Riconciliarsi
Buongiorno dottori.
Sono qui a scrivervi perché dopo 1 anno e mezzo non riesco a dimenticare il mio ex.
La nostra è stata una storia sempre molto travagliata a causa delle sue paure e dei suoi timori.
Quando tutto sembrava procedere per il meglio, ossia lui si era trasferito da me (altra regione) e dovevamo andare a convivere, lui esterna tutte le sue insicurezze e soprattutto il suo non entusiasmo per la nostra nuova vita insieme.
In quel momento mi è crollato il mondo addosso e priva di energie nell' andare avanti, gli ho detto che da quel momento poteva considerarsi un uomo libero.
Inizialmente lui ha pensato fosse solo l’ennesimo litigio, poi vedendomi irremovibile ha iniziato ad accusarmi di ogni cosa….anche del suo trasferimento.
Io soffro tantissimo...Passano i mesi ….il suo cercarmi è stato limitato a messaggi o chiamate sporadiche fatte sempre di accuse di non accettare la sua natura, accuse di non accontentarmi….io arrivo a proporgli anche una terapia di coppia, ma ovviamente rifiuta.
Nel giorno del suo compleanno gli organizzo una sorpresa che dapprima prende in malo modo, poi mi ringrazia e quel giorno finiamo a letto insieme. Ma subito dopo mi precisa che essere stati insieme non inficiava il nostro rapporto, che se fossimo tornati insieme io non l’avrei accettato per quello che è. Per me è stato l’ennesimo fallimento e da lì inizio una terapia.
In estate arrivano per me dei seri problemi familiari, lui lo viene a sapere, ma anche in quel caso il massimo che riesce a fare per starmi vicina è mandarmi raramente dei messaggi a cui io rispondo educatamente, perché, in fondo, io non credo che due persone che sono state insieme (se pur non abbia funzionato) debbano poi diventare due estranei che neanche possano chiedersi come va.
Arriva il mio compleanno, e mi fa gli auguri tramite un messaggio. Gli chiedo se abbia voglia di bere una cosa insieme dato che erano mesi e mesi che non ci sentivamo e vedevamo. Inventa una scusa e mi dice di no. Da quel momento lo blocco e gli scrivo una lettera in cui gli spiego il perché.
Lettera elaborata anche con il mio terapeuta. Lettera che in maniera serena gli spiega che se lui vuole avermi fuori dalla sua vita, io lo rispetto ma ovviamente non ho bisogno del premio di consolazione, ossia i suoi auguri….e dove finalmente gli spiego come mi sono sentita io dopo la fine della nostra storia, ossia NON AMATA, NON VISTA, NON SCELTA, RIFIUTATA ad ogni passo fatto verso di lui.
Lui mi risponde con una lettera molto toccante ed emozionante...e per la prima volta sembra aprirsi. Mi dice che non riesce ad aver un rapporto civile con me perché, secondo lui, non mi piacerebbe neanche in questa veste.
Mi parla della sua sofferenza nell’aver dovuto accantonare il suo progetto di vita con me. Mi dice quanto gli manca la mia famiglia. Mi dice che ormai è passato tanto tempo, che siamo lontani e distanti…ma subito dopo aggiunge una carrellata di cose che gli mancano di noi, dai viaggi fatti ai viaggi che ancora dovevamo fare…mi fa un elenco di ricordi che mi fanno piangere....mi dice che gli manca non solo fare l’amore insieme, ma i nostri pranzi, le nostre chiacchierate…
Mi dice che quello che ha vissuto con me, non lo aveva mai vissuto prima e non ha intenzione di ricercarlo…Mi dice che gli dispiace che sia finita, che forse quello non fatto per una vita di coppia è lui …. Mi chiede scusa se mi ha fatto male, perché dalla mia lettera capisce che sono stata sempre male con lui ….Mi augura di realizzare tutti i miei sogni professionali e di non perdere mai la mia vitalità.
Dopo questa lettera, con un grande sforzo, ho provato a chiamarlo, mi ha risposta....e per la prima volta è stato lui ad interessarsi della mia vita, a chiedermi come stessi….ma non mi ha chiesto di vedermi…e nessuno dei due ha parlato delle proprie lettere…alla fine della telefonata mi ha detto che gli dispiaceva sentirmi sottotono.
Di tutto questo ho parlato in seduta naturalmente. Secondo il mio terapeuta c’è un blocco emotivo in lui che ovviamente non posso sciogliere io….ma quello che ho chiesto e chiedo anche a voi, è perché a me fa così tanto male accettarlo? Perché sento che tra me e lui c’è un filo che ci continua a legare? Sono pazza io?
Grazie per avermi letta fino a qui.