Rabbia e scontrosità

Inviata da Bimbomio · 12 dic 2022 Psicologia infantile

Buongiorno, scrivo per avere qualche opinione sul disagio che sta vivendo il mio bimbo di quasi 4 anni.
È sempre stato, anche se di cambiamenti ne ha fatti innumerevoli ovviamente, un bimbo astuto ed intuitivo sin da piccino... ma da qualche tempo tutto ciò ha risvolti negativi.
Da qualche tempo, effettivamente da dopo la nascita della sorellina che ora ha due mesi, ha cominciato ad essere davvero molto furbo, nasconde azioni che sa che potrebbero portarr ad una punizione, è sempre pronto a "fregare" sia me che il papà sulle questioni più banali (giochi, marachelle), è oppositivo in ogni cosa, sempre scontroso e accigliato (la maestra ci ha detto che borbotta sempre), risponde sempre a tono e cerca di colpevolizzare noi se capita qualcosa (esempio: inciampa e guarda me dicendo 'ecco, vedi è colpa tua'), è arrabbiato con qualunque estraneo che non siano i nonni o noi, sguardo accigliato e risponde sempre in modo negativo.
Insomma, è un bimbo che sembra essere scontroso e antipatico.
Dico sembra perchè poi lui è altro (sensibile, attento agli altri, affettuoso, dolce), ma in questo periodo tira fuori questi lati.
Come agire per non intervenire bruscamente e far diventare ciò solo un brutto ricordo?
PS. Cerchiamo di gestire al meglio tutta la questione 'arrivo sorellina', speriamo di riuscirci, ma almeno sulle attenzioni cerchiamo di essere attenti con lui e metterlo al centro di tutto.

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Miglior risposta 13 DIC 2022

Buongiorno gentilissimi, l'arrivo della sorellina comporta non solo lo spostamento dell'attenzione da parte dei genitori al nuovo arrivato, ma costringe il primogenito a condividere l'affetto che prima era esclusivo. Si deve creare un nuovo equilibrio, ma nel frattempo è molto importante rinforzare il legame con il primogenito, che evidentemente è arrabbiato, perché si sente derubato di qualcosa che prima aveva. Vi consiglio di coinvolgerlo maggiormente con la sorellina, ma ritagliare anche spazi esclusivi con lui, sia con la mamma che con il papà, in cui passare del tempo e fare giochi "da grande" che la piccola sorellina ancora non può fare. In parallelo potreste interpellare uno psicologo esperto in età evolutiva che vi segua in questa transizione.

Dott.ssa Maria Cardinali Psicologo a Brescia

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10 FEB 2023

. Vi consiglio ad entrambi i genitori dei colloqui con uno psicoterapeuta per aiutare meglio vostro figlio.
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14 DIC 2022

La persona che più amiamo, la persona che più ci da amore, carne della nostra carne, nati e cresciuti, accolti e coccolati dal suo profumo, adesso fa la stessa cosa con un altro essere che probabilmente neanche volevamo e se lo volevamo subito ce ne siamo pentiti!
Dividere l’amore della propria mamma, dei propri genitori, non è facile per nessuno e ad imparare a farlo a volte ci si può mettere anche una vita intera, senza per forza riuscirci.
Il vostro bel bambino, come avrete già intuito da soli, è arrabbiato con voi e vuole farvela pagare!
Non è un momento facile per lui, e nemmeno per voi che immagino state vivendo l’arrivo di un altro piccolo in famiglia come una gioia che forse si ha la paura di vivere per il timore di ferire l’altro piccolo di casa.
Ci vuole tempo e l’amore che avete per i vostri figli.
Come ci avete raccontato il piccolo ha tante caratteristiche positive (sensibile, attento agli altri, affettuoso, dolce) che lo aiuteranno sicuramente ad entrare in contatto e conoscere anche lui la sorellina.
Credo non avrete difficoltà a percepire lo stato d’animo di vostro figlio, magari qualche marachella la farà anche per il gusto di farla, chi non si è divertito e si diverte ancora a farle, accoglietelo con la sensibilità e l’attenzione che traspare dalle vostre parole. Provare gelosia e rabbia è umano, anche provare sentimenti negativi lo è. Probabilmente il piccolo continuerà a venirvi contro, resistete con amore, lasciatevi colpire da lui, si accorgerà che l’arrivo di una sorellina non cambia il legame e l’affetto che vi tiene tutti vicini.
Mi sento di dirvi che il manuale del buon genitore non esiste, gli errori si fanno e si devono anche fare, dire al bambino che adesso non è più solo lui il centro di tutto lo si può fare con la giusta delicatezza, in fondo è questo che è cambiato con l’arrivo della sorellina.
Il mestiere del genitore non è semplice, ma con le caratteristiche che il vostro bambino ha sicuramente ereditato da voi, saprete aiutarlo, e aiutarvi, ad affrontare questo nuovo arrivo!

Dott. Valentino Moretto Psicologo a Mercato San Severino

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13 DIC 2022

Buongiorno signora. Ciò che descrive rientra con la gelosia verso la sorellina e con l'incapacità di gestire la frustrazione di nn essere più al centro dell'attenzione di mamma e papà...con il timore di sentirsi privati dell'amore, prima esclusivo. È importante che suo figlio abbia la possibilità di esprimere la rabbia e che questa gli sia riconosciuta come normale: una modalità può essere la favola (personaggi animali). Anche il comunicare (rispondere ai suoi comportamenti) in modo efficace e strategico può dare risultati in breve tempo. Valgono poi gli aspetti di esclusività (a lui dedicati) e di fare insieme (tutti e 4). A volte un paio di incontri di supporto genitoriale risolvono, in questi casi, 'magicamente' la situazione. A disposizione se avete piacere di approfondire. Un caro saluto. Dr. Maria Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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13 DIC 2022

Concordo completamente con il punto di vista della dottoressa Cardinali. Ci faccia sapere

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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13 DIC 2022

Chi è genitore probabilmente ha già vissuto una esperienza simile alla sua. Si sa, i primogenito hanno visto per un certo periodo di tempo che tutto il mondo degli affetti e delle attenzioni girava intorno a lui. Con l'arrivo di un fratellino o di una sorellina questo mondo cambia e con esso inequivocabilmente anche gli aspetti relazionali all'interno della famiglia. Il comportamento del bambino dapprima tranquillo e socievole è cambiato in risposta ad un evento che ha modificato le relazioni all'interno del nucleo famigliare. I comportamenti del suo bambino in risposta a questo evento non sono da sottovalutare. Il malessere che con il suo comportamento sta emergendo è una richiesta di aiuto evidente. Provate a farlo sentire importante, coinvolgetelo nei diversi momenti che vi vedono impegnati a dare attenzioni alla bambina, fategli percepire il fatto che la sorellina vuole conoscerlo meglio e che ha bisogno di lui allo stesso modo con cui ha bisogno di mamma e papà. La sua gelosia si smorzerà e si sentirà al centro dell'attenzione in quanto fratellino maggiore. In base alla mia formazione di psicologo olistico e naturopata suggerirei di rinforzare il bambino riequilibrando le sue emozioni con l'aiuto dei fiori di Bach. In questo caso suggerirei Il fiore Holly che permette di mettere in equilibrio questa sua emozione (gelosia) con i suoi , aimè, attuali risvolti negativi. I fiori di Bach lavorano a livello energetico, non chimico, non producono assuefazione ne tanto meno hanno effetti collaterali, possono essere assunti sia dai bambini che dagli adulti. Qualora pensiate che possa darvi un aiuto in questa direzione non esitate a contattarmi
Saluti cordiali
Dott. Giuseppe Galati

Dott. Galati Giuseppe Psicologo a Vibo Valentia

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13 DIC 2022

Buongiorno
L 'arrivo di una sorellina o un fratellino può essere un trauma per un bambino . La gelosia può far emettere dei comportamenti che i genitori non comprendono.
Suo figlio le sta comunicando il suo disagio. Vi consiglio ad entrambi i genitori dei colloqui con uno psicoterapeuta per aiutare meglio vostro figlio.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologo Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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13 DIC 2022

Buongiorno purtroppo l'arrivo di una sorellina è sempre un evento destabilizzante e quindi direi che questo nervosismo può riflettere la sua difficoltà ad adattarsi a questo nuovo evento. Sebbene sia molto faticoso per un genitore gestire il nuovo arrivo e le rimostranze del primogenito, è bene sapere che nella maggior parte dei casi è una fase transitoria. Le consiglio di leggere questi comportamenti come una richiesta di aiuto e non come qualcosa di intenzionale e "cattivo". Il confronto con un esperto infantile credo che le sarebbe molto utile per gestire al meglio questo momento.
Se ha piacere sono a disposizione.
Saluti
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini

Dott.ssa Serena Costa Psicologo a Giovo

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