Salve,
Sono un ragazzo di 26 anni e non saprei dire da quando(potrei dire da qualche anno), ma mi sto sentendo svogliato, senza più interessi... non riesco mai a prendere decisioni, mi sento sempre problematico e fuori luogo in qualunque mia parola o gesto... non riesco a “ascoltare” le persone (lo metto tra virgolette perché sento ma non più con attenzione... non so se riesco a spiegarmi). Mi é tutto indifferente, non so come sentirmi... in famiglia non mi manca l’affetto, anche se manca comprensione.
Scrivo perché vorrei sapere che terapia potrebbe addirsi a questo quadro confuso (mi sento che non riesco nemmeno a esprimere ciò che provo).
Ringrazio in anticipo per questo servizio e la vostra risposta,
Andrea.
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12 AGO 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Andrea,
lo Stato che lei descrive di apatia, di perdita di interesse, di sensazione di vuoto sembrerebbe indicare uno stato depressivo. Naturalmente questa mia è soltanto una supposizioni e non può essere considerata una vera e propria diagnosi, ma solo un’ipotesi.
Ci sono molti tipi di terapie che le possono venire offerte, io le descrivo quella che meglio conosco perché è quella in cui lavoro e che ha efficacia sul tipo di sintomi che lei descrive: la Psicoanalisi.
Il lavoro psicoanalitico consiste nel comprendere quanto più possibile le emozioni, i sentimenti e i desideri della persona che si rivolge allo psicoanalista, con la mente di quest’ultimo orientata alla comprensione più ampia possibile delle correnti consce e inconsce e della persona che ha in cura. Il risultato per l’analizzando è ritrovare dentro di sé la spinta vitale, risvegliare i desideri, e ritrovare la curiosità per la vita conoscendo anche le proprie potenzialità e i propri limiti.
È un tipo di terapia in cuil’ analizzando è molto attivo, lavora insieme allo psicanalista per la propria salute mentale. Non riceve suggerimenti, o compiti a casa; questi sarebbero infatti delle soluzioni “standard“ Che andrebbero a discapito della originalità di ogni persona
Per concludere, le chiedo la cortesia di scrivermi se e come quello che ho detto le stato utile.
Dott. G. Gibellini
12 AGO 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Andrea,
la sua svogliatezza, apatia e scarsa autostima, la sensazione di non essere compreso ma anche di non sapersi esprimere, possono essere affrontati all'interno di una psicoterapia. Di quale orientamento? Direi che non ce n'è uno più adatto e che dipende da quello che più può farla sentire a suo agio. Provi a cercare, a informarsi, a leggere cose sulle caratteriatiche dei vari orientamenti e poi segua la sua intuizione, ricordando che è possibile anche fare più di un colloquio, con terapeuti diversi (alcuni offrono il primo colloquio gratuito) per poi valutare e scegliere quello che maggiormente le ispira fiducia.
Buon percorso.
Dott.ssa Franca Vocaturi
12 AGO 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Andrea,
più che concentrarsi sul tipo di terapia Le consiglierei di cercare un professionista che Le ispiri fiducia e trovare così uno spazio adeguato dove trovare l’ascolto e la comprensione di cui sente bisogno. Da lì si potrà poi identificare il percorso più adeguato per Lei, il più utile per aiutarLa a stare meglio.
Dott.ssa Katarina Faggionato