Buonasera, temo di star sprofondando in acque profonde, e non riesco a capire, se stia nuotando verso la superficie, o verso il fondo. Provo interesse, verso migliaia di cose, ma appena raggiungo il risultato che mi prefisso, perdo qualsiasi forma di entusiasmo, cadendo nell'apatia. Risulto molto affascinante, riesco facilemente a perseguire un qualsiasi obiettivo, con le donne, al lavoro, utilizzando qualsiasi mezzo, bugie, falsità, tradimenti. La cosa che mi preoccupa, e che ultimamente ho iniziato a provare interesse verso l'uccisione di una persona, non una in particolare, ma in generale. Non riesco ad innamorarmi, a provare sentimenti duraturi. Cosa mi sta succedendo?
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17 NOV 2018
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Gentile Stefano Simone,
quello che scrive lascia ipotizzare una storia di vita travagliata e/o traumatica che ha inciso negativamente sulla formazione della sua personalità per cui dà l'impressione di essere narcisista, anaffettivo e al limite col sociopatico.
Per fortuna sembra che lei non sia contento di tutto ciò ma ne provi un certo disagio e pertanto le suggerisco di intraprendere senza indugio un percorso di psicoterapia per un lavoro di approfondimento, analisi e recupero di valori, princìpi e postulati di vita più funzionali al suo benessere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
15 NOV 2018
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Buonasera,
in questo suo momento di disequilibrio le suggerirei di intraprendere un percorso psicologico. Lavorando sul suo passato, sulla sua storia e rielaborandola potrà circoscrivere sempre di più il suo problema iniziando a trarne beneficio.
Rimango a disposizione.
Buoni Pensieri
Dott .G. Gramaglia
15 NOV 2018
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Gentile Simone, non credo si possa darle una risposta facile senza conoscere meglio la sua personalità. Quello che però le accade non è così strano. Molti uomini di successo giunti ad una certa età sperimentano un vuoto esistenziale ed una perdita di significato, che è indipendente dai successi conseguiti. Mi sono convinto che in questi casi può essere molto utile coltivare la ricerca del senso della vita, dare spazio agli aspetti spirituali. Anche se è ateo o agnostico non importa. Non importa neppure a quale religione si crede o non si crede. L'importante è cercare. Le suggerisco di iniziare una ricerca. A me personalmente sta interessando l'antroposofia di Rudolf Steiner, ma ci sono molte altre possibilità. Non si isoli. Molti di noi si sentono soli in mezzo alla gente. E' mio dovere professionale raccomandarle di consultare un/una psicoterapeuta per questi pensieri aggressivi. Al 99% non sarà nulla di grave, però è mio compito, visto che ne ha parlato, con coraggio e sincerità molto apprezzabili, raccomandarle di cercare aiuto. E' probabile che parlandone il problema si sgonfierà, però deve avere il coraggio di farlo. Mi raaccomando!
dr. Leopoldo Tacchini
14 NOV 2018
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La voglia di uccidere, qualora fosse vera, nel suo caso è la presenza di "rabbia" diretta più verso l'esterno. Mentre la difficoltà di innamorarsi è riconducibile alla "paura della vicinanza".
Sarebbe opportuno l'aiuto di uno specialista.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Cantone Stefania Psicologa e Psicoterapeuta
14 NOV 2018
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Buongiorno Stefano,
Come se non riuscisse a calibrare le emozioni, come se rimanesse costantemente in acqua e si facesse trascinare dalla corrente. Per poterla aiutare sarebbero necessari ulteriori elementi, della sua vita e della problematica che pone. Le consiglio, al fine di stare meglio, di intraprendere un percorso psicologico, online o da un professionista della sua zona.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda
