È normale oltre dubitare che sia doc anche convincersi di avere altre patologie? E cercare (e trovare anche magari)prove che lo confermino? Prima temevo che la mia fosse dipendenza affettiva, perché penso di non amarlo ma non voglio lasciarlo. Ora credo di poter essere una narcisista covert, anche perché ho letto che quando si disinnamorano continuano a stare con la persona per i propri scopi. Io voglio stare con lui, ma forse lo voglio per i miei scopi? Sto dubitando di questa cosa perché l'altro giorno abbiamo litigato, ci siamo quasi lasciati, e io stavo pensando al fatto che saremmo dovuti partire per Parigi di lì a una settimana e che se ci fossimo lasciati non ci saremmo mai andati, e a tutte le altre cose che non avremmo fatto insieme. Non avrei dovuto invece pensare a lui? Più che a queste cose? Inoltre io sono una persona insicura, in passato avevo costantemente paura di poterlo perdere, e chiedevo molte rassicurazioni. Poi lui ha iniziato a venirmi incontro moltissimo su queste rassicurazioni, ma da un momento all altro a me sono sorti questi dubbi che si dice siano del doc ma non ne sono sicura. Potrebbe essere che come accade alle persone narcisiste covert (almeno secondo internet)mi sono disinnamorata perche non devo più ricercare le sue attenzioni?(specifico che di attenzioni me ne dava moltissime anche prima, è il partner ideale, veramente perfetto)
Per favore qualcuno mi aiuti
Inoltre c è stato un periodo, appunto quando ero molto insicura, in cui io gli dicevo spessissimo "ti amo", proprio continuamente, e se lui non me lo diceva ci rimanevo male. Io pensavo fosse appunto insicurezza, infatti gli dissi che probabilmente se me lo avesse detto di più io avrei smesso di essere quasi morbosa e infatti così è stato. Ora penso che magari era narcisismo, io volevo le sue attenzioni. Poi ogni volta che litighiamo sono sempre io a piangere, a inseguirlo, voglio sempre risolvere subito le cose e non sopporto l'idea di perderlo. Ho visto che i narcisisti covert solitamente in caso di liti tendono a raffreddarsi e allontanarsi, ma d altronde potrei esserlo anche senza avere tutti i sintomi, no? Anche del doc non li ho mica tutti. Tra l'altro durante la lite che ho citato prima io ho fatto delle cose che ora potrei leggere come manipolazione, del tipo dopo averlo inseguito fino a casa, dopo che abbiamo litigato e io stavo piangendo, gli ho dato le spalle e ho fatto per andarmene e poi mi sono fermata perché speravo mi seguisse e così ha fatto. Ma io speravo mi seguisse perché lo amo o perché volevo manipolarlo? Come faccio a capirlo? Soprattutto quando la mia mente mi dice che non lo amo
La scorsa settimana mi sembrava di stare meglio, di provare amore, ma ciò è iniziato una sera in cui lui non sembrava avere particolarmente voglia di parlarmi, quindi forsa io volevo solo "riconquistarlo", appunto da narcisista
Potrebbe essere? O sarà un dubbio del doc? Perché io ne sono convinta
Tra l'altro i narcisisti odiano essere ignorati, quindi magari c entra anche questa cosa, poi io andavo un po' in paranoia anche solo quando semplicemente mi lasciava in visualizzato un messaggio (pensavo si stesse stancando di me) o magari una sera non voleva chiamarmi
Specifico che ora sono in pre ciclo quindi magari è davvero il doc e i sintomi si sono acuiti per questo, ma ci credo poco
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26 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
grazie aver condiviso con noi le sue fatiche e le sue preoccupazioni. Dalle sue parole arrivano le sue insicurezze e il bisogno di ricevere delle rassicurazioni e conferme, anche in merito a una diagnosi. Immagino che questo possa essere un periodo di particolare fragilità per lei e che convivere con tutte queste domande possa essere molto doloroso e stancante.
Per quanto riguarda la diagnosi, non è possibile restituirgliela in questo contesto, poichè è necessaria una accurata valutazione da parte di un professionista. In questo processo, oltre al "nome" che caratterizza un disagio (etichetta diagnostica), lei avrebbe modo di capire meglio le caratteristiche del suo funzionamento e perchè la mettono in difficoltà. Da qui è possibile poi ripartire per mettere a fuoco i suoi bisogni attuali, dentro e fuori la relazione, ed iniziare a lavorarci. I sintomi sono spesso il modo migliore che troviamo per rispondere ai nostri bisogni: sono però strategie poco funzionali perchè sottendono un disagio che non riescono in realtà ad eliminare, mettendoci quindi in difficoltà.
Resto a disposizione nel caso in cui sentisse la necessità di una consulenza.
Un caro saluto,
26 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Sofi,
Hai fatto bene a scrivere. Fermo restando che la mia risposta si basa su quello che hai scritto, ma che per ulteriori riscontri è bene conoscere più approfonditamente la tua storia, provo a darti qualche spunto di riflessione.
Emerge senza dubbio un grande impegno nel provare a dare spiegazione del tuo disagio e dei tuoi comportamenti, pensieri ed emozioni, questo aspetto è una risorsa sia per te che per un eventuale lavoro terapeutico che protesti intraprendere. Ti segnalo, però, che questo tuo riflettere molto su particolari di quello che ti succede è anche un aspetto tipico del DOC, quindi potrebbe risultare controproducente e crearti dubbi che ti creano ancora più sofferenza. Per rispondere alla tua domanda sulla possibilità di altre patologie che possono esserci contemporaneamente, questo è assolutamente possibile, anzi spesso problematiche definite più "leggere" e più sintomatiche sono la copertura di modalità di comportamento più stabili che riguardano tratti di personalità dell'individuo.
Non esitare a contattarmi se hai necessità di ulteriori chiarimenti.
26 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Signora,
Capisco che stia attraversando un periodo di grande confusione e ansia. È importante ricordare che non è possibile diagnosticare una condizione psicologica o psichiatrica senza un'adeguata valutazione da parte di un professionista qualificato. Quello che sta descrivendo potrebbe essere un insieme di sentimenti e comportamenti normali che stanno venendo interpretati attraverso il filtro dell'ansia e dell'insicurezza.
È normale avere dubbi e incertezze in una relazione, e cercare di capire i propri sentimenti può essere un processo difficile e confuso. Tuttavia, cercare di etichettare se stessa o il suo comportamento può non essere utile e potrebbe addirittura aumentare la sua ansia.
Se si sente preoccupata per il suo comportamento o per i suoi sentimenti, potrebbe essere utile parlare con un professionista della salute mentale. Un terapeuta o un consulente può aiutarla a navigare attraverso i suoi sentimenti e a capire meglio se stessa.
Inoltre, è importante ricordare che tutti abbiamo bisogno di attenzioni e rassicurazioni in una relazione. Questo non significa necessariamente che siamo narcisisti o che abbiamo un disturbo di personalità. È normale voler sentirsi amati e apprezzati dal proprio partner.
Infine, se si sente confusa o preoccupata per i suoi sentimenti, potrebbe essere utile prendersi del tempo per riflettere su ciò che vuole veramente in una relazione e su come si sente veramente nei confronti del suo partner. A volte, prendersi del tempo per sé stessi può aiutare a vedere le cose più chiaramente.
Le auguro il meglio e spero che trovi la pace e la chiarezza che sta cercando.
26 LUG 2023
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Buongiorno, da come scrive mi sembra abbia bisogno di capire come si sente e di dare un significato ai propri pensieri e comportamenti. Penso però sia importante rivolgersi ad uno psicoterapeuta, che ha una formazione adeguata per aiutarla a far chiarezza sul suo funzionamento.
Resto a disposizione.
Un saluto!
Dott.ssa Lisa Zabeo
26 LUG 2023
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Buongiorno
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Per avere migliore chiarezza in sé stessa.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
