Sessualizzazione come meccanismo di difesa in psicoterapia

Inviata da Vanessa · 13 set 2019

Buonasera dottori, sono una ragazza ed attualmente vado da una psicoterapeuta da più di un anno. Da un po' di tempo è emerso un problema/fastidio che ora esporrò.
In poche parole, appena sento che da parte mia c'è un attaccamento verso la psicoterapeuta e al percorso che sto facendo, tendo a sessualizzare la relazione. Sono eterosessuale ma mi vengono in mente alcune fantasie sessuali con lei e immaginarle mi piace. La psicoterapeuta in questione mi ha spiegato che è un meccanismo di difesa che utilizzo per spostare l'attenzione quando c'è qualcosa che mi provoca disagio o sofferenza o quando c'è qualcosa di affettivo visto che ho difficoltà ad accettarlo così com'è. Il problema, però, è che a forza di immaginare queste cose vorrei farle avverare realmente, anche se ovviamente so che non è possibile. Nell'attesa di parlargliene di nuovo, posso capire come fare a non sessualizzare le relazioni? Mi viene da fare così solo in psicoterapia!
Premetto che è iniziato tutto come un gioco, non sapendo a cosa pensare ho iniziato a fare quelle fantasie, ho scritto dei racconti erotici con lei ed è finita lì. Poi, però, durante la seduta mi sono venuti in mente e mi hanno creato un forte imbarazzo, oltre a distrarmi dagli argomenti che stavamo trattando. Ora non mi si tolgono più dalla testa! Cosa potrei fare, oltre che parlargliene? È diffusa come cosa?
In attesa di qualche risposta, vi mando cordiali saluti.

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Miglior risposta 13 SET 2019

Cara Ilenia,
ciò che lei sta provando nei confronti della sua terapeuta è un processo davvero molto diffuso, ma allo stesso tempo anche normale dato che lei mette a "nudo" la sua intimità, raccontando situazioni di vita molto personali sentendosi protetta e confortata.
La spiegazione che la terapeuta le ha fornito è corretta, ma se in lei persistono ancora pensieri che le provocano disagio e imbarazzo, dovrebbe riproporre questa "resistenza" nella terapia, in modo che la sua terapeuta possa valutare al meglio l'interpretazione di questo processo che si è instaurato. Valutare, elaborare ed affrontare le sensazioni provate, non potranno far altro che giovare all'alleanza terapeutica per la risoluzione delle problematiche a beneficio della sua terapia.

Cordiali saluti

Dott. Emmanuele Rosito

Anonimo-176176 Psicologo a Guglionesi

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15 SET 2019

Buonasera Ylenia, non faccia l'errore di non sessualizzare più questa relazione clinica. Questo perché il suo sistema emotivo sta mettendo in atto delle difese (come ben spiegato dalla collega) che ritiene funzionali ad ottenere degli obiettivi relazionali. La sessualizzazione, in questo caso, è il sintomo di entrata a qualcosa di più grande ed importante, ovvero i suoi significati personali inerenti il rapporto con l'Altro. Se lei la togliesse (fortunatamente non è un qualcosa che si controlli a comando), priverebbe la collega, e lei, di una lente di comprensione di Se8e del mondo che lei sta utilizzando in modo strategico (anche se inconscio).
Continuate su questi temi e vedra' che ne ricaverà un senso che le darà un punto di vista alternativo, sia dentro che fuori il setting terapeutico.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma

Dott. Massimo Bedetti Psicologo a Roma

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13 SET 2019

Gentile Ilenia,
concordo con la spiegazione che le ha dato la sua terapeuta.
Intanto sarebbe interessante verificare se viene messo in atto lo stesso meccanismo di difesa anche con qualche altro terapeuta, magari di sesso maschile.
Quanto al fatto che questo meccanismo di difesa le scatta solo nella relazione psicoterapeutica, si può spiegare considerando che in questo contesto più che in altri emergono spesso ricordi di emozioni forti e/o traumi dal cui commento lei vorrebbe fuggire.
Se poi questi pensieri stanno diventando intrusivi, è probabile che nella sua personalità vi sia anche un lieve tratto ossessivo.
Il problema che ha rappresentato non credo sia molto diffuso e ciò che potrebbe fare è, come ripeto, sperimentare se le capita la stessa cosa anche con altri psicoterapeuti oppure no.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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