Sacrificarsi o vivere?

Buongiorno sono una donna di 50 anni sposata dal 2005 e con due figli adolescenti.io sono cresciuta in città ma non mi piaceva per cui quando ho conosciuto mio marito che abitava in un paesino sperduto in montagna (lontano da qualsiasi città)me ne sono innamorata e ho scelto consapevolmente di vivere qui( ,probabile anche per sfuggire un po’ ad una famiglia molto attaccata alle convenzioni che mi stava stretta.)Da quella decisione ad oggi sono passati 20 anni (trasferita effettivamente nel 2003)..20 anni in cui ho avuto due figli, ho avuto mia mamma malata(per cui viaggi avanti indietro) , ho avuto un tumore (chemio radio trapianto di cellule..) ed è arrivata la fibromialgia (dolori persistenti )che da 10 anni mi accompagna..Oltre che ho sempre lavorato (a parte il periodo del tumore) cambiato mille lavori per cercare una stabilità economica che mio marito pur dandosi da fare (a modo suo)non mi ha mai dato..Ecco la nota dolente..mio marito..che è una bravissima persona, dolce con me e coi figli, iperprotettivo., la classica persona empatica che piace a tutti ..Però..altamente inconcludente…non riesce a portare a termine un progetto ..non riesce a tenere un lavoro per piu di un tot di tempo..sogna tanto ma concretizza poco..io per in po’ ho cercato di incoraggiarlo, mi piaceva anche che fosse cosi ..ma ora non ne posso più..sono stanchissima..fisicamente e mentalmente..finalmente da un anno e mezzo ha un lavoro con contratto il primo che dura cosi tanto da quando lo conosco..ma so che non è per niente soddisfatto..vorrebbe fare un lavoro che lo leghi al posto dove viviamo che sarebbe bellissimo se non ci avessimo già provato varie volte e creato solo tanto debiti! ..io ho un lavoro che mi permette di stare a casa e andare in ufficio due volte a settimana ,ma lontano circa un’ora di viaggio ..e per me anche così è molto stancante..per cui vorrei avvicinarmi un po’ alla civiltà..alle scuole dei nostri figli ..al mio lavoro..e anche al suo lavoro, in modo da esser meno stanca e aver più tempo per altre cose che non sia fare la legna o interminabili viaggi solo per fare la spesa…ma per mio marito è una sofferenza solo parlare di spostarsi..ha un legame morboso col paesino che comunque continueremmo a frequentare visto che saremmo a mezz’ora di auto oltretutto verrebbero anche i suoi genitori con noi....Il mio grande dilemma riguarda questo.. .perché due anni fa è mancato mio cognato , fratello di mio marito, improvvisamente ed è stato un grosso shock per cui non voglio assillarlo o opprimerlo di piu ma nello stesso tempo io sono veramente stanca e inizio a pensare un futuro da sola… mi sento estremamente egoista a volerlo costringere ..forse è giusto che le
nostre strade si dividino ?