Presunta depressione terza età

Inviata da Fabiana Fanti · 17 set 2020

Cosa fare con una madre che piange perché si sente sola (ha ancora marito)
Ha perdite di memoria e si lamenta di tante cose ma non ascolta alcun suggerimento e non fa niente per migliorare la sua situazione?
Quando suggeriamo delle visite da professionisti si altera e dice che dobbiamo pensare alla nostra vita.
Il marito è in grande difficoltà e temo che possa anche lui risentirne.

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Miglior risposta 18 SET 2020

Cara Fabiana,
Immagino le sue preoccupazioni riguardo la situazione che sta vivendo.
Dal punto di vista clinico, i sintomi da tenere maggiormente in considerazione sono la perdita di memoria e il tono dell'umore probabilmente deflesso.
E' necessario capire se la signora è consapevole delle sue difficoltà e se ha cambiato comportamento negli ultimi mesi.
Potrebbe parlarne con il suo medico di famiglia e indirizzarla ad una valutazione neuropsicologica con annessa visita neurologica.
Il marito dovrebbe essere supportato in questo cammino, magari partecipando ad un gruppo di sostegno dove più persone condividono le stesse problematiche.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Saluti

Dott.ssa Caterina Fedele Psicologo a Magenta

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18 SET 2020

Buongiorno signora,
In queste situazioni il medico di base può essere molto utile sia per richiedere una visita ad un geriatra che per convincere sua madre alla necessità di sottoporvici.
Se non è un familiare è meglio

Dott.ssa Giuliana Gibellini Psicologo a Carpi

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18 SET 2020

Buongiorno Fabiana,
mi sembra che la sua sia una doppia preoccupazione: sia per questa madre che per il marito.
Inizio col domandarmi se questi due genitori siano i suoi o quelli di qualcun altro, dato che non si riferisce a loro come i suoi genitori, ma al di là di questo si denota un particolare interesse nei loro confronti. Forse sono i suoi suoceri?
Capire i legami relazionali che intercorrono tra di voi, mi da l'idea di quali sono le risorse e i limiti del sostegno che le è possibile offrire.
Mi sembra che questa donna faccia fatica ad accettare il suo stato di sconforto, ma la cosa che più mi preoccupa è la perdita di memoria. Darei la precedenza a degli approfondimenti medici per poter escludere malattie di altro tipo e poi eventualmente prendere in considerazione l'ipotesi della depressione (che potrebbe essere anche coesistente). Forse è proprio la paura di andare incontro a queste possibilità che rende questa madre così scontrosa quando le suggerite di farsi visitare. Potrebbe essere utile provare a parlare insieme di questa preoccupazione, manifestando anche la vostra, facendovi sentire uniti nella scelta di affrontare la situazione e provare a trovare una soluzione insieme.
Fate riferimento al medico di famiglia, vedete se è possibile accompagnarla da lui, in modo da potervi sentire anche seguiti e indirizzati correttamente, insieme sul da farsi.
Un caro saluto,




Michaela Mortera

Dr.ssa Michaela Mortera Psicologo a Civitanova Marche

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18 SET 2020

Cara Fabiana,
il suo dolore giunge forte e chiaro alle mie orecchie. Vedere un genitore, una madre in questo caso, che soffre fa male al cuore. Tenga presente che la depressione è spesso associata ad una demenza senile o ulteriori tipi di patologie della terza età. Una persona che sente di essere al termine del suo cammino può andare incontro a sensazioni di abbandono, disperazione e ansia. Sicuramente rivolgersi ad un professionista sarebbe la cosa migliore, ma mi rendo conto che non sia facilmente accettabile da parte di una persona che sente e teme di perdere la propria autonomia.
Chieda per prima cosa lei una consulenza, un percorso di supporto psicologico, per poter affrontare sia con suggerimenti comportamentali pratici sia emotivamente queste difficoltà. Non è sola, siamo tutti pronti ad accoglierla.
A presto,
Dott.ssa Taddio

Mind Lab Psicologo a Trofarello

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