda la sua relazione, è importante comunicare apertamente con il suo compagno su come si sente. Potrebbe essere utile cercare l'aiuto di un consulente di coppia per lavorare attraverso le vostre difficoltà. Ricordate, è importante prendersi cura di sé stessi e cercare aiuto quando ne avete bisogno.
Infine, per quanto riguarda la sua depressione e il suo disturbo ossessivo, è importante cercare l'aiuto di un professionista della salute mentale. Ci sono molte risorse disponibili, sia in Germania che online, che possono aiutarla a gestire questi problemi.
Ricordi, è importante prendersi cura di sé stessa e cercare aiuto quando ne ha bisogno. Non esiti a raggiungere professionisti della salute mentale o fisica per il supporto di cui ha bisogno.
6 GIU 2023
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Buongiorno, mi dispiace molto sentire quello che stai passando. Trasferirsi in un nuovo paese, soprattutto quando coinvolge un cambiamento così grande nella tua vita, può essere una sfida estremamente complessa. Il dover affrontare una nuova lingua e una nuova cultura, insieme alla lontananza dai propri affetti, può effettivamente portare a sentimenti di tristezza, isolamento e frustrazione. Prima di tutto, vorrei dirti che è perfettamente normale provare sentimenti di tristezza e frustrazione in una situazione come questa. È importante che tu riconosca i tuoi sentimenti e non ti critichi troppo duramente per loro. Non sei né cattiva né immatura; stai solo cercando di navigare in una situazione molto difficile. Il fatto che tu abbia iniziato a sentirti "lamentosa" e "vittimista" potrebbe essere un segnale che hai bisogno di esprimere i tuoi sentimenti e le tue frustrazioni. Se non hai avuto l'opportunità di farlo in maniera costruttiva, questi sentimenti possono accumularsi e diventare più difficili da gestire. Un passo importante potrebbe essere quello di cercare un sostegno psicologico professionale, se non l'hai già fatto. Uno psicologo può fornirti gli strumenti per esplorare i tuoi sentimenti, per gestire la tua frustrazione e per sviluppare nuove strategie per affrontare le tue sfide. Può aiutarti a comprendere meglio te stessa e i tuoi bisogni, e può guidarti nel processo di adattamento a un nuovo paese e a una nuova cultura. Lo psicologo svolge un ruolo fondamentale nella terapia individuale, offrendo uno spazio sicuro e confidenziale in cui esprimere i propri sentimenti e pensieri. Può aiutarti a capire come le tue esperienze passate stanno influenzando il tuo presente e a sviluppare strategie per affrontare le tue sfide attuali. La terapia può anche aiutarti a costruire la tua autostima e a sviluppare una visione più positiva di te stessa. È importante che tu ti ricordi che hai il diritto di esprimere i tuoi sentimenti e di cercare aiuto quando ne hai bisogno. Non sei sola in questo, e ci sono risorse disponibili per aiutarti. Non perdere speranza, con il tempo e con il giusto supporto, le cose possono migliorare.
6 GIU 2023
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Gentile Lampadina,
Mi dispiace che questo trasferimento abbia provocato questo sconvolgimento nella sua vita e nella sua relazione.
Tuttavia, come ha affermato anche lei, ci sono altre soluzioni e, con il supporto di un professionista, queste soluzioni potrebbero emergere ed entrare a far parte della sua vita. Pertanto il mio suggerimento è quello di richiedere una consulenza individuale o di coppia, in maniera tale da trovare delle strategie utili per fronteggiare questa situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
