Sono ossessionata dalla paura della morte dei miei cari

Inviata da Lucy82 · 27 lug 2020

Buonasera,
Ho 37 anni, vi scrivo per raccontarvi una serie di eventi tragici che, in particolare negli ultimi 2 anni , sono avvenuti nella mia vita. 2 anni fa e' morto il mio ex- marito perche' si e' suicidato (eravamo separati gia' da 4 anni ) , un mese fa e' morta la mia migliore amica che conoscevo sin dalle elementari, poco tempo fa e' deceduta la mia ex- suocera e ultimamente apprendo notizie di persone conoscenti che sono morte per varie cause e improvvise . Premetto che sono cristiana cattolica e la religione e' un valido aiuto che mi conferma l' esistenza della vita dopo la morte, ma non riesco ad affrontare lo shock del distacco e la paura ossessiva che possa accadere qualcosa di male ai miei genitori per esempio o alle mue sorelle o ai miei giovanissimi nipoti. Inoltre lo shock e' talmente grande che quando ormai apprendo le notizie non piango piu' , come se " non avessi piu' lacrime" ma la paura e l 'ossessione mi perseguitano. Sono sempre angosciata e a volte mi sento in colpa se con il mio compagno e i miei cari mi concedo momenti di svago.

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Miglior risposta 29 LUG 2020

Buongiorno Lucy82,
mi sembra di aver capito che la vita le abbia riservato momenti di grande fatica e sofferenza e questi si stiano in qualche modo riversando nella sua quotidianità attuale con pensieri e preoccupazioni invalidanti. Ogni lutto ha il diritto di essere ascoltato e ricevere lo spazio che merita e mi chiedo se lei abbia avuto questa possibilità. L'aiuto e la speranza che la religione dona sono sicuramente una sua grande risorsa, ma credo che a completare il percorso di elaborazione sia necessario anche un intervento terapeutico che possa dare sollievo a questi pensieri e sentimenti di colpa di cui parla.
Nella speranza di esserle stata d'aiuto, le porgo i miei cordiali saluti
Dott.ssa Germana Oliva

Dott.ssa Germana Oliva Psicologo a Segrate

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28 LUG 2020

Buongiorno Lucy,
è importante che lei lavori su queste questioni. Le ossessioni possono essere molto logoranti ed è bene prendersi in carico questo fardello e lavorarlo insieme ad un professionista. Il superamento del lutto è una questione altrettanto importante, ma si elabora e si supera. Le ossessioni vanno invece scardinate con un po' più di lavoro. Io le consiglio di intraprendere un percorso psicologico di analisi per poterne parlare liberamente e per rielaborare la sua storia personale che è la chiave dalla quale partire in questo lavoro.
Rimango a disposizione.

Un cordiale saluto
Dott. G. Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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28 LUG 2020

Si, lei è una ragazza, quella stessa ragazza che camminava sulle uova.
Che guarda caso ha "trovato" un intervallo di età tra lei e suo marito molto simile a quello che c'è tra i suoi genitori e che renderà padre suo marito alla stessa età in cui lo è diventato il suo.
Ci sono situazioni irrisolte del passato. Le affronti. Sleghi il nodo primario tutti gli altri si scioglieranno di conseguenza come neve al sole.
Non pensi al fatto di aver reso suo marito un padre vecchio, lui è un adulto ed ha acconsentito a diventarlo per amor suo, per venirle incontro. Per amore.
Non si concentri sull'adolescenza dei suoi figli, ancora non nati, sul loro futuro dopo di voi. Il futuro è imperscrutabile, non ha idea di cosa le riserverà. Il maldestro tentativo di anticiparlo le procurerà solo ansia.
Lavori su se stessa, invece, e sul suo passato.
Un bravo collega l'aiuterà.
Auguri per tutto.
A disposizione se volesse parlarmi ancora
Dott.ssa Laura Termini

Dott.ssa Laura Termini Psicologo a Palermo

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28 LUG 2020

Gentile Lucy,
mi sembra che le perdite vissute l’abbiano toccata profondamente e siano all’origine dello stato di shock e del pensiero ossessivo, del senso di colpa. Proverei a pensare a un aiuto psicoterapeutico per elaborare i lutti e un emotività congelata, credo l’aiuterebbe a lavorare sul distacco e a elaborare il dolore.
Rimango a disposizione
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia

Dott.ssa Elisabetta Ciaccia Psicologo a Milano

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28 LUG 2020

Buongiorno,
leggendo quel che ha scritto sono rimasta molto colpita dalle numerose perdite che ha avuto e trovo del tutto comprensibile che al momento lei provi un’ansia anticipatoria anche nei confronti dei cari che ha vicino. È probabile che il fatto che lei non stia più piangendo, sia legato al fatto che la paura di mettersi di nuovo in contatto con un dolore così forte da congelare le sue reazioni emotive, spostandosi su un piano più congnitivo e razionale.
La difficoltà a entrare in contatto con le
Emozioni di sofferenza tuttavia inibisce anche la possibilità di godere di quelle piacevoli di gioia insieme ai suoi familiari. È importante che lei si prenda del tempo per accogliere dentro di lei tutto quel che è accaduto, senza giudizio, con le sue modalità, per potersi anche riprendere il diritto di VIVERE.

Erika Morino Psicologa Psicologo a Genova

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28 LUG 2020

Buongiorno Lucy,
i momenti di svago sono preziosi; sono momenti che creano unione e restano nella memoria come ricordi cari. Possiamo considerarli un antidoto ai momenti dolorosi della vita.
Quello che lei racconta, la serie di persone che sono morte, spiega il suo stato di angoscia che è naturale. Naturale, quindi forse non patologico, eppure in grado di farla soffrire molto e di scatenare meccanismi che le impediscono di vivere pienamente.
Potrebbe pensare ad un percorso di sostegno psicologico, un luogo in cui poter narrare tutte le sue paure senza timore di 'appesantire' l'altro. Potrebbe trovare un ascolto partecipe e sentirsi meno sola e forse mettere tutte le perdite che ha subito in una prospettiva che aumenti la sua forza vitale.
dott. Giuliana Gibellini, psicologa psicoterapeuta, specialista in psicologia clinica

Dott.ssa Giuliana Gibellini Psicologo a Carpi

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